Severance, la recensione in anteprima della nuova serie Apple TV Plus

Il nuovo thriller Severance diretto da Ben Stiller sarà disponibile da domani 18 febbraio sulla piattaforma streaming Apple TV Plus.

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a cura di Francesca Borrello

A partire dal 18 febbraio su Apple TV Plus, è disponibile la nuova serie televisiva thriller Severance, creata da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller. Oltre ad aver avuto l’opportunità di intervistare John Turturro che interpreta uno dei personaggi principali in Severance, abbiamo anche potuto guardare tutta la prima stagione in anteprima.

Composta da nove episodi di circa un’ora l’uno, ha come protagonista Adam Scott nei panni di Mark Scout, uno dei dipendenti delle Industrie Lumon che sono stati sottoposti ad una procedura di scissione. Questa pratica chirurgica separa la loro memoria tra quella inerente al lavoro e la loro vita personale, millantando di creare così il perfetto equilibrio senza dare ad una parte i problemi dell’altra.

Tuttavia, questo incredibile esperimento è messo in discussione quando Mark si ritrova al centro di uno strano mistero, che lo porterà a confrontarsi con la vera natura del proprio lavoro e con sé stesso. Riuscirà Mark a non far interferire le due sfere della propria vita tra loro, accettando così il proprio destino?

Severance: la trama senza spoiler

Quante volte a scuola o sul lavoro, ci è stato chiesto (o imposto) di distaccarci totalmente da ciò che stava succedendo nella nostra vita privata e di focalizzarci solo sui nostri compiti? Quanto invece sarebbe utile riuscire a non portarsi a casa i problemi del lavoro? Questi sono i dilemmi alla base della trama di Severance, ma che il protagonista Mark Scout (Adam Scott) non sembra porsi durante la sua disperata fuga dal dolore dopo che sua moglie è morta improvvisamente a causa di un incidente.

Compiendo così un’azione coraggiosa (o codarda, in base ai punti di vista) Mark si è fatto assumere alle Industrie Lumon e, con una procedura estremamente semplice ma controversa moralmente, ha scisso irreversibilmente le sue “cronologie percettive”, distaccando il suo io lavorativo da quello presente a casa. Lascia quindi il dolore sulla porta quando va a lavorare e non ha memoria di tutto ciò che è legato al suo lavoro quando lo lascia a fine turno. Il tanto agognato equilibrio tra vita e ufficio sembra essere stato finalmente trovato.

All’inizio di Severance, Mark viene promosso a Capo Reparto di Raffinazione Macrodata (o MDR), che altro non è che un piccolissimo team di quattro persone. Lui e i suoi colleghi sembrano essere gli unici a lavorare in un piano riservato alla sede della Lumon nella piccola cittadina di Kier, eccezion fatta per il loro responsabile Seth Milchick (Tramell Tillman) e il loro capo Mrs. Selvig (Patricia Aerquette). Tutto attorno a loro sembra molto inquadrato, preciso, pieno di regole e con un’infinità di corridoi illuminati da luci fluorescenti, mentre le loro attrezzature da ufficio sono molto più avanzate e sofisticate di quanto sembrino in realtà.

Il loro lavoro è totalmente incomprensibile anche per loro stessi, tanto che non gli è nemmeno dato a sapere né ciò che fanno, né che tipo di dati stiano rifinendo ogni giorno, con la sola certezza che quello sia un lavoro estremamente importante. Tuttavia, la promozione di Mark non è la sola sorpresa della giornata: a lui, Irving (John Turturro) e Dylan (Zach Cherry) si aggiunge anche Helly R (Britt Lower), la nuova arrivata in sostituzione del precedente capo team e migliore amico di Mark, Petey (Yul Vazquez), che risulta misteriosamente scomparso.

Nonostante tutti i nuovi incarichi e responsabilità come l’inserimento di Helly R nel team, Mark ha molte domande per il suo capo, che però impartisce solo ordini e non fornisce mai spiegazioni. E se la loro vita all’interno delle Industrie Lumon procede normalmente, le persone al di fuori discutono sul valore morale della pratica di scissione, organizzando anche proteste contro di essa.

Secondo la versione di Mark al di fuori dell’ufficio, queste discussioni sono futili e lo stancano facilmente. Ognuna delle persone alle dipendenze delle Industrie Lumon ha avuto le sue ragioni per sottoporsi a quell’intervento e dovrebbero essere solo rispettate. Le sue convinzioni però stanno per essere messe tute alla prova: l’arrivo di Helly R e le sue continue domande sul loro lavoro oltre alla scomparsa di Petey sembrano assottigliare sempre di più la separazione tra le sue sfere di vita.

Mark comincia quindi ad interrogarsi davvero su cose che ha sempre accettato alla Lumon, come quante altre persone ci lavorano davvero, cosa fanno realmente e com’è il suo io al di fuori dell’ufficio. Oltre a lui, anche i suoi colleghi iniziano ad avere dei dubbi, instillando in loro domande che li spaventano e a cui sentono di dover rispondere. Riusciranno a trovare ciò che cercano o rischieranno solo di mettere a repentaglio le loro vite sia dentro che fuori dalle Industrie Lumon?

Severance: l’incredibile cast

Probabilmente la prima cosa che salta all’occhio di Severance è il magnifico cast che la compone. Partendo dal protagonista, troviamo infatti Adam Scott, conosciuto principalmente per il suo ruolo in Parks and Recreations, per cui è stato nominato ai Critics’ Choice Awards come miglior attore in una comedy serie nel 2013. In Severance interpreta Mark Scout, un uomo rimasto vedovo ormai da due anni, ma che non riesce in alcun modo a lasciarsi alle spalle il dolore che prova.

Accanto a lui troviamo Britt Lower, interprete della nuova arrivata Helly R, che con le sue pungenti domande a cui Mark non riesce a dare risposta, sembra smuovere nei suoi colleghi la voglia di saperne più sul loro lavoro e su ciò che realmente si cela dietro le Industrie Lumon. Il ruolo che però l’ha fatta conoscere al mondo del piccolo schermo è quello che ha avuto nella serie Man seeking Woman, tratto dal libro The Last Girlfriend on Earth.

Tra gli altri personaggi principali possiamo trovare John Turturro nei panni di Irving e Zach Cherry in quelli di Dylan, i due colleghi più stretti di Mark Scout. Entrambi avranno un ruolo fondamentale nella storia di Severance, con i loro modi di fare diametralmente opposti, ma tutti loro dovranno però confrontarsi con i diretti superiori, interpretati da una magistrale Patricia Arquette (Harmony Cobel/Mrs. Selvig) e da Tramell Tillman (Seth Milchick).

Un cast eccezionale dunque, che non fa altro che aumentare le aspettative su Severance. E se questo non dovesse bastarvi, vi ricordiamo che il gruppo di attori è stato diretto da Ben Stiller. Non certo al suo primo ingaggio in queste vesti, Stiller è conosciuto però più per i suoi ruoli comici come in Zoolander, Una Notte al Museo e Ti presento i Miei, che non per quelli drammatici. In Severance però, come rivelato dallo stesso Turturro nella nostra intervista, si riconferma un regista molto preciso e serio, in grado di aiutare i propri attori a dare il meglio di loro sul set.

Tecniche di ripresa e ritmo narrativo

Un’altra cosa che si nota sin dall’inizio di Severance, è la netta separazione che Ben Stiller ed il creatore Dan Erikson hanno voluto dare tra le scene alle Industrie Lumon e quelle della vita privata di Mark Scout. Ogni inquadratura che ha luogo all’interno della misteriosa società ha i vari personaggi perfettamente centrati e bilanciati tra loro.

Ricreando a livello visivo la perfetta sensazione di controllo e precisione, Severance riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore, che scena dopo scena comincia a sentirsi soffocare, fino a fargli provare un sentimento quasi di fastidio per tutta questa perfezione. Mano a mano che la storia si snocciola e viene allo scoperto, i vari dipendenti delle Industrie Lumon sembrano cominciare ad acquistare tridimensionalità, ed assieme a loro, anche le inquadrature prendono vita, spostandosi leggermente a sottolineare che qualcosa, in quel determinato momento è fuori posto.

Un gran lavoro di attenzione ai dettagli dunque, che resta alto lungo tutti gli episodi, specialmente per far puntare l’attenzione degli spettatori su precisi avvenimenti: impossibile non notare la distorsione ottica quando Mark Scout prende l’ascensore che lo porta alla sua sfera lavorativa, facendogli totalmente dimenticare ciò che è al di fuori di quelle mura.

Di pari passo anche il ritmo narrativo sembra voler aggravare la perfezione che regna all’interno delle Industrie Lumon. Se i primi episodi presentano uno svolgimento degli eventi lento, quasi noioso, con alcuni guizzi imprevisti di mistero, quelli successivi aumentano d’intensità seguendo le vicende che coinvolgono i protagonisti ed in particolar modo Mark Scout.

In conclusione

Dunque non arrendetevi con Severance solo perché le prime puntate potrebbero sembrare non portarvi a niente di interessante. Il cast egregiamente selezionato, gli intrighi e le rivelazioni al momento giusto, la fotografia d’eccellenza creano il setting perfetto per questa nuova serie televisiva.

Lasciatevi coinvolgere e sorprendere da Severance, l’ultimo show thriller di Apple TV plus, disponibile con i primi due episodi in streaming a partire dal 18 febbraio.