Il mercato della memoria RAM sta attraversando una crisi senza precedenti che rischia di paralizzare l'intero settore tecnologico consumer. Secondo indiscrezioni provenienti da fonti taiwanesi e rilanciate dal leaker Jukan, Samsung avrebbe più che raddoppiato il prezzo contrattuale dei moduli DDR5, portandolo a 19,50 dollari per chip da 2GB, un aumento superiore al 100% rispetto ai valori precedenti. La situazione è talmente critica che il colosso sudcoreano avrebbe comunicato ai clienti l'assenza di scorte disponibili, segnalando una frattura profonda nella catena di approvvigionamento che alimenta l'industria dell'hardware.
Il problema non riguarda solo Samsung: l'azienda controlla infatti circa un terzo del mercato globale della memoria DRAM insieme a SK Hynix e Micron, che insieme detengono oltre il 90% della quota di mercato. Questa concentrazione oligopolistica significa che qualsiasi decisione sui prezzi da parte di uno dei tre attori principali si ripercuote immediatamente sull'intero ecosistema tecnologico, dai laptop ai server, dagli smartphone ai televisori smart.
L'impennata dei prezzi trova la sua radice nell'esplosione della domanda per infrastrutture AI. I datacenter dedicati all'intelligenza artificiale stanno assorbendo quantità enormi di memoria ad alte prestazioni, con investimenti che si misurano in miliardi di dollari e che garantiscono ai produttori margini di profitto molto più elevati rispetto al mercato consumer. Per Samsung, SK Hynix e Micron diventa quindi più conveniente rifornire i grandi clienti enterprise piuttosto che il canale retail, creando una scarsità artificiale per gli utenti finali.
Le conseguenze per i consumatori sono già tangibili. Dell avrebbe comunicato ai partner distributivi aumenti di prezzo fino al 30% sui PC, mentre produttori più piccoli come Framework hanno già ritoccato al rialzo i listini di alcuni modelli di laptop. La situazione è aggravata dal ritiro di Micron dal mercato consumer, che ha ulteriormente ridotto l'offerta disponibile, e da fenomeni di acquisto panico che hanno svuotato i magazzini dei rivenditori.
Il problema si estende ben oltre il segmento dei PC da gaming o delle workstation professionali. La memoria DRAM è un componente critico per smartphone, tablet, dispositivi IoT e televisori intelligenti. L'aumento dei costi di produzione si tradurrà inevitabilmente in prezzi al dettaglio più elevati per l'intera gamma di dispositivi elettronici di consumo, con un impatto particolare sui prodotti di fascia media dove i margini sono più ridotti.
Per chi stava pianificando l'assemblaggio di un PC o l'acquisto di un laptop, le opzioni sono limitate. Gli esperti suggeriscono di valutare configurazioni con quantitativi di RAM inferiori, da espandere eventualmente quando il mercato si stabilizzerà, oppure di puntare su moduli DDR4 che pur essendo meno performanti delle DDR5 mantengono prezzi più accessibili. L'alternativa è attendere una normalizzazione del mercato, scenario che però appare improbabile nel breve termine considerando gli investimenti massicci previsti nel settore AI per il 2025 e il 2026.