Renault Mobilize, 3 veicoli elettrici sono già in lavorazione

Renault Mobilize è il nuovo brand dedicato alla mobilità elettrica. Sta già lavorando a 3 diverse soluzioni per ambienti urbani, scopriamo quali.

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a cura di Francesco Daghini

Il nuovo brand dedicato alla mobilità elettrica di Renault, Mobilize, sta lavorando a 3 diversi veicoli elettrici previsti sul mercato nei prossimi anni, progettati con l’intento di attaccare il mercato della mobilità elettrica da direzioni diverse, in un momento in cui l’elettrico è in forte crescita.

Mobilize è nato in seguito alla strategia di trasformazione messa in atto dalla compagnia: battezzata con il nome di “Renaulution”, questa strategia punta a portare nuove soluzioni di trasporto per gli ambienti urbani, oltre a progettare nuovi sistemi di ricarica con abbonamenti e piani di finanziamento. Mobilize vuole andare oltre al solo mercato automobilistico, proponendo una transizione ecologia con metodi flessibili, sostenibili e pensati per l’utente.

Il primo modello a cui il brand sta lavorando sarà un erede della Twizy: le immagini del prototipo EZ1 ci mostrano un piccolo veicolo a 2 posti, chiaramente progettato per le trafficate strade delle grandi città. Non ci sono molte informazioni tecniche in merito, ma secondo alcune fonti l’autonomia dovrebbe essere la stessa della Twizy, circa 100 km.

EZ1 sarà declinata anche in una versione “cargo”, con un solo posto e una capacità di carico di circa 1000 litri: sarà sicuramente utilizzata dai diversi servizi di consegna che lavorano nelle nostre città. EZ1 sarà prodotta utilizzando il 50% di materiali riciclati, e sarà riciclabile al 95%.

Il terzo modello si chiama Hippo, e viene descritto come una utilitaria leggera e completamente elettrica, realizzata su una piattaforma modulare che permetterà di modificare facilmente il veicolo in base alle necessità: al posto della cabina di guida completa, si può facilmente installare un cassone refrigerato, ad esempio.

Oltre ai veicoli, Mobilize si impegnerà per migliorare l’infrastruttura di ricarica, e lo sta facendo anche grazie a collaborazioni mirate, come quella stretta con la società tedesca Betteries, che sta sviluppando sistemi di accumulo di energia utilizzando vecchie batterie di veicoli elettrici: un accumulatore da 9.2 kWh, per esempio, è sufficiente ad alimentare una casa per circa una giornata intera, e potrebbe essere uno strumento molto utile in ambienti dove è difficile portare la corrente elettrica.