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a cura di Mariagrazia Veccaro

Pessime notizie per i voraci appassionati del romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien "Il Signore degli Anelli".

Dal 13 gennaio, infatti, stanno via via scomparendo dagli scaffali delle librerie i volumi de Le due torri e Il ritorno del re - la seconda e terza parte de Il Signore degli Anelli - nelle vecchie traduzioni ad opera di Vittoria Alliata.

Qualsiasi altra copia non ancora ritirata dal mercato sarà presto distrutta fino alla prossima estate, quando si potranno acquistare solamente le edizioni dei tomi nella traduzione di Ottavio Fatica.

Le radici di questa decisione vanno ricercate in una disputa che da alcuni anni sta coinvolgendo proprio la Alliata contro la casa editrice Bompiani, tuttora unica detentrice dei diritti di pubblicazione delle opere del filologo britannico in Italia.

La prima traduzione di Tolkien di Vittoria Alliata risale al 1967 per la Astrolabio, casa editrice che di fatto aveva venduto i diritti dell'opera a Rusconi nel 1970 che, a sua volta, l'aveva poi passata nelle mani della Bompiani.

Le prime tensioni sono iniziate quando la Bompiani ha continuato a pubblicare i libri revisionati per mano della traduttrice senza il suo consenso, anche dopo che non le era stato rinnovato il contratto scaduto in precedenza.

Nonostante la direttrice della casa editrice milanese, Beatrice Masini, abbia tentato di trovare un accordo con la Alliata definendo «una svista» i mancati accordi per una nuova intesa lavorativa, le tensioni fra i due contendenti non sono di certo diminuiti, soprattutto quando la Alliata ha deciso di allargare la disputa querelando sia Ottavio Fatica, l'autore della nuova traduzione che aveva criticato il suo precedente operato sul testo, che la giornalista Loredana Lipperini per via di una domanda che aveva fatto allo stesso Fatica durante un’intervista per Repubblica, ovvero:

La traduzione precedente è stata molto criticata: a ragione?

Durante un incontro all’Università di Parma, il 12 dicembre 2019, Fatica ha cercato di chiarire la sua posizione, soffermandosi non tanto sui contorni della querela ma sul precedente lavoro dell'Alliata al testo:

Riguardo a ciò che ho detto al Salone del Libro, sono convinto di ciò che ho detto, ma forse potevo dirlo in un altro modo e mi dispiace se sia stato preso come un attacco. Certo che non c’erano 500 errori a pagina, però ce ne erano più o meno cinque. Ma è come quando invece di dire che sei andato in un posto sette volte dici che ci sei andato mille volte.

La lettera di Vittoria Alliata “ai tolkieniani italiani” contro la casa editrice Bompiani è stata diffusa dalla pagina Facebook Tolkien Italia ed è leggibile integralmente qui.

Volete leggere la versione originale de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien per compararla con le traduzioni italiane? Cliccate qui.