Il matrimonio di Batman e Catwoman. Recensione

DC pubblica l'album dell’unione tra Selina e Bruce ovvero Catwoman e Batman. Un album atteso e "temuto" da tutti gli amanti del mondo DC

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a cura di Fabrizio Picoco

L’abbiamo aspettato per tutto questo tempo, abbiamo firmato partecipazioni, abbiamo scelto gli abiti giusti, abbiamo mandato gli inviti alle persone più care e abbiamo fermato tutti quelli che erano pronti a sabotare questo meraviglioso giorno: finalmente siamo qui, a festeggiare il momento più bello dell’
unione tra Selina e Bruce, Catwoman e Batman.

Che il Batrimonio (così è stato definito nella stessa introduzione dell’albo) abbia inizio!

Voti nuziali e Promesse da mantenere

Iniziare una recensione sul fumetto-evento dell’Universo DC è cosa quanto mai difficile, per evitare soprattutto di scadere in banalità di facile fruizione. Questo albo numero 51 (Batman 30 in USA)  è, o dovrebbe essere, l’apoteosi di una storia editoriale iniziata molti numeri fa, che passo dopo passo ha condotto a quello che dovrebbe essere un lieto epilogo.

Con una premessa di questa natura, suffragata da numeri su numeri dedicati alla copia dell’anno, ci aspettavamo un tripudio di fuochi d’artificio, con tanto di orchestra filarmonica e decorazioni da urlo. Quello che speravamo di avere per la mani poteva essere davvero un numero scoppiettante, ma invece, il duo King/Janin ha deciso di volare più basso, in controtendenza, confezionando un racconto che vuole essere intimista, introspettivo e anche romantico.

La trama segue un po’ tutti i passi su come i due innamorati siano arrivati alla decisione di convolare a nozze, facendo il verso, a modo loro, a quelle che sono le tappe che ogni novello sposo deve affrontare.

Il luogo, la data, l’officiante, i vestiti, i testimoni, sono gli argomenti su cui si concentra la maggior parte della narrazione, cercando di filtrare questi normali incomodi attraverso le personalità sui generis dei due protagonisti.

Selina va alla ricerca della sua vecchia amica Holly Robinson, rinchiusa ad Arkham: la preleva e cerca nelle sue parole il senso di tutto quello che sta facendo, in perfetto stile da ansia prematrimoniale, ansia che monta scena dopo scena, tra vestiti e insicurezza.

Bruce dal canto suo è irreprensibile, perfettamente in stile con il personaggio: una volta presa una decisione, la persegue senza guardarsi indietro. Uomo tutto d’un pezzo, lascia trasparire la sua umanità parzialmente repressa in quello che forse è uno dei momenti più intelligenti e strazianti dell’intero fumetto, quando chiede ad Alfred di fargli da testimone perché “Dall’inizio, siamo sempre stati io e te!”.

Questa storia intima e comunque ben lontana dai canoni della testata è costruita in modo molto sopraffino, con un adeguato sfruttamento del mezzo fumettistico: la trama si snoda seguendo due linee narrative convergenti, quella di Selina sulla pagina dispari e quella di Bruce sulla pagina pari, alternate.

Tutto quello che accade su ciascuna vignetta fa pensare alla ‘convergenza’, appunto, al protendersi dei due protagonisti, l’una verso l’altro. Le inquadrature li mostrano come uno di fronte all’altra, divisi dallo spazio bianco tra le due pagine, fino alla summa di questa scelta stilistica, rappresentata da una doppia splash page che urla Eisner da tutti i pori, in cui i due innamorati si incontrano e si abbracciano.

Siccome, come abbiamo già detto, questo è un numero speciale, il fumetto si articola su un altro piano narrativo, ancora più introspettivo, più personale, per i due eroi. Prendendo in prestito l’usanza tutta americana di scrivere i voti prematrimoniali, Tom King ci porta tra le righe dei rispettivi messaggi di Selina e Bruce, scritti pensando al loro futuro insieme. Anche in questo caso, le parole dei due beniamini si confrontano a una pagina di distanza, prima lui poi lei, in un sussurrato e silenzioso botta e risposta involontario.

Queste due ‘trame’, se così vogliamo chiamarle, si intersecano e si mescolano nonostante la rigida struttura bipartita in cui sono ingabbiate creando un affresco di amore e tenerezza, che è decisamente quanto di meno ‘batmanoso’ si possa immaginare.

Arriverà l’epilogo, non il finale (quello lo sappiamo tutti, d’altronde), a dare la giusta prospettiva e far ritornare l’universo dell'Uomo Pipistrello nella giusta orbita.

Album di Matrimonio

Per quanto si possa amare o odiare questo numero 51 di Batman, adducendo ogni sorta di motivo più o meno valido, su una cosa non si può che essere d’accordo: il suo immenso e storico valore artistico.

Da una parte il lavoro già noto e apprezzatissimo di Mikel Janin che si è occupato magistralmente della storia vera e propria, quella che racconta di Bruce, Selina, Holly e Alfred. Le sue scelte stilistiche e di tratto sono indovinate e ancora una volta, citiamo la doppia splash page, che mostra, in una sola illustrazione, come e quanto sia dotato questo disegnatore.

Dall’altra parte, l’albo ha un’anima da artbook, regalandoci illustrazioni e tavole dei grandi Autori che hanno, in passato, interpretato l’unione tra Batman e Catwoman. Ci sono artwork sopraffini come quello di Frank Miller, che è la summa dell’’interpretazione di Batman da parte sua, muscoloso, alto, quadrato, soverchiante, rispetto a una Catwoman sinuosa e con le orecchie abbassate. Altri pezzi da novanta che impreziosiscono questo lavoro sono l’ottimo Neal Adams, il pittorico Bermejo, l’ironico Rafael Albuquerque e tanti altri che vi lasciamo scoprire una tavola alla volta.

In queste pagine dell’album/albo matrimoniale dedicato a Batman e Selina si respira amore, non nel senso più romantico del termine, ma che trascende la vicenda cardine e permea tutte le pagine: è l’amore incondizionato e spassionato che decine di autori (tra scrittori e artisti) hanno investito nel corso degli anni per creare e sfaccettare questi due iconici personaggi.