Prova, Ford Mustang Mach-1: il V8 americano da 460 cavalli

Abbiamo provato Mustang Mach-1, la declinazione più cattiva ed estrema del classico V8 americano capace di far innamorare. Nonostante la cilindrata e l'animo da muscle car, resterete sorpresi dei consumi.

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a cura di Federico Vecchio

In un momento storico in cui la corsa verso l’elettrificazione e la silenziosità sembrano incessanti qualcuno ha deciso di omaggiare un marchio storico con un prodotto da standing ovation; l
a casa americana ha infatti deciso di investire grandi risorse nello sviluppo delle piattaforme elettriche, ma qualcosa deve essere sfuggito di mano in quanto un reparto sembra non aver ricevuto questo memo ed ha continuato incessantemente ad affinare e incattivire la celebre piattaforma che ha reso noto il marchio Mustang in giro per il mondo.
Ecco a voi l’ultima Mustang prodotta dalla casa americana, il culmine della tecnologia e della cattiveria marchiata Ford, si chiama Mustang Mach-1; per farvi capire quanto ci tengano a differenziare questo marchio dalle altre vetture vi basti sapere che all’esterno non troverete un singolo logo Ford e l’unica cosa che vedrete sarà il simbolo classico della Mustang abbinato ad un nuovo e minaccioso Mach-1 scritto con un font decisamente accattivante.

Non appena abbiamo ottenuto le chiavi ci siamo subito soffermati sul design di questa vettura, il primo aspetto che non si può ignorare è la colorazione caratteristica dell’esterno che abbinata alle strisce nere e arancioni che adornano le linee spigolose della carrozzeria. Notiamo subito come l’aspetto sia stato curato per renderla speciale, infatti di Mustang Mach-1 ne troviamo solo 57 in vendita per il mercato italiano ed il prezzo è di 66.900 euro totali. 

La qualità costruttiva generale è discreta, alcuni materiali potrebbero essere più morbidi ma in generale le finiture sono classicamente americane. All’interno dell’abitacolo troviamo un infotainment compatibile con Apple CarPlay ed Android Auto, sedili raffrescabili / riscaldabili ed un impianto audio firmato Bang & Olufsen. Non è decisamente una vettura per chi ama essere discreto, il suo sguardo cattivo viene accompagnato da una timbrica meravigliosamente volgare che contraddistingue questo motore ormai storico; sotto al cofano infatti c’è il meraviglioso 5.0 V8 che garantisce 460 cv e ben 529 Nm di coppia massima.

Ford ha offerto questa vettura con cambio manuale a 6 marce Tremec e anche il cambio automatico a 10 rapporti, la nostra prova si è svolta con la versione automatica e dobbiamo ammettere che seppur inizialmente scettici siamo rimasti estremamente colpiti dalla poliedricità che assume questa vettura abbinata ad un cambio di questo tipo. Sono infatti disponibili varie modalità di guida partendo dalla Comfort fino ad arrivare alla Circuito e in ognuna di queste vengono modificati alcuni parametri tra cui reattività del motore, prontezza del cambio e rigidità delle sospensioni. Insomma, Mustang Mach-1 potrete cucirvela su misura e vi divertirà in ogni caso; la guidabilità è infatti il punto di forza di questa versione in quanto, oltre ad avere affinato il motore stesso, Ford ha svolto anche un grande lavoro volto a renderla più affilata e agile nelle curve, un territorio dove solitamente le Mustang non eccellevano.Tecnicamente possiamo trovare un differenziale LSD al posteriore, un’aerodinamica migliorata che porta il 22% di carico superiore rispetto alla versione standard e gli ammortizzatori MagneRide montano boccole riviste specificatamente per questo modello, il tutto si traduce in un’esperienza di guida più sincera e diretta rispetto al passato anche se il motore non vede l’ora di sprigionare tutta la coppia scalando un numero imprecisato di marce non appena gli si chiederà potenza. L’impianto frenante riuscirebbe ad arrestare anche un camion, stiamo parlando infatti di un impianto Brembo a 6 pistoncini all’anteriore con un mordente che raramente abbiamo trovato in una vettura stradale.

Come accennato precedentemente siamo rimasti positivamente colpiti dal cambio automatico a 10 rapporti, questo infatti riesce a garantire una guida tranquilla e relativamente silenziosa in contesti come l’autostrada - dove siamo riusciti a toccare addirittura gli 11 km/l - ed al contempo permette una guida aggressiva e al limite se si imposta in modalità Sport e si utilizzano i paddles al volante. Queste ultime andranno azionate decisamente più spesso di quanto si è abituati dato che i rapporti sono piuttosto ravvicinati e questo permette di essere sempre nella range di espressività massima di questo motore. Il rumore di questo motore è caratteristico, infatti impostando lo scarico in modalità Circuito - se non lo fate vi perdete una timbrica degna di un film americano - sentirete echeggiare per le vie un profondo suono baritonale che vi permetterà di sentirvi in un set americano.Un aspetto da non sottovalutare è la comodità di questa vettura, i sedili infatti sono fedeli alla filosofia americana delle lunghe percorrenze e hanno permesso di effettuare un viaggio di 350 km senza mai accusare il colpo, decisamente una sorpresa quando si pensa al tipo di vettura di cui stiamo parlando.