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Dragonero - Il Ribelle: Il Demone Fuggiasco, recensione

Indagando sugli strani eventi del massacro di un villaggio, Ian si metterà sulle tracce di un abominio, cercando di fermare il Demone Fuggiasco

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Indagando sugli strani eventi del massacro di un villaggio, Ian si metterà sulle tracce di un abominio, cercando di fermare il Demone Fuggiasco

La rivoluzione impressa all’Erondar con la nascita di Dragonero – Il Ribelle ha spinto la serie fantasy bonelliana verso una nuova identità. Pur tenendo fede a quelli che sono gli aspetti essenziali del personaggio, la nuova vita di Ian Aranill ha consentito ai due autori, Stefano Vietti e Luca Enoch, non solo di evolvere il personaggio, ma anche di metterlo davanti a capitolo apparentemente inconclusi del suo passato, che ora assumono una rilevanza totalmente nuova in questa nuova epoca della vita dell’ex scout. All’interno di questa ottica, Il Demone Fuggiasco è un’avventura che contribuisce a dare alle imprese di Dragonero una definizione più profonda e variegata delle trame.

Vietti, in particolare, sembra voler indurre i lettori a non fossilizzarsi su degli assiomi, spingendoli ad aprire la propria visione degli eventi che si stanno sviluppando in questi ultimi mesi. Una tendenza che viene incarnata alla perfezione da Ian, che recentemente sembra essere meno propenso ad accettare passivamente quanto detto, anche dai suoi alleati. Il Demone Fuggiasco dimostra come le recenti ferite subite da Ian siano divenuti un passaggio evolutivo per il personaggio, che ora, lungi dall’essere un eroe invincibile, cerca in ogni occasione di trovare la verità dietro gli eventi.

Il Demone Fuggiasco, luci e ombre dell'Erondar

Anche quando si tratta di scoprire cosa sia accaduto in un villaggio deserto, dove la presenza di un demone sembra avere decimato la popolazione. Inviato da Alben, Ian e i suoi compagni scoprono che nel remoto villaggio di Woden è accaduto qualcosa di inusuale, come scoperto dall’indagine magica del Luresindo, che rivela la presenza di un Abominio, intento a seminare morte e distruzione nell’Erondar. Questo demone diventa un pericolo che Alben intende debellare quanto prima, inviando Ian in una ricerca avventurosa.

Tramite l’aiuto di vecchie conoscenze e nuove figure, Ian riesce a risalire alla posizione di questo nemico, ma l’incontro con Daron, guerriero che nasconde un segreto. Una rivelazione che porta Ian a rivalutare quanto appreso prima di questo suo incarico, portandolo ad affrontare le conseguenze di un capitolo del suo passato che ora si intreccia con i nuovi eventi in svolgimento nell’era della Ribellione. Un incastro di componenti che Vietti gestisce sapientemente, appoggiandosi ad alcuni elementi narrativi ottimamente sfruttati.

Su tutti, l’utilizzo delle leggende popolari. Durante la sua ricerca di informazioni sull’abominio, Ian viene aiutato da un erudito, Moabio, in possesso di una vasta biblioteca in cui sono conservate edizioni rare e libri che raccolgono centinaia di ballate popolari.  Come spesso accade, all’interno di queste tradizioni e leggende popolari, si nascondono piccole verità che messe nella giusta prospettiva aiutano a comprendere alcuni aspetti della vita comune. Vietti investe Moabio del ruolo di studioso delle tradizioni, una memoria storica e folkloristica che diventa una ricchezza, capace di sostenere Ian in questa sua cerca. Senza contare, che grazie a questo atipico studioso, Vietti strizza l’occhio anche ai collezionisti e alla loro vena di accumulatori seriali.

Il Demone Fuggiasco, come detto, non è solamente un’avvincente avventura scritta da Vietti, ma è anche un momento intenso. Per non rovinare la lettura, non ci addentreremo nei dettagli della trama, ma possiamo comunque dire che si percepisce distintamente il cambio di prospettiva della trama di Dragonero – Il Ribelle. Le nuove dinamiche narrative ci hanno insegnato come sia oramai difficile ragionare in termini di assoluti, il nuovo Erondar è caratterizzato da una serie di sfumature che hanno dato vita a un ambiente sociale vario.

Daron è un personaggio che rientra al meglio in questa nuova definizione della serie. Enigmatico, non facilmente inquadrabile ma al contempo eroico, perfetto per il nuovo equilibrio della serie. In una compagine di eroi con più ombre che luci, in cui anche i protagonisti più integerrimi iniziano a mostrare dei cedimenti, una figura come Daron entra a pieno diritto all’interno del mondo di Dragonero. Vietti costruisce intorno a questo incontro una storia perfetta, scandita emotivamente e narrativamente senza pecche, cogliendo dettagli che non solo introducono questo nuovo personaggio, ma che lascia al contempo emergere il nuovo contesto emotivo della società erondariana, che affronta ora anche minacce di natura inusuale considerate superate durante l’era del vecchio Impero Erondariano.

Continua l'evoluzione della serie

Questi dettagli sono parte integrante del nuovo tessuto narrativo di Dragonero – Il Ribelle, che anche con Il Demone Fuggiasco contribuisce a creare la sensazione che gli autori ci stiano guidando verso un cambio di mentalità della serie, preparandoci a un evento che potrebbe nuovamente evolvere la serie. Capitoli precedenti come Il sacrifico di Yannah e Attacco a Vàlhendàrt hanno già accennato a questi futuri cambiamenti, facendo salire la curiosità su cosa ci attenderà nel futuro di Dragonero.

Nel presente ci possiamo già gustare l’ottimo lavoro di un cast artistico degnamente rappresentato in Il Demone Fuggiasco da Giuseppe Matteoni, uno dei nomi storici di Dragonero. Copertinista della serie sino alla nascita di Dragonero – Il Ribelle e autore delle tavole del primo capitolo delle avventure di Ian, rivedere Matteoni è un piacere, che viene alimentato da tavole dettagliate e capaci di trasmettere una dinamicità vivida. Specialmente nello scontro nella foresta, Matteoni riesce a cogliere ogni istante, ogni tensione muscolare, che si stratti di una smorfia di dolore o di uno scatto fulmineo.

Meritevoli di lodi anche Gianluca Pagliarani e Paolo Francescutto, duo indissolubile che ci sta abituando a copertine sempre emozionanti. Per Il Demone Fuggiasco, i due creano un’illustrazione che trasmette la violenza e il pericolo di questa storia.

Anche Il Demone Fuggiasco partecipa alla celebrazione degli ottant’anni di casa Bonelli, un festeggiamento che questo albo onora regalando la seconda medaglietta celebrativa legata a Dragonero, raffigurante Gmor. Se vogliamo completare la nostra collezione di medagliette per questo importante traguardo della casa editrice milanese, non possiamo perdere Il Demone Fuggiasco.

Voto Recensione di Dragonero - Il Ribelle: Il Demone Fuggiasco



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Storia ben scandita

  • - Ottimo l'uso dello spunto delle tradizioni folkloristiche

  • - Matteoni è sempre un piacere

  • - Copertina d'effetto

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Il Demone Fuggiasco è un nuovo, intrigante capitolo delle avventure di Dragonero, in cui Ian mostra nuovamente un carattere in evoluzione, capace di affrontare le nuove sfide dell'Erondar.

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