Mastercard, la tecnologia nei pagamenti è irrinunciabile per gli italiani

Seconda edizione della ricerca Mastercard che descrive e racconta abitudini e trend nel rapporto degli italiani con la tecnologia, il punto di vista di consumatori ed esperti

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a cura di Antonino Caffo

Complice la pandemia da Coronavirus, gli italiani sono oggi sempre più connessi e digitali, grazie alla riscoperta del ruolo abilitante della tecnologia nella vita di tutti i giorni.

Questo è quanto emerge dalla seconda edizione della ricerca ‘Paying Digital, Living Digital’ di Mastercard, realizzata in collaborazione con AstraRicerche, e lanciata in occasione del Mastercard Innovation Forum 2021, l’evento annuale dedicato al futuro dei pagamenti.

La ricerca ha infatti indagato il rapporto degli italiani con la tecnologia e il digitale, ponendosi l’obiettivo di individuare quali sono le nuove abitudini ‘connesse’, delineate e consolidate durante l’emergenza Covid-19 ed ora irrinunciabili, e quali sono le prospettive future in ottica di ripresa e sviluppo del Paese.

L’indagine ha coinvolto, in una prima fase, un panel di 25 professionisti ed esperti di settori chiave del panorama italiano in cui il digitale sta svolgendo un ruolo rilevante (food, arte, editoria, moda, cinema), oltre ad un campione rappresentativo di consumatori a livello nazionale, in una seconda fase.

Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard, ha dichiarato: “Quanto emerge da questa nuova ricerca Mastercard rappresenta un’importante conferma per il Paese rispetto alla rinnovata propensione degli italiani nei confronti del digitale, quale strumento necessario principalmente per comunicare con gli altri ed effettuare acquisti".

"La pandemia ha accelerato e consolidato questo percorso e i consumatori italiani sono più che pronti a a considerare il digitale un alleato per la loro vita quotidiana e un elemento cruciale per la ripresa economica e il rilancio del nostro Paese a partire da consumi e pagamenti”.

La nuova ricerca Mastercard ha indagato le preferenze degli italiani e la relazione con i principali ambiti di vita comune, dalla comunicazione alla formazione dall’intrattenimento allo shopping.

Quello che colpisce è l’importanza assegnata dai nostri connazionali agli acquisti online, al primo posto tra gli ambiti della quotidianità in cui il digitale è stato protagonista negli ultimi 6 mesi, superando addirittura divertimento e passioni (rispettivamente 85% contro 70,2%).

Approfondendo poi in merito alle tipologie di innovazioni tecnologiche risultate più impattanti per gli italiani negli ultimi 6 mesi, al primo posto della top five gli intervistati indicano le app di messaggistica istantanea (54,7%), seguite subito da e-commerce e acquisti online significativi per il 48,1% degli italiani.

Risultati questi che confermano come i consumi sui canali digitali e gli acquisti online non rappresentino più una tendenza temporanea, bensì un’abitudine pronta a consolidarsi, andando ben oltre il solo desiderio di intrattenimento e svago.

Lo sottolinea ulteriormente il terzo posto in classifica dove si attestano i pagamenti digitali (47%), tramite smartphone e wearable, che segnano un importante cambiamento nelle consuetudini di acquisto, riconoscendo al digitale la capacità di facilitare e migliorare la quotidianità.

Al 5° posto troviamo le nuove tecnologie, come l’identità digitale, che stanno semplificando il rapporto con la pubblica amministrazione (43%), superando addirittura passioni e intrattenimento rappresentate dalle piattaforme di streaming per la visione di film e serie tv (33,6%) o per l’ascolto musicale (20,5%).

Sul fondo della classifica infine e-book e le piattaforme di e-sport, trend che non hanno ancora abbracciato tutta la popolazione ma che riscuotono sicuramente successo tra i più giovani (rispettivamente 11% e 5%).

Solo per 1 italiano su 3 (33,6%) è disposto a rinunciare a queste ed altre innovazioni tecnologiche riscoperte nell’ultimo anno. Una possibilità vista con particolare pessimismo nella fascia d’età 55-65 anni, a dimostrazione del significativo impatto del digitale nella quotidianità dei più adulti.

Chiedendo più nello specifico a cosa non possiamo più rinunciare in futuro, le piattaforme di e-commerce vengono indicate da oltre l’81% degli italiani, secondo solo alle app di messagistica istantanea che si confermano stabili in vetta alla classifica (87,6%).

La digitalizzazione del retail rappresenta un driver importante nella scelta degli acquisti per il 68% degli italiani.

Tra i servizi tecnologici, infatti, a cui si attribuisce il maggior peso nella scelta dei negozi in cui effettuare i propri acquisti, sono ancora una volta i pagamenti i protagonisti: gli italiani premiano la possibilità di effettuare pagamenti digitali in store (40,4%).

Seguono poi la presenza di un sito web completo e facilmente navigabile attraverso cui conoscere l’offerta (39,5%) e un servizio di e-commerce con consegna a domicilio (37,8%). Attirano l’attenzione dei consumatori anche tutti i servizi digitali capaci di migliorare la customer experience online o nel negozio fisico come per esempio le chat online attraverso cui dialogare in tempo reale con l’esercente (30%), le visite virtuali in negozio (27%), l’utilizzo dei canali social (23%), fino alla possibilità oggi sempre meno avveniristica di un negozio totalmente automatizzato (19%).

Con il diffondersi della pandemia, inoltre, abbiamo assistito ad una rinnovata sensibilità e vicinanza degli italiani verso la comunità di appartenenza, che si traduce in un ritorno al localismo nei consumi.

Scelti principalmente per il rapporto umano che li caratterizza (43,5%), il sostegno al territorio (38,8%) e la cura al cliente (37,5%), i piccoli esercenti hanno ritrovato la loro attrattività diventando protagonisti di un vero e proprio trend di acquisti di prossimità e quartiere.

Anche in questo ambito, però, gli italiani riconoscono alla tecnologia un ruolo chiave nel favorire e accelerare il processo di recovery. La diffusione e la valorizzazione di un e-commerce locale che coinvolga i piccoli esercenti e le PMI alla base del tessuto economico italiano è riconosciuto da 1 italiano su 3 come un aspetto fondamentale nella ripartenza economica.

Tra le innovazioni tecnologie che hanno avuto un maggior impatto sulla vita degli italiani negli ultimi 6 mesi, per quasi la metà dei nostri connazionali (43,1%) troviamo l’Identità Digitale nel rapporto con la pubblica amministrazione, elemento di interesse condiviso uniformemente tra le diverse fasce d’età, dai 25 ai 65 anni (con valori che oscillano tra il 41% e il 47%). E se si pensa al futuro, oltre il 77% degli italiani non ne potrebbe più fare a meno.

Tra i servizi pubblici digitali da mantenere o rafforzare gli italiani segnalano: l’opportunità di svolgere pratiche a distanza (50%), di gestire le prenotazioni ed evitare le file negli uffici pubblici (48%) e la possibilità di visualizzare la propria situazione e il proprio storico direttamente dal web (48%).

Queste nuove modalità di interazione nel rapporto con i servizi pubblici sono viste con particolare interesse dagli italiani più adulti (55-65 anni) ad evidenziare come anche questa generazione sia attratta dai vantaggi legati alla digitalizzazione sempre più protagonista della quotidianità.