Chewbacca: storia delle origini del wookiee di Star Wars

Gigantesco, dalla voce tonante ma con uno sguardo tenero: alla scoperta di Chewbacca, il fedele amico di Han Solo e volto inconfondibile di Star Wars

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a cura di Manuel Enrico

"Non è prudente innervosire un wookie"

Non è certo il modo migliore per presentare a dei compagni di viaggio un membro dell'equipaggio, eppure è con questa frase che Han Solo in Una nuova speranza consiglia a R2-D2 di lasciare vincere il suo peloso amico, Chewbacca, intento in una partita a dejarik con il droide. Nonostante le apparenze, Chewbacca si è rivelato tutt'altro che violento e perfido, diventando invece uno dei simboli 'sonori' più iconici di Star Wars, al pari dei motori di TIE Fighter o del sibilo del respiro di Darth Vader.

Capace di esser la spalla comica e la coscienza di Han, Chewbacca è uno dei personaggi che dai primi tempi della Trilogia Classica (Una nuova speranza, L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi)sino agli ultimi eventi del nuovo corso cinematografico di Star Wars si è sempre ritagliato un posto speciale nel cuore degli spettatori. Storia nella storia, la genesi di questo personaggio è davvero interessante, al pari di altre figure chiave come Yoda o Obi-Wan Kenobi.

Ma come si è arrivati alla creazione di Chewbacca?

In principio fu il wookiee

Curiosamente, il primo elemento del personaggio a comparire è proprio la sua specie, i Wookiee. Per assistere alla prima comparsa di questo termine, bisogna fare un passo indietro, ad uno dei primi lavori di George Lucas: THX 1138, noto in Italia come L’uomo che fuggì dal futuro (1971).

Ad aiutare Lucas nella sceneggiatura c’era Walter Murch. Murch e Lucas lavorarono come forsennati alla preparazione di uno screening da sottoporre all’esame dei produttori. Per arrivare a questo risultato, vennero anche reclutati nuovi attori, che dovevano aggiungere colore al film. Tra questi figurava anche Terry McGovern, ed è a lui che, involontariamente, è collegata la nascita del termine ‘wookiee’, come racconta Murch

“Assumemmo alcuni attori improvvisati, tra cui appunto Terry McGovern. Decidemmo di metterli attorno a un tavolo dando a ciascuno una precisa identità, e durante questo dialogo, McGovern se ne esce fuori con questa frase ‘Credo di avere appena incrociato qualcosa là dietro, credo di aver incontrato un wookiee’. Si tratta dellaprima volta che comparve questo termine. E i piccoli wookiee che vivevano nelle intercapedini dell’ambiente di THX divennero in seguito le figure conosciute in Star Wars”

Ma come è nato quel termine? All’epoca i personaggi a cui si riferisce McGovern erano noti che shell dwellers, o abitanti del guscio, facendo riferimento al fatto che abitavano negli spazi angusti prossimi al limitare del claustrofobico ambiente che caratterizzava il film di Lucas.

Non è mai stato chiarito se la battura di McGovern fosse realmente riferita a loro. La scelta dell’attore di utilizzare questo termine venne in seguito chiarita

“Dopo che registrammo la scena, chiesi a Terry ‘Cos’è il Wookiee?’ e lui mi disse ‘Oh, si tratta di un mio amico texano, Ralph Wookiee, ho solo inserito il suo nome del discorso per godermi la faccia che avrebbe fatto sentendosi nominare vedendo il film!’. All’epoca, Terry non aveva idea di cosa la sua burla ad un amico stava creando, dando vita negli anni a venire ad un personaggio che milioni di fan in tutto il mondo avrebbero conosciuto”

La genesi di Chewbacca

Quando nel 1973 Lucas iniziò a lavorare a Guerre Stellari, aveva concepito il film inizialmente con il titolo The Journal of the Wills. Secondo l’idea di Lucas, l’autore di questo diario si chiamava Chuiee, nome con un’assonanza evidente con il soprannome di Chewbacca, Chewie.

I presupposti del personaggio che sarebbe poi divenuto Chewbacca comparvero nel Rough Draft del 1974. In quella stesura, il personaggio avrebbe dovuto essere una sorta di principe barbaro alieno originario del pianeta Yavin (altro nome che in seguito avrà una certa importanza). Come riportato nello Star Wars: Rough Draft

“…Wookiees, grosse bestie dal pelo grigio…Chewbacca, altro due metri e mezzo, simile ad un grosso, grigio galagone, con grandi zanne da babbuino”

In questa fase, i Wookiee sono dipinti come una razza che comunica solo con grugniti e gemiti, mostrando già le caratteristiche che sarebbero poi divenuti i tratti tipici di questa specie visti al cinema.

Con l’evolversi della trama, il nome Chuiee non venne più associato all’ormai scomparso autore delle memorie di Whills, mutò in Chewie e venne associato ad uno dei Wookiee. In questo momento, viene anche forgiato una delle coppie simbolo di Star Wars: Chewie diventa la spalla di ‘un giovane pilota scavezzacollo di circa sedici anni’. Ed è difficile non vedere in questi due quel simbolo di amicizia che abbiamo sempre identificato in Han e Chewie.

Quando Lucas decise di realizzare il suo film di fantascienza, incassata la delusione di non poter dirigere una versione di Flash Gordon, si mise in cerca di illustratori e concept artist che creassero l’immaginario visivo della sua galassia. Tra questi figurava anche Ralph McQuarrie. McQuarrie raccontò anni che venne inizialmente avvicinato da Lucas per partecipare al suo progetto fantascientifico, salvo poi sparire per due anni. Alla fine, l’offerta divenne realtà sul fine del 1974, e McQuarrie entrò pienamente in azione solo nel gennaio 1975, più o meno nel periodo in cui Lucas stata limando i dettagli della seconda stesura della sceneggiatura di Star Wars

“Inizialmente, disegnavo quello che immaginavo sarebbe stato adatto all’idea di George. Solitamente, Geroge passava da me ogni settimana o due, guardavamo assieme quello che avevo prodotto e poi lui mi diceva cosa avrebbe voluto vedere. La mia idea era quella di partire dallo script, ma George continuava a cambiare idea, quindi veniva spesso a raccontarmi le nuove idee e dirmi cosa avrebbe voluto vedere di nuovo.

“La prima idea di George su Chewbacca era di vederlo con l’aspetto di un lemure interamente ricoperto di pelliccia, con un grosso corpo simile ad un primate. Decisi di aggiungere un tocco personale, inserendo anche una bandoliera di munizioni, dei pantaloncini ed un giacca. Ma queste aggiunte vennero poi tolte”

McQuarrie aveva un’idea precisa sul personaggio di Chewie, una visione che condivise con Lucas, al punto che sembra difficile non vedere una sua influenza nel risultato finale del personaggio, anche se, come detto, alcune delle sue idee cozzarono con la volontà di Lucas e vennero in seguito accantonate, anche se sono citata nella stesura di gennaio ’75 firmata da Lucas e ancora nota come The Adventures of Starkiller (Star Wars, The Second Draft)

“Han si volta verso il suo compagno, CHEWBACCA, un creatura dall’aspetto selvaggio, alto due metri e mezzo, che assomiglia a un grosso lemure con delle imponenti zanne simili a quelle di un babbuino. I suoi grandi occhi gialli dominano sul suo volto ricoperto di pelliccia e addolciscono la sua altrimenti severa espressione. Sopra la sua pelliccia, indossa due bandoliere cromate, pantaloncini e una giacca pesante. È un Wookiee di duecento anni, un personaggio che incute timore. Han parla a Chewbacca nella sua lingua natia, che è poco più di una serie di grugniti. Il giovane pirata indica spesso Luke, il wookiee si lascia andare ad un’orrenda risata. Han sghignazza e si volta verso Luke”

Basandosi su questi presupposti, McQuarrie inserì il ‘suo’ Chewbacca all’interno del materiale di lavorazione, in cui sono ancora presenti le idee iniziali di Lucas, come il salvataggio di Deak, che divenne poi la base su cui venne creata la missione di salvataggio di Leia sulla Morte Nera.

Questa prima visione di Chewbacca venne anche inserita in un’ipotesi di poster, realizzata nella primavere del 1975. .

In questa fase, la figura di Chewbacca sembrò definita e pronta. Ma come sappiamo, Lucas continuava a lasciarsi suggestionare da nuove ispirazioni per i suoi personaggi, e nemmeno il wookiee si salvò da questa sua tendenza.

Ispirazioni per un Chewie diverso

Durante la sua intervista con il sito ufficiale di Star Wars nel 2004, McQuarrie ricostruì il percorso artistico che condusse alla versione finale di Chewbacca. Qui la storia, come accaduto spesso nella riscotruzione della nascita di alcuni aspetti di Star Wars, si fa nebulosa. Secondo McQuarrie, Lucas gli presentò un’immagine realizzata da un illustratore degli anni ’30 per un racconto di fantascienza, in cui compariva un grosso essere peloso dalle fattezze scimmiesche, con una serie di mammelle sul petto. McQuarrie sostenne di aver rimosso quest’ultimo dettaglio, aggiungendo la bandoliera e rimaneggiando il volto del personaggio avvicinandolo all’aspetto finale.

In realtà, l’ispirazione potrebbe esser stata un’altra.

Nel 1975 l’artista John Schoenherr realizzò un’illustrazione per Analog, in cui compare un personaggio che assomiglia non poco alla creatura che secondo McQuarrie gli era stata presentata da Lucas. Facendoci caso, in questo disegno compare anche un’arma che ricorda molto la celebre balestra wookiee. Mettendo a confronto i due modelli di Chewie le somiglianze sembrano evidenti.

Il disegno era parte, assieme ad una copertina, di una pubblicazione di un racconto firmato da George R.R. Martin (proprio quel Martin), And seven times never kill man, vincitore di un Premio Hugo, il celebre riconoscimento per la letteratura fantascientifica. Considerata la passione con cui Lucas divorava pubblicazioni di fantascienza, è più che probabile che l’ispirazione per il look finale di Chewbacca fosse proprio l’arte di Schoenherr.

Dietro il nuovo look di Chewbacca c’era anche l’ennesimo cambio di idea di Lucas sul ruolo dei propri personaggi. Una volta deciso che Han Solo non sarebbe stato una spia aliena, era venuto meno anche il ruolo di Chewie come fiero barbaro delle foreste, diventando invece la spalla di un giovane pilota scavezzacolo.

“Han Solo inizialmente avrebbe dovuto esser una creatura aliena, ma infine decisi di renderlo un umano, in modo da creare un legame più solido con gli altri personaggi principali. Ed è qui che Chewbacca entra in gioco come spalla aliena”

Luca confessa anche di avere avuto un’ispirazione particolare per la figura di Chewbacca: il suo husky, Indiana.

Che a questo punto è responsabile di essere la fonte di ispirazione di due figure importanti dell’immaginario cinematografico degli anni ’80, considerato che ha dato anche il nome al professor Henry Jones Junior, meglio noto come Indiana Jones.

“La mia ispirazione originaria era stato il mio cane, Indiana. Lei si metteva sempre accanto a me mentre scrivevo, o viaggiava in auto con me come co-pilota. Considerata che era un husky corpulento, la vedevo come una figura divertente.”

La prima apparizione della nuova versione di Chewbacca compare in un’illustrazione di McQuarrie risalente al novembre del 1975.

Una volta deciso il look di Chewbacca, si rese necessario iniziare a lavorare alla parte difficile: realizzare fisicamente Chewie.

Chewbacca prende vita!

Nel 1976 vennero assunti dalla produzione di Star Wars il costume designer John Mollo e il creature designer Stuart Freeborn. Il primo compito affidato a Freeborn fu proprio la realizzazione di Chewbacca. Lui e Mollo iniziarono subito la parte di design del costume del wookiee. Mollo decise di utilizzare una colorazione particolare per il pelo di Chewbacca, che creasse uno stacco rispetto ai colori di Han e del Millennium Falcon. Nonostante in precedenza McQuarrie avesse utilizzato il grigio per il pelo di Chewie, Mollo optò per una tinta marrone e grigia, ma non vennero apportati altri cambiamenti all’essenza visiva del personaggio.

Nelle successive revisioni della sceneggiatura, Chewbacca pian piano perse gli elementi originari. La sua immagine venne addolcita, spariscono gli indumenti e rimangono solo le due bandoliere. Con i ristretti tempi di lavorazione, Freeborn continuò a lavorare sulla sua idea di Chewbacca, arrivando ad una definizione finale che, come notò McQuarrie, differiva molto dal suo design originale

“Mi pare che Stuart Freeborn abbia aggiunto al volto di Chewbacca la mascella che aveva realizzato per i primati di 2001: Odissea nello spazio. Il mio Chewbacca non aveva un mento, mentre quello di Freeborn lo ha”

In realtà come per altri elementi di Star Wars, in realtà Lucas aveva spesso contatti con Freeborn, cambiando sempre idea sull’aspetto di Chewbacca. L’idea era che il Wookiee risultasse amichevole , ma al contempo trasmettesse una forza indiscutibile. La vera sfida era dunque quella di creare un personaggio che fosse imponente e minaccioso, risuscendo anche a risultare simpatico.

Lucas raccontò a modo suo questo passaggio della creazione di Chewbacca in The Characters of Star Wars, uno dei contenuti extra dell’edizione in DVD della Trilogia

“In quel momento non avevamo le competenze per realizzare personaggi animati, quindi decisi che Chewbacca dovesse essere un uomo imponente in una tuta di scena. Quindi Freeborn dovette prendere le idee di McQuarrie ed adattarle a Peter Mayhew. Vennero presi in considerazione la sua struttura fisica, la sua camminata, il suo sguardo, tutti elementi che furono analizzati per creare un costume che fosse meccanicamente adatto a Peter, arrivando a cambiare il design del personaggio. Ogni volta che si ha un concept e si cerca di realizzarlo, specialmente nei primi momenti, ci si ritrova a doverlo cambiare totalmente”

 E sembra che Chewbacca sia stato protagonista di questa regola!

Il ruolo di chewbacca in Una nuova Speranza

Con tutta questa fatica fatta per arrivare alla sua definizione, si potrebbe pensare che Chewbacca sia uno dei personaggi cardine di Star Wars. Se invece ci riflettiamo, il suo ruolo nel primo capitolo della saga di George Lucas non è poi così centrale.

Quando inizialmente Lucas lo aveva creato per esser un dignitario dei un razza guerriera su Yavin, Chewbacca aveva sicuramente una maggior rilevanza all’interno del racconto di Star Wars. Man mano che il wookiee veniva affinato e la trama prendeva una forma definitiva, il peloso guerriero perdeva di importanza. Col senno di poi, in Una nuova speranza Chewbacca diventa il solo alieno presente una volta lasciata Mos Eisley, in una storia di fantascienza quasi totalmente raccontata con esseri umani e nessun alieno. Certo, è stato Chewbacca a far incontrare Han e Obi-Wan, ma la sua importanza diventa maggiore a partire dal secondo capitolo della saga, L’impero colpisce ancora. Eppure, il suo aspetto unico e l’essere stato la fedele spalla di Han Solo gli hanno garantito fruttato la simpatia dei fan della serie, una dimostrazione di affetto che verrà presto rinnovata quando al cinema vedremo nuovamente in azione Chewbacca nell’ultimo capitolo della saga di Star Wars, L’ascesa di Skywalker.

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