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The Umbrella Academy: Sembri la morte, recensione: Klaus goes to Hollywood

Sembri la morte è il primo spin off di The Umbrella Academy con Klaus impegnato nella conquista della Mecca del cinema.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

The Umbrella Academy: Sembri la morte, Klaus alla conquista della Mecca del cinema

Mentre Netflix si appresta riportare in azione la più disfunzionale delle famiglie supereroiche con la terza stagione di The Umbrella Academy, l’universo originario di questa strampalata famiglia si arricchisce di un nuovo capitolo, dedicato al passato di uno dei personaggi più affascinanti di questo mosaico supereoico: Klaus. Il medium, colui che parla coi morti, la pecora nera (o forse più nera?) della famiglia, è il protagonista perfetto per quello che si spera sia il primo di una serie di spin off, Racconti di Umbrella Academy, Sembri la Morte. Non potrebbe esserci titolo più adatto non solo per descrivere questo capitolo del passato di Klaus, ma per ritrarre al meglio una delle figure più divertenti e suggestive di The Umbrella Academy.

La serie nata dalla fantasia di Gerard Way e Gabriel Bà, si è presentata subito come uno dei recenti esperimenti narrativi di revisione del canone supereroico. Inserendosi nel solco di produzioni come Invincible o Black Hammer, anche The Umbrella Academy ha scelto di andare quelle definizione radicata del supereroe come personaggio facilmente inquadrabile e ascrivibile a un determinato stereotipo, preferendo spinger maggiormente sull’aspetto umano e quotidiano dell’uomo (o donna) dietro la maschera.

Concepire l’idea di una famiglia supereroica disfunzionale eppure incredibilmente legata è stata la chiave del successo di questa serie, ma in questa dinamica familiare era percepibile come ogni protagonista potesse, a suo modo, essere star di una propria, autonoma avventura. Una percezione che trova spazio nell’idea di una serie di spin-off del corpo narrativo principale, che viene presentato sotto l’etichetta di Racconti dei Umbrella Academy, a ribadire l’appartenenza a questo universo ma preservandone al contempo un’identità specifica, intima dei diversi protagonisti. E per iniziare non poteva esserci miglior punto di partenza che svelare un retroscena del passato di Klaus, il medium della famiglia.

The Umbrella Academy: Sembri la morte, Klaus alla conquista della Mecca del cinema

Ripensando a quanto letto nella continuity principale della saga, il ruolo di Klaus è sempre stato quello della wild card, compito non certo facile all’interno di una famiglia in cui il concetto di normale è a dir poco utopico. Forse oltre i limiti anche per i suoi fratelli, che in diverse occasioni hanno mostrato di faticare ad accettare le sue stravaganze, Klaus ha un’indole talmente peculiare da non potere lasciare indifferente il rigido padre, Sir Hargreves, che animato dalla sua ossessiva missione di creare la perfetta squadra di supereroi non può tollerare la presenza di un elemento tanto indisciplinato, arrivando a una sola conclusione: Klaus deve andarsene.

È da questo presupposto che prende vita Sembri la morte. All’improvviso, Klaus viene messo alla porta dal padre, una mossa disperata da parte del severo genitore, che spera che questo improvviso assaggio di realtà possa scuotere il giovane Klaus. Speranza vana, apparentemente, considerato che non è la disperazione a cogliere l’irresponsabile Klaus. Dopo uninziale momento di confusione, causata più che altro dalla perdita dei suoi privilegi come parte della famiglia, questa punizione apre un nuovo, avventuroso capitolo della sua esistenza. E dove potrebbe andare un’anima irrequieta come quella di Klaus se non nel posto in cui genio e sregolatezza trovano corpo nel mondo dell’immaginario per eccellenza? Hollywood è pronta per accogliere il funambolico Klaus, aprendogli le porte di una realtà che nessun film potrebbe mai rivelare!

Un mondo patinato e idealizzato che ricorda la visione della Hollywood anni ’80, ammaliante e promettente, un irresistibile tentazione per Klaus, che non fatica a entrare nella vita di questo mondo fatto di feste, bagordi ed eccessi. Ma dietro questa realtà scintillante, si annidano pericoli e essere che di umano hanno ben poco, capaci di muoversi all’interno di questo forsennato mondo per trovare una ragione di vita, che sia l’amore o la gloria imperitura del grande schermo.

Lontano da casa, alla scoperta del mondo

Tra lotte di potere che contrappongo mostri che non si rassegnano alla fine di un’onorata carriera di attrici e vampiri dalla strana condotta tutt’altro che discreta, Klaus viene coinvolto in mondo che ritrae una Hollywood paranormale in cui emergono, per contrapposizione, tratti umani e credibili. Un’umanità sofferente, divisa tra illusioni di futuri di gloria e delusioni cocenti, in cui la rassegnazione diviene ossessione. L’arrivo di un elemento imprevedibile come Klaus, animato da un codice morale personale che lo spinge a mettere da parte l’interesse personale per seguire un istinto che si potrebbe definire eroico.

Way riesce ad adattare la vena ironica e cinica di Klaus per raccontare uno spaccato del mondo di Umbrella Academy che strizza maggiormente l’occhio al paranormale, sfruttando i peculiari doni del protagonista. Il passaggio dall’agevole vita all’interno della Umbrella Academy alla necessità di divenire finalmente padrone e artefice del proprio destino, Klaus matura come personaggio, mantenendo sempre la sua vena cinica e disincantata ma dimostrando come le passate esperienze e il confronto diretto con le angherie e ingiustizie del mondo spingano Klaus a prendere una posizione.

A interpretare la trama di Way e Shaun Simon è I.N.J. Culbard, che pur distaccandosi dal tradizionale tratto di The Umbrella Academy, avvolge il lettore in un’atmosfera che preserva l’innegabile spirito della serie. Un tratto vivace, capace di ritrarre con un gusto retrò i personaggi hollywoodiani, omaggiando un chiaro preciso storico della vita della Mecca del cinema che contribuisce ulteriormente a definire questo capitolo della saga di The Umbrella Academy. A dare il tocco finale a Sembri la morte è una colorazione particolarmente suggestiva, che con tonalità psichedeliche accompagna la caratterizzazione sia degli eccessi di Klaus che la roboante vita hollywoodiana, conferendo un aspetto ulteriormente lisergico a questa storia.

BAO Publishing presente il primo dei Racconti di Umbrella Academy in un volume che offre ai lettori la possibilità di scoprire il pregresso creativo di Sembri la morte, grazie a una ricca galleria di extra in cui sono presentati anche gli studi preparatori di Culbard, una presenza sempre gradita che avvicina lettori e autori rendendo ancora più avvincente la lettura.

Voto Recensione di The Umbrella Academy: Sembri la morte



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un capitolo interessante di The Umbrella Academy

  • - Kluas viene ritratto in modo avvincente

  • - Scimpanzè vampiri e attrici demoniache!

Contro

  • - Rivolto ai fan di The Umbrella Academy

Commento

Tra lotte di potere che contrappongo mostri che non si rassegnano alla fine di un’onorata carriera di attrici e vampiri dalla strana condotta tutt’altro che discreta, Klaus viene coinvolto in mondo che ritrae una Hollywood paranormale in cui emergono, per contrapposizione, tratti umani e credibili. Un’umanità sofferente, divisa tra illusioni di futuri di gloria e delusioni cocenti, in cui la rassegnazione diviene ossessione.

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