Ryanair e Wizz Air sanzionate dall'AGCM, il bagaglio grande è un servizio essenziale non opzionale

L'Antitrust ha sanzionato Ryanair e Wizz Air rispettivamente per 3 milioni e 1 milione di euro. Il motivo si deve alla nuova policy bagagli che avrebbero voluto attivare dal primo novembre.

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a cura di Dario D'Elia

Ryanair e Wizz Air sono state sanzionate dall'Antitrust (AGCM) per una pratica commerciale scorretta riguardante le regole di trasporto del bagaglio a mano grande, che da novembre 2018 avrebbero voluto escludere dalla tariffa base. Dovranno pagare rispettivamente 3 milioni e 1 milione di euro, inoltre comunicare all’Autorità entro 60 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso.

La vicenda risale all'autunno scorso, quando l'AGCM comunicò alle due compagnie di sospendere la nuova policy bagagli che sarebbe entrata in vigore dal primo novembre. In pratica le due compagnie low-cost avrebbero voluto consentire il trasporto gratuito a bordo di una sola borsa piccola (40 x 20 x 25 cm) “da collocare esclusivamente nello spazio sottostante i sedili”. Mentre per un comune bagaglio di maggiori dimensioni avrebbero voluto imporre un ulteriore onere aggiuntivo, che secondo l’AGCM invece avrebbe dovuto essere "ricompreso nella tariffa standard". Ryanair avrebbe applicato dai 6 ai 25 euro in più a seconda delle opzioni e Wizz Air dai 5 ai 25 euro.

"Dall’istruttoria è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito", sottolinea il Garante. "Inoltre, il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Infatti, anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori".

La richiesta di supplemento si sarebbe configurato, secondo l'AGCM, come un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente dovuto allo scorporo dalla tariffa di un servizio essenziale, "prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri".

Insomma, sarebbe stato un "inganno per i consumatori", poiché come ribadisce l'Autorità "il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione" sarebbe sempre stato superiore alla tariffa che viene presentata all’inizio del processo. Non di meno si sarebbe alterata la possibilità di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano.