Ridley Scott ha dei dubbi sulla serie tv ispirata a Alien

Ridley Scott, lo storico regista del primo, mitico, film del franchise di Alien, dice la sua a proposito della futura serie tv

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a cura di Marco Valle

Ridley Scott, lo storico regista del primo, mitico, film del franchise di Alien, durante un'intervista a proposito del suo ultimo film, il dramma storico The Last Duel (l'Ultimo Duello), ha rilasciato una dichiarazione piuttosto forte a riguardo della futura serie TV a tema xenomorfi. Secondo Scott, la serie che verrà prodotta da Noah Hawley per FX, e che sarà (a quanto pare dalle indiscrezioni) ambientata sulla Terra in un futuro neppure troppo lontano, non arriverà mai al livello del suo Alien, risalente ormai al lontano 1979.

Che il primo Alien, ad opera appunto di Ridley Scott, sia un capolavoro assoluto, decisamente non ci piove. La storia, che presentava per la prima volta il personaggio di Ellen Ripley, interpretato da una magistrale Sigurney Weaver, ha dato il via a un complesso franchise, comprendente ben tre seguiti cinematografici, Aliens Scontro Finale (la cui novelization originale potete acquistare a questo link Amazon), Alien 3 e Alien Resurrection (Aliens la Resurrezione), oltre a un immenso “universo espanso” comprendente film spin off e cross over (Alien vs Predator e Alien vs Predator Requiem), fumetti e videogames, alcuni dei quali, come Alien Isolation, inseriti nel canon a pieno titolo.

Ridley Scott però, autore anche dei “prequel” Prometheus e Covenant, si è dimostrato da sempre anche un po' troppo “protettivo” nei confronti di quello che stava diventando la deriva partita da Alien, arrivando a criticare moltissime delle storie che si stavano (e si stanno) costruendo attorno alla figura degli xenomorfi.

Noah Hawley, invece, dichiara che la sua serie avrà un respiro molto più ampio, rispetto a tutto quanto visto fino ad ora a riguardo della specie aliena più infestante della galassia. Se la quasi totalità delle produzioni precedenti era ambientata, nel bene o nel male, in ambienti chiusi più o meno claustrofobici, la serie di Hawley sembra che vedrà protagonisti molti più spazi aperti, con tutto quello che ne consegue ai fini di trama e atmosfera.