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a cura di Alessandro Crea

L'AGCM ha chiuso l'istruttoria in merito ai voli cancellati da Ryanair a settembre 2017, ravvisando una pratica commerciale scorretta e irrogando quindi alla compagnia aerea irlandese una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 1.850.000 euro.

L'importo per altro è stato congruamente ridotto per merito del comportamento proattivo da parte di Ryanair nell'informare correttamente i consumatori. L'AGCM ha dunque ritenuto di concludere il procedimento di inottemperanza, senza infliggere alcuna ammenda al vettore.

airhelp

le contestazioni sollevate a Ryanair dall'Autorità Garante della Concorrenza e Del Mercato hanno riguardato distinti profili riconducibili entrambi alla condotta posta in essere dal professionista a settembre scorso e consistenti, come descritto nel documento ufficiale, "a) nell'improvvisa cancellazione di un rilevante numero di voli - già prenotati e pagati dai consumatori - per motivi imputabili al vettore aereo e in larga misura dovuti a ragioni organizzative e gestionali già note al professionista (e quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo); b) nella carenza riscontrata nelle informazioni rese ai consumatori, sia nel proprio sito Internet www.ryanair.com/it/it, sia negli sms e nelle mail inviate ai passeggeri per avvisarli della cancellazione dei voli, relativamente ai diritti loro spettanti - in particolare la compensazione pecuniaria nel caso il vettore non offra un volo sostituibile a quello cancellato, come definita dall'art. 5 del Reg. 261/04 - che lasciavano intendere che le uniche opzioni/alternative a loro disposizione in caso di cancellazione fossero quelle proposte dal professionista stesso ed attivabili a cura del consumatore (e cioè il rimborso o la modifica gratuita del volo cancellato)".

ryanair aircraft 2

"Nel corso dell'istruttoria", segnala però l'AGCM, "Ryanair, a far data da febbraio 2018, in adempimento a quanto ordinato dall'Autorità nel provvedimento cautelare deliberato nel mese di ottobre 2017, ha modificato la propria condotta, aggiornando le informazioni veicolate sul proprio sito Internet, specificamente in relazione al diritto alla compensazione pecuniaria, nonché inviando comunicazioni individuali ai consumatori interessati che hanno consentito loro di comprendere pienamente tutti i diritti ad essi spettanti a seguito della cancellazione dei voli e, conseguentemente, di esercitarli": un comportamento virtuoso che ha influito positivamente sulla decisione dell'Autorità garante di non infliggere ammende aggiuntive, che avrebbero aggravato il conto finale.

Come spiegammo nella nostra news dell'epoca, se siete tra quanti furono coinvolti nei ritardi, avete 3 anni di tempo dopo la data del volo per chiedere un indennizzo. Per il funzionamento del servizio vi rimandiamo a un nostro precedente approfondimento.