Tutto quello che c'è da sapere su L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2

L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2 è in arrivo: ripassiamo insieme tutto quello che c'è da sapere per affrontare il gran finale.

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a cura di Roberto Strignano

L'Attacco dei Giganti
, il manga scritto e disegnato da Hajime Isayama, si è concluso in Giappone ad aprile 2021 e qui nel nostro Paese il volume conclusivo è disponibile dallo scorso ottobre, ma gli appassionati resteranno a digiuno ancora per poco dal momento che L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2, la stagione finale
della controparte anime, sta per arrivare il prossimo 9 gennaio 2022.

La prima parte de L'Attacco dei Giganti 4 ha avuto inizio il 7 dicembre 2020 per poi concludersi il 29 marzo 2021 collezionando un totale di 16 episodi. La serie anime è stata prodotta da Studio MAPPA (Jujutsu Kaisen: Sorcery Fight, fra gli altri adattamenti) e in Italia è disponibile integralmente per la visione sia con sottotitoli che con doppiaggio su VVVVID e Prime Video. Da poco è visibile anche su Netflix.

A pochi giorni ormai che ci separano dal gran finale, in questo nostro articolo proponiamo una selezione di tutto quello che c'è di importante da sapere e da ricordare in virtù della fase di avvicinamento alla conclusione della serie.

Tutto quello che c'è da sapere su L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2

Come e dove vedere L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2

L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2 esordirà in Giappone il 9 gennaio 2022 e si comporrà, almeno dalle prime indiscrezioni, da un totale di 12 episodi che verranno trasmessi settimanalmente. La serie che ha l'obiettivo di adattare la parte conclusiva del manga sino al capitolo finale pubblicato in Giappone ad aprile 2021, il numero 139, riprenderà con l'episodio numero 76 intitolato Danzai (Condanna) mentre l'episodio successivo, il 77°, si intitolerà Attacco a Sorpresa.

La serie è prodotta da Studio MAPPA e la prima parte è andata in onda tra il 7 dicembre 2020 e il 29 marzo 2021. La prima parte stagione finale è disponibile integralmente per la visione sia con sottotitoli che con doppiaggio su VVVVID Prime Video (Amazon). Da poco è visibile anche su Netflix.

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Lo staff principale de L'Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 2 include il regista Yuichiro Hayashi, il character designer Tomohiro Kishi, il capo dell’animazione Daisuke Niinuma, l’art director Kazuo Ogura, il 3D CG director Takahiro Uezono, lo sceneggiatore Hiroshi Seko e i compositori di musica Hiroyuki Sawano e Kohta Yamamoto. La opening sarà eseguita dalla band SiM e il pezzo denominato The Rumbling (La Marcia).

In Giappone esordirà e andrà in onda in televisione, mentre in Italia sarà disponibile con sottotitoli nel medesimo giorno (9 gennaio 2022) in contemporanea su Crunchyroll mediante account Premium.

L'ultimatum di Marley

Introdotta alla conclusione della stagione 3, la nazione di Marley in realtà è stata parte della storia de L'Attacco dei Giganti sin dal vero inizio. Tra i suoi cittadini, difatti, vi sono Bertholdt, Reiner e Annie, i tre famosi portatori di Giganti infiltrati tra le mura di Paradis ricorrendo al potere del gigante colossale del primo citato. Il loro obiettivo è quello di fingersi reclute presso l'Armata Ricognitiva, di cui anche il protagonista Eren fa parte, e recuperare il Gigante Fondatore per condurlo alla loro nazione natìa. Mentre il loro tradimento sarà devastante agli occhi dei compagni, alla fine si intuisce che la spedizione dei tre è stato un ultimo disperato tentativo del Governo marleyano di ristabilire un regime di terrore. La tecnologia militare e il potere derivante nel frattempo avanza e Marley si rende ulteriormente conto di poter più contare solo sulle forze, comunque devastanti, dei Giganti.

A peggiorare la situazione ci pensa Zeke Jaeger, portatore di distruzione all'isola di Paradis con il potere del suo Gigante Bestia, dopo aver tradito Marley. Zeke ha lavorato con l'armata dell'isola di Paradis per facilitare l'assalto notturno nel bel mezzo del discorso di Willy Tybur presso la città di Liberio, permettendo quindi ad Eren di ottenere un altro potere, quello del Gigante Martello, e creare disordine nel mondo. In inferiorità numerica in termini di potenza e una guerra totale ormai alle porte, Reiner prende il ruolo di leader di Marley e lancia autonomamente un attacco a Paradis.

Il conflitto interno di Paradis

A proposito di Paradis, malcontenti intestini si stanno verificando paradossalmente dopo il successo dell'attacco a Liberio. L'esercito di Paradis, infatti, ha scelto di dare un brusco freno alla sua risorsa più forte, Eren Jaeger, per il suo attacco incondizionato a civili e bambini.

L'esercito per di più ha spinto il fratellastro di Eren, Zeke, in una foresta di alberi giganti controllato a vista nientemeno che da Levi e da una squadra di supporto. Paradis ha persino sott'occhio i loro nuovi presunti alleati, Yelena e Onyankopon, perché non possono ancora fidarsi di soldati un tempo affiliati a Marley e a Zeke.

Sfortunatamente, le intenzioni dell'esercito di Paradis non si realizzando dal momento che, diversamente da questi ultimi, una gran parte della cittadinanza di Paradis sta coltivando in Eren e nel Gigante d'Attacco simboli di speranza e orgoglio, sentendosi di conseguenza indignati nel sapere che, invece, quest'ultimo sia imprigionato dal suo stesso esercito. Anche la popolazione è preoccupata per l'improvvisa segretezza che i militari di Paradis stanno assumendo, soprattutto dopo aver combattuto così duramente per la libertà di informazione e stampa imposta dalla tirannica monarchia di Reiss.

Nonostante la cattività, Eren fugge dalla sua prigione ricorrendo alla sua pericolosa combinazione di poteri di Giganti per poi riunirsi con la schiera dei suoi sostenitori più fanatici, gli Jaegeristi. L'associazione, composta fra gli altri da Floch, ha iniziato a organizzare un colpo di stato contro Paradis il che significa che l'isola sta per affrontare una guerra dentro e fuori le sue mura.

Il conflitto interno raggiungere la sua sublimazione con il confronto verbale tra Eren, Armin e Mikasa, oggetto del quale il primo rivela ai suoi storici amici di non aver più bisogno di loro. Eren arriva persino al punto di dire che la devozione di Mikasa è in realtà una forma di schiavitù e che Armin è diventato troppo debole negli ultimi tempi, prendendo in giro suoi sentimenti per Annie, come fossero semplicemente ereditati da Bertholdt (poichè in precedenza era quest'ultimo il portatore del Gigante Colossale).

Le poche, ma al contempo devastanti, parole proferite da Eren interrompono così ogni connessione che il ragazzo aveva ancora con la vita che viveva una volta e l'unica spirale calorosa che reggeva l'emotività positiva della serie.

La strategia di Zeke

Zeke si presenta con un piano letteralmente mortale. Facendo un passo indietro, il fratellastro di Eren è riuscito a trasformare, grazie al suo potere dell'urlo insito nel Gigante Bestia, una buona parte della popolazione di Eldia in Giganti incoscienti dopo aver introdotto il suo fluido spinale in un carico di vino diretto alla cena delle alte cariche. Dopo aver fatto tutto ciò che aveva in mente senza una piega, Zeke viene ingaggiato in battaglia dal suo acerrimo rivale, Levi, il quale lo affronta in una battaglia face-to-face per ucciderlo definitivamente.

Sebbene Levi riesca alla fine a catturare il folle Jaeger, non può immaginare l'altrettanto folle piano di Zeke, ovvero combinare i poteri del suo Gigante e di quello di Eren per alterare il sistema genetico degli eldiani, renderli sterili per far sì che, quindi, non procreino più così da fermare la discendenza di sangue di eventuali nuovi portatori di Giganti. Chi c'è, pertanto, morirà e non darà vita a nessun altro. In altre parole ancora, il piano mortale di Zeke è quello di unire i suoi poteri con Eren per dar vita all'eutanasia della popolazione eldiana.

Alla luce di una noncuranza persino della sua stessa esistenza, Zeke cerca di farsi esplodere assieme all'attrezzatura che Levi aveva con sè per tenerlo fermo. L'esplosione avviene, i danni sono ingenti, ma l'audacia non sembra abbandonare Zeke dal momento che viene salvato in extremis da un Gigante vagante garantendogli un'altra chance di realizzazione del piano.

L'Attacco dei Giganti

Più ci avvinciamo alla fine dell'opera e più ci si rende conto come il titolo sia particolarmente profetico. Non basta la folle strategia di Zeke a gettare nel disastro i fronti bellicosi, adesso bisogna fare anche i conti con la minaccia del vero attacco dei Giganti, gli stessi Giganti che hanno retto le mura di Paradis, mediante la marcia distruttiva.

Avvolti da un fitto mistero, si apprende ora che le mura sono state erette da Giganti per proteggere gli eldiani, esiliati a Paradis, da tutti gli individui trasformati con la forza in entità incoscienti. Ciò è stato ottenuto utilizzando il potere del Gigante Fondatore in grado di controllare a piacimento le azioni degli altri Giganti. Tuttavia, di conseguenza, lo stesso potere che ha eretto i muri può anche abbatterli, liberandoli. Questa minaccia, che si presenta anche con il nome di Marcia, è la carta che Marley ha usato per accusare Paradis e gli elidiani come la minaccia per il mondo intero.

È anche il tema principale del discorso che Willy Tybur ha pronunciato per unire l'opinione pubblica al discorso, concluso però in malo modo poichè divorato da Eren alla conclusione dello stesso evento.

Ugualmente, ma per fini diversi, anche gli stessi nuovi leader di Paradis, ad esempio Hange, hanno usato la Marcia come una minaccia, come un chi va là per gli invasori, fino a quando non si sarebbero affermarti completamente nel nome di potenza mondiale. Sfortunatamente, la persona che detiene la chiave di questa forza distruttiva non è altri che Eren (poichè conducente del Gigante Fondatore), la cui insoddisfazione crescente durante la serie sembra aver raggiunto il punto di non ritorno e le cui azioni sono diventate imprevedibili e macabre.

Nel bel mezzo di una evoluzione di Eren lontana da ogni clichè, dell'avanzata fanatica dei Jaegeristi e dell'eutanasia totale di Zeke, la pace auspicata sembra ora fuori portata. Da questo momento in poi sarà impossibile provare a comprendere cosa farà Eren o chi potrebbe convincerlo a tornare ai vecchi e virtuosi desideri di gioventù.