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Cane Grinta: manuale di amicizia canina

Cane Grinta, Roberto Recchioni e la sua amicizia con il suo amico a quattrozampe.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Cane Grinta, Roberto Recchioni e la sua amicizia con il suo amico a quattrozampe.

Cane Grinta, apparentemente, è nato sui social. Il nuovo lavoro di Roberto Recchioni, edito da Edizioni BD, è una raccolta di strips realizzate dall’autore romano su Facebook durante gli ultimi mesi, ma queste strisce hanno a loro volta un’origine ancora più intima e personale. Come ben sanno i follower di RRobe, qualche mese fa Roberto è stato coinvolto in un incidente di una certa gravità: durante un viaggio in moto, in un momento di pausa su una piazzola a bordo strada, un pirata della strada ha centrato in pieno Recchioni. Ne sono scaturiti mesi di degenza, operazioni e riposo forzato che hanno avuto un impatto non indifferente sulla quotidianità di Roberto, con i sanitari che inizialmente davano bollettini medici da Cassandra e inevitabili pensieri poco rosei per il futuro. In questo clima personale, Roberto Recchioni si è ritrovato anche a pensare a come sarebbe cambiata la sua vita, compreso il rapporto con un fedele amico: il suo cane Grinta.

Figura che Roberto ha fatto conoscere a chi lo segue, rendendolo parte integrante della sua persona. Abbiamo visto Grinta fare da testimonial ai nuovi numeri di Dylan Dog, ne abbiamo conosciuto con divertimento e tenerezza le varie (dis)avventure tra scatti condivisi e piccole apparizioni in fumetti in cui era il fedele compagno di Recchioni in particolari momenti. Insomma, Grinta è divenuto anche un po’ amico nostro, quasi di riflesso, vedendo il suo muso fare capolino nella vita social del RRobe.

Quello che era già evidente in tempi non sospetti era l’affetto che legava questo vecchio segugio (letteralmente) e l’autore romano, un’empatia tra i due che ha svolto un ruolo essenziale per la nascita di Cane Grinta. Durante la lunga e sofferta convalescenza seguita all’incidente, infatti, tra i tanti interrogativi che si sono susseguiti nella mente di Roberto ne è emerso uno in particolare: e se non riuscissi più a portare Grinta a far un giro?

Cane Grinta: storia di un'amicizia a quattro zampe

Non che Grinta disdegni la sua comoda poltrona, anzi la comoda poltrona di Roberto, ma questo pensiero è quanto di più naturale possa avere chiunque abbia davvero a cuore il proprio cane. Mettici che Grinta ha qualche primavera alle spalle (ma non chiamatale vecchio, che si offende!) e diventa ancora più comprensibile come per Roberto quello fosse un pensiero inevitabile. Malinconico, quasi un senso di colpa verso il suo cane, che da buon narratore Recchioni ha esorcizzato a suo modo: immaginando di poter uscire di casa con Grinta. A ben vedere, l’origine di Cane Grinta non è Facebook, le strisce sono state un modo di Roberto di manifestare il suo affetto per Grinta, la scintilla vitale di questo fumetto è la paura di un padrone amorevole di non poter vivere al meglio la profonda amicizia con il suo cane.

“Io zoppo,  lui con le zampe posteriori molli..avanziamo incerti…ma, tutto sommato, avanziamo”

Cane Grinta è, sotto questo aspetto, un lavoro estremamente intimo di Roberto Recchioni. Nel leggerlo, forse influenzato da una lunga esperienza con compagni canini, ho percepito fortemente la sua preoccupazione di non dare a Grinta il giusto affetto, quasi un senso di colpa nei confronti della bestiola. Cane Grinta è più di una divertente serie di episodi di vita, è un atto di amore, una promessa quotidiana di Roberto al suo fedele amico, fatta di complice derisione e di continui gesti di affetto.

Leggendo alcune strisce di Cane Grinta ho sorriso complice rivedendo alcune scene vissute in prima persona, in altre ci si commuove per la spiazzante apertura di un autore che ci accoglie nel suo vissuto personale, una dinamica narrativa onesta e aperta che coinvolge il buon Grinta in modo totale. Con il giusto tocco di immaginazione, Recchioni ritrae il modo in cui spesso ci illudiamo di comprendere i nostri compagni animali, presentando un dualismo in cui il suo modo di percepire la realtà si contrappone alla visione di Grinta, spontanea e divertente, animata di una semplicità che ben ritrae quell’inspiegabile ma irresistibile legame che ci lega ai nostri animali.

Credo che Cane Grinta sia stato una terapia emotiva per i mesi duri passati da Roberto, un modo di esorcizzare certe paure. Quando un simile episodio è toccato a Stephen King, il Re dell’Horror ha scelto di esorcizzarlo rivivendo il suo incidente all’interno di uno dei capitoli de La Torre Nera, Roberto ha invece visto nel suo rapporto quotidiano con Grinta una leva morale per reagire, una tacita promessa tra i due: ti porto ancora fuori, stai tranquillo. Cane Grinta è diventato il diario di questo accordo silenzioso, fatto di vicende surreali che hanno coinvolto gli altri compagni animali di casa, spalle comiche perfette per Grinta, ma anche strips dolci che rivelano l’emotività di Roberto. Cane Grinta è la storia di un’amicizia protetta e rinsaldata ad ogni vignetta, confermata in ogni battuta, in ogni sguardo complice.

Pisolini, convivenze coi felini e tante crocchette

Una valenza emotiva che trova piena incarnazione nella bicromia con cui sono state realizzate le avventure di Cane Grinta. Caricaturali, a volte, ma sempre giocate ottimamente sui contrasti cromatici e dotate di una dinamicità divertente, queste istantanee di un’amicizia mantengono lo stile inconfondibile di Recchioni. Un concept che si è prestato anche al passaggio su carta, grazie a un formato che ne preserva l’identità, inserendole in un volume che raccoglie ottimamente questa storia di un’amicizia sincera. L’edizione di Edizioni BD contiene le strisce pubblicate su Facebook, con un breve racconto in cui Recchioni racconta la genesi di Cane Grinta, prima di regalarci uno sguardo dietro le quinte con una gallery di bozzetti e vignette non utilizzate.

Se avete un cane, Cane Grinta è una lettura che vi colpirà, ricordandovi perché non conta quale danno possano fare i nostri amici a quattro zampe, con uno sguardo o una leccatina sulla mano saranno immediatamente perdonati. Se non avete un cane, invece, Cane Grinta vi spiegherà perché state rinunciando a una delle migliori esperienze della vita. In entrambi i casi, comunque, Cane Grinta non sarà in grado di spiegarvi il perché non importa quanto sia bella la cuccia che gli preparate, la vostra poltrona sarà sempre il posto preferito del vostro cane.

Voto Recensione di Cane Grinta



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Divertente ed emozionante

  • - Stile grafico gradevole

  • - Edizione ben realizzata

Contro

  • - Lettura rapida

Commento

Se avete un cane, Cane Grinta è una lettura che vi colpirà, ricordandovi perché non importa quale danno possano fare i nostri amici a quattro zampe, con uno sguardo o una leccatina sulla mano saranno immediatamente perdonati. Se non avete un cane, invece, Cane Grinta vi spiegherà perché state rinunciando a una delle migliori esperienze della vita.

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