Chi è Samuel Stern? Ritratto del demonologo di Edimburgo

Samuel Stern è il demonologo di Edimburgo che combatte il male e anche la crisi del fumetto nelle edicole italiane.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Un uomo schivo e solitario, un passato misterioso e una forte sensibilità alle forze demoniache, al punto di riuscire a raggiungere il loro stesso piano esistenziale e combatterle. Ciò potrebbe anche bastare per descrivere Samuel Stern, un personaggio che sembra percorrere strade già conosciute nel mondo del cinema, della letteratura e più nel particolare del fumetto. Ma il demonologo di Edimburgo creato dagli sceneggiatori Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro merita un ritratto molto più completo, al fine di comprendere la complessità di questo progetto, che promette di riaccendere l’interesse dei lettori per il fumetto italiano.

Chi è Samuel Stern

Samuel Stern è un uomo rosso e barbuto di 37 anni, fisico piazzato e un look da motociclista appropriato alla sua Honda CB 750. È un grande bibliofilo e trascorrerebbe la sua vita in tutta tranquillità dietro ai libri che restaura e vende nella libreria Derryleng Bookshop nella sempre affascinante Edimburgo. Ma il fato lo ha destinato a una vita inquieta e in lotta continua, poiché grazie ai suoi poteri sensoriali riesce a percepire il male nelle sue forme demoniache. Questa sua sensibilità lo richiama a dover sostenere le richieste di aiuto provenienti da Padre Duncan e da coloro che vengono in contatto con la possessione demoniaca. Queste sue doti che lo iniziano alla lotta con le forze del male, derivano da un passato tormentato, in parte avvolto nel mistero, che sta venendo a galla in questi primi anni di vita editoriale. L’intreccio narrativo che riguarda la sua storia personale, fa emergere alcuni tratti del suo carattere che lo rendono un uomo cupo, ma sempre disponibile per gli amici, i deboli e i bisognosi; affronta ogni problema con fermezza e autocontrollo, nonostante lui in realtà sia una testa calda.  Infatti, Samuel rifugge dalla violenza fisica (pur amando e dilettandosi nel pugilato), cerca di entrare in empatia con le vittime dei demoni che incontra, e questo approccio spesso lo mette in contrasto perfino con i suoi alleati.

Samuel sembra non avere legami affettivi di nessun tipo, ma in realtà ha una figlia di nome Lily che cresce in orfanotrofio ignorando del tutto la sua esistenza. Da ciò si può dedurre che nel passato di Stern c’è qualcosa di profondamente doloroso che ha cambiato la sua vita, e che lo confina tra i suoi amati libri e nella pratica degli esorcismi, anche se questi vengono praticati in modo differente. Infatti, non possiamo dire di essere di fronte a un vero e proprio esorcista. O almeno, non nella figura e nel modus operandi che tutti conosciamo. Il ruolo che riveste Samuel nelle sue avventure è quello del demonologo, che però più che un esorcismo, esercita una vera e propria indagine. Infatti, prima di confrontarsi col demone, Samuel indaga sul passato del posseduto al fine di comprendere l’origine della presenza demoniaca. Concetti di “demone” e “possessione” completamente nuovi che approfondiremo tra poco.

Samuel Stern tra angeli e demoni

Secondo l’idea di Fumasoli e Filadoro, l'essere umano è fatto di luce e ombra. Nel concetto di Ombra, si intende tutto quello che rimuoviamo dalla nostra coscienza e seppelliamo nel nostro abisso personale, tutto ciò che ci terrorizza e rifiutiamo, o ancora le nostre ossessioni, i sentimenti maligni come l’invidia o la gelosia. L'ombra, così come introdotta dagli autori, è intesa come una sorta di materia oscura e immateriale nata dalla repressione, che ha un unico scopo: guidare l'uomo alla sua liberazione e a risolvere quelle ossessioni da cui la stessa ombra è nata. Tuttavia, le ombre possono prendere il sopravvento sugli esseri umani che li ospitano, acquistando una vera e propria coscienza grazie a precisi eventi scaturenti e generando in quel preciso momento un demone. Molti uomini vengono sopraffatti dai loro demoni e vengono spazzati via dalla vita come la conosciamo sprofondando nell’abisso.

Samuel Stern, il cui passato è avvolto nel mistero, sembra essere un uomo tornato da questo abisso, con delle facoltà che gli permettono di intercettare i demoni e di combatterli, entrando però prima in empatia con chi li ospita. Come già anticipato, il “rosso” (Samuel viene chiamato così affettuosamente dai suoi amici) fa un’analisi sulla nascita dei demoni, indagando nella storia degli uomini che li hanno generati, al fine di intercettare l’evento scaturente e quindi la repressione di una forte emozione o trauma. Solo venendo a conoscenza della sua origine il demone può essere combattuto e scacciato.

In alcune storie, questi binari vengono interrotti, introducendo altre figure paranormali che non sempre risultano conclusive nella narrazione e si discostano nettamente dalla chiave demoniaca originale (vedi per esempio l’albo n.11 - L’abisso). Anche gli angeli hanno una forte reinterpretazione (un po’ come avviene in Constantine) nell’universo di Samuel Stern, fortemente moderna, dalle sembianze completamente umane, e comunque votata alla lotta contro il male. Tuttavia, a differenza di Samuel, questi non disdegnano di uccidere pur di eliminare i demoni nemici, seguendo la filosofia machiavellica de “il male giustifica i mezzi”, come viene evidenziato nell’albo Storia di un angelo (n.22) proprio con l’introduzione del personaggio di Isobel. Non manca nemmeno una rivisitazione concettuale dell’inferno, qui noto come Legione (meglio introdotto nell'albo che ne prende il nome, qui recensito)che riprende parzialmente le chiavi concettualiste cristiane (Vangelo di Marco 5,8-9), identificando però un luogo anziché una moltitudine di demoni. Nella narrativa di Samuel Stern Legione è il luogo dove possono finire i demoni generati dagli uomini, e dove troveranno lo scontro con Satana, ovvero il loro comune avversario, che secondo questa nuova interpretazione, potrebbe rivelarsi esso stesso un angelo caduto, un po’ verosimilmente come vuole la tradizione cattolica.

Le storie di Samuel, in genere, sono tutte autoconclusive, seminando però alcuni elementi narrativi utili alla composizione della storia del personaggio. A parte qualche eccezione che fa riferimento a episodi passati (vedi il n. 16 – Il Processo Stern), o albi fondamentali per la conoscenza dei comprimari o di altri attori (vedi l’introduzione di Robert Gillian nel n.7 – L’agenzia) dal numero 21 al 24 ricorre una forte continuity che approfondisce ancora di più il personaggio di Samuel.

Compagni di ventura

Come ogni “eroe” che si rispetti, Samuel Stern presenta uno star system che delinea al meglio le sue storie, alcuni ricalcano degli stereotipi del genere, altri invece sono necessariamente complementari al fine di permettere di conoscere meglio un personaggio molto misterioso come lui.

Padre Duncan O’Connor

Padre Duncan è un prete irlandese, anche se vive in Scozia. Ha sessant'anni, ma si mantiene in ottima forma grazie all’allenamento in palestra. Diametralmente opposto a Samuel, cerca di essere pacato e riflessivo, ma qualche volta la sua natura irlandese prende il sopravvento. È il migliore amico di Samuel, grazie a un legame quasi paterno, nonostante non sempre condividano il loro punto di vista. Essendo un prete tradizionalista e conservatore, è lui che si trova spesso a indagare con Samuel nei casi di possessione, ma nonostante i suoi principi della Chiesa, riesce ad aprirsi alle alternative proposte dal “rosso”.  Il personaggio viene specificatamente approfondito nel n. 24. – Duncan.

Penny (Penelope Campbell)

È la migliore amica del rosso. Una donna che ha tutte le carte in regola per essere apprezzata da ogni uomo: amante dei motori e de calcio. Infatti, Penny ha un'officina dove ripara auto d'epoca e veicoli in generale, sviluppando per i motori una forte empatia chiamandoli spesso per nome.  Si occupa anche di volontariato alla mensa dei poveri e ha un gatto di nome Berra (come Christoph Berra, un centrocampista di una squadra di calcio scozzese). Condivide con Samuel la passione per i motori e per il calcio, portando spesso il rosso con sé allo stadio per vedere giocare la sua squadra del cuore. Si tratta di una figura molto importante per l’intero fumetto di Samuel Stern, poiché innesta una vena vitale, ironica e divertente che diversifica i toni altrimenti esclusivamente cupi.

Angus Derryleng

Angus Derryleng è amico e socio di Samuel Stern, comproprietario della libreria Derryleng Bookshop che, appunto, porta il suo nome. È una persona molto acuta, riflessiva e miglior confidente del rosso, anche se non si conosce quasi nulla del suo passato. Angus ha una cultura sconfinata, parla fluentemente varie lingue (comprese quelle morte) e, come potete immaginare, è un grande bibliofilo e collezionista di libri antichi.

L'Agenzia

L'Agenzia nota anche come “Singularity”, è un gruppo di persone, un’associazione segreta che nel corso delle storie di Samuel sta acquisendo sempre più importanza. Introduce il personaggio di Robert Gillian e solo di recente sembra sia stata validata una collaborazione col rosso. Infatti, l’Agenzia ha la mission principale di mantenere fissa la linea di confine tra il mondo “normale” e le dimensioni demoniache, impedendo che possessioni e mutazioni spirituali interferiscano con la nostra società.

Come nasce Samuel Stern

Siamo nell’anno 1992, i fumetti di Sergio Bonelli Editore affollano le edicole italiane e grazie a Dylan Dog il genere horror gode del suo massimo splendore e dell’attenzione del suo pubblico, oltre che quella mediatica, facendo divenire alcuni personaggi della casa milanese un vero e proprio fenomeno di massa. Perché quindi non replicare e seguire questa strada? Si tratta di un business model che andrebbe semplicemente replicato, ma produrre un prodotto che si distingua dalla massa e in grado di brillare di luce propria, si rivelerà essere più difficile del previsto per tutti gli epigoni che tenteranno l’impresa.

Nel 2019, in un’epoca dominata dalla distribuzione digitale, dove il pubblico affolla meno le librerie e sta lentamente dimenticando quella meravigliosa specificità delle edicole, succede qualcosa che nessuno ormai più si aspettava: un nuovo fumetto, tutto italiano, che rivendica con forza il suo posto proprio nel suo habitat naturale, quello delle edicole appunto: nasce Samuel Stern, il nuovo fumetto horror pubblicato dalla Bugs Comics che porta la firma di Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro, arrivando in edicola con il primo numero Un nuovo incubo

L’idea alla base di Samuel Stern è quella di riprendere le atmosfere che derivano un po’ dalla creatura di Tiziano Sclavi, ma si focalizza e ripropone le tematiche già viste in Outcast di Kirkman. Ma la riscrittura di alcuni canoni che riguardano proprio la possessione demoniaca e l’approccio di Samuel lo rendono un’opera letteraria completamente nuova e accattivante. Questi ultimi due elementi sono fondamentali per comprendere appieno l’opera e l’interesse dei lettori che ne ha scaturito il suo seguito.

  • La prima avventura di Samuel Stern. Il nuovo incubo è disponibile su Amazon in una nuova edizione in copertina rigida

Gli autori

Gli ideatori di questa impresa tutta Made in Italy, provengono dalle eccellenze della scuola del fumetto italiano. Gianmarco Fumasoli che insieme Massimiliano Filadoro è cocreatore del personaggio di Samuel Stern, il primo seriale da edicola di BUGS Comics. La stessa BUGS Comics è creata da Fumasoli insieme a Paolo Altibrandi nel 2015, una nuova realtà editoriale che dà alla luce le riviste contenitore di fumetti di Mostri, Alieni e Gangster, riviste contenitore di fumetti di genere. È insegnante alla LUISS Academic Gym, per il corso di Comics e Soft Skills all’Università LUISS, e l’insegnamento lo porterà ad aprire nel 2018 la scuola di fumetto BUGS Academy.

Massimiliano Filadoro lavora nel mondo dei fumetti già dalla fine degli anni ’90, collaborando per Lo Scarabeo Edizioni, Play Press e Comic Art. È stato autore nelle riviste iComics, Shinigami, Splatter, Lancio Story, Skorpio ed Editoriale Aurea. Nel 2015 fa il suo ingresso in Bugs Comics firmando varie storie per le riviste Mostri, Alieni e Gangster ed ha creato assieme ad Adriana Farina e G. Fumasoli le strisce dei MoFtri.

Le storie del rosso hanno visto una leggera alternanza autoriale, sotenuta dalle sceneggiature del suo Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro, con alcune incursioni, come quelle di Marco Savegnago, Andrea Guglielmino, Antonella Liverano Moscoviti, Davide La Rosa e Luca Blengino, per citarne alcuni. Mentre le tavole sono affidate a una nutrita scuderia composta da Luigi Formisano, Luca Lamberti, Marco Perugini, Ludovica Ceregatti, Pietro Vitrano, Riccardo Randazzo, Luca Colandrea, Paolo Antiga, mentre tutte le copertine di Samuel Stern sono firmate dal trio composto da Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo.

Samuel Stern affronta i suoi demoni ogni mese solo in edicola. Siete pronti ad affidarvi a lui e Duncan?