Android Market adotta il filtro anti-virus e anti-malware

Bouncer è il nuovo sistema che scandaglierà le applicazioni presenti su Android Market per individuare eventuali malware, virus e Trojan. Intanto lo scandalo Android.Counterclank si sgonfia: si trattava semplicemente di un adware, che in ambito PC comunque sarebbe bloccato.

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a cura di Dario D'Elia

Mentre lo scandalo Android.Counterclank si sgonfia, ecco arrivare finalmente il primo sistema anti-malware integrato (nome in codice Bouncer) che si che si occuperà di scandagliare l'Android Market. Due belle notizie che faranno la felicità dell'intera comunità Android, piuttosto afflitta negli ultimi tempi da qualche problema di sicurezza di troppo. Ma andiamo con ordine.

Symantec e altre società specializzate hanno confermato che Android.Counterclank ha "contaminato" 5 milioni di smartphone, ma diversamente da quanto appurato inizialmente si tratterebbe un adware. Insomma gli editori iApps7, Ogre Games e redmicapps sono stati ingiustamente accusati di aver diffuso un pericoloso Trojan tramite ben 13 applicazioni

Bouncer, il buttafuori

Alla fine si è scoperto che queste contenevano semplicemente un codice "furbetto" che senza informare l'utente comunicava a un server esterno il codice IMEI del terminale, informazioni riguardanti il dispositivo, il browser user agent e altri dettagli. Un banale adware/spyware che sui PC verrebbe bloccato, e che nel mondo mobile viene ancora tollerato. Prova ne sia che Google ha dichiarato che le applicazioni con questo codice rispettano comunque i Termini di Servizio.

Per quanto riguarda invece Bouncer, ieri Google sul suo blog ufficiale ne ha parlato come di un controllore non invasivo. In pratica ogni nuova applicazione, o già esistente, verrà sottoposta a una attenta analisi per individuare eventuali malware, spyware e trojan. Inoltre è prevista anche una procedura per "comportamenti" anomali attuati da eventuali codici e la creazione di una sorta di blacklist per gli sviluppatori recidivi.

Insomma, Google inizia a preoccuparsi dell'immagine del suo Android Market: per quanto il fenomeno malware sia ancora di dimensioni contenute le società specializzate in sicurezza sembrano averci marciato un po' troppo. Tanto più che secondo le stime tra la prima e la seconda metà del 2011 il numero di potenziali download pericolosi è sceso del 40%.

In ogni caso, come ricorda il post ufficiale di Google, Android gode di una serie di protezioni aggiuntive: il sandboxing, il sistema di permessi e quello di rimozione malware remoto. "Nessun approccio alla sicurezza è infallibile, e il controllo aggiuntivo può spesso portare a importanti miglioramenti. I nostri sistemi stanno facendo meglio nel rilevamento e nell'eliminazione di malware ogni giorno, e continuiamo a invitare la comunità a lavorare con noi per tenere al sicuro Android", conclude il post.