Joe Quesada lascia Marvel Comics

Dopo trent'anni di onorata carriera, Joe Quesada lascia Marvel Comics

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a cura di Manuel Enrico

La notizia ha colpito tutti i Veri Credenti con una certa sopresa: Joe Quesada lascia Marvel Comics. Dopo trent’anni di onorato servizio in seno alla Casa delle Idee, che lo ha portato a esser anche vice presidente esecutivo e direttore creativo di Marvel Entertainment, Quesada ha deciso di lasciare Marvel Comics a partire dal primo giugno.

Dopo trent'anni di onorata carriera, Joe Quesada lascia Marvel Comics

Joe Quesada ha esordito nel mondo Marvel nel 1991 con una storia contenuta in What the…?!# 13, per poi proseguire in una florida carriera che passando dal suo primo arco narrativo in X-Factor, lo ha condotto a lavorare su alcuni dei più amati character marveliani. A Quesada si deve, come editor in chief, la nascita di Marvel Knights, la collana che nel 1998 diede nuovo lustro a personaggi come Dottor Strange, Daredevil e gli Inumani, oltre a dare i natali alla seconda Vedova Nera, Yelena Belova.

Nel corso della sua carriera in Marvel, Quesada nei panni di editor in chief, titolo mantenuto sino al 2011, ha guidato la casa editrice verso un taglio narrativo moderno, con uno storytelling maturo, mostrato durante la sua gestione di Marvel Knights e in particolare su Daredevil, e mutuando dalla collana il concetto di storia character driven estendendolo a tutta la linea di pubblicazioni marveliane.  Sotto la supervisione di Quesada sono stati rilanciati con successo storici nomi della Casa delle Idee, come Avengers e Fantastici Quattro (Heroes Return), la gestione di Morrison degli X-Men o grandi eventi come Civil War.

Nel comunicare suo addio a Marvel Comics dai propri canali social, Quesada non ha mancato di ringraziare tutti coloro che lo hanno affiancato in questi trent’anni:

“Nell’agosto del 2000, Marvel ha scommesso su di me, affidandomi le chiavi del suo Universo, diventando la mia più grande supporter. In questi anni, ho avuto l’immensa fortuna di stare sulle spalle di giganti, di certo non più piccole di quelle dei miei predecessori e mentori, di avere il miglior team editoriale del settore, la mia famiglia di collaboratori, e più talentuosi artisti della terra che si sono fidati di me, specialmente nei primi giorni in cui mi sentivo come se stessi vendendo biglietti per il Titanic. Grazie a tutti per aver condiviso il vostro talento e aver messo cuore e anima in ogni progetto. È stato un onore lavorare con voi, e spero di poterlo fare nuovamente”