Arriva Miss AI, il primo concorso di bellezza per donne virtuali con un premio in denaro

Il mondo dei concorsi di bellezza abbraccia l'intelligenza artificiale con il lancio di "Miss AI", il primo concorso di bellezza dedicato a donne virtuali.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il mondo dei concorsi di bellezza abbraccia l'intelligenza artificiale con il lancio di "Miss AI", il primo concorso di bellezza al mondo dedicato a donne generate al computer.

Organizzato da The Fanvue World AI Creator Awards (WAICAs), questo evento presenta una serie di immagini create artificialmente, pensate per assumere i connotati di un gruppo di influencer virtuali, facendo competere i loro creatori per un montepremi di 20.000 dollari (18.600 euro), ripartito nelle diverse categorie che verranno premiate.

Le "partecipanti" al concorso "Miss AI" verranno giudicate in base a tre categorie principali: aspetto fisico, utilizzo di strumenti AI e influenza sui social media. Le concorrenti virtuali, analogamente a un concorso di bellezza reale, devono inviare un portfolio di foto che le rappresentano e rispondere a una serie domande, incluso il loro sogno per rendere il mondo un posto migliore.

Dopo una serie di selezioni, le concorrenti verranno ridotte a dieci finaliste, con le vincitrici annunciate durante una cerimonia di premiazione online. La vincitrice riceverà un premio in denaro di 5.000 dollari (4.600 euro) e un programma di mentorship per creatori immaginari del valore di 3.000 dollari (2.800 euro).

Il co-fondatore dell'evento, Will Monanage, ha espresso la speranza che "Miss AI" diventi "gli Oscar dei creatori di contenuti AI", sottolineando l'entusiasmante crescita dei creatori AI nell'attuale panorama economico.

Sally-Ann Fawcett, storica icone dei concorsi di bellezza britannici, è uno dei giudici, insieme a modelli AI come Emily Pelligrini e Aitana Lopez. Fawcett ha notato le analogie tra le concorrenti AI e quelle dei concorsi tradizionali, sottolineando l'interazione con il pubblico.

Tuttavia, l'evento ha sollevato molteplici critiche, tra cui l'ovvia preoccupazione per un'accentuazione degli standard irrealistici di bellezza attraverso le creazioni generate al computer e la mancanza di un concorso maschile chiamato "Mr AI".

Inoltre, la decisione di considerare le concorrenti non umane, non menzionando mai i creatori dietro di loro, ha suscitato dibattiti sulla disumanizzazione delle donne nei concorsi di bellezza.