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a cura di Alessandro Crea

La software house statunitense CA è stata ufficialmente acquistata nella giornata di ieri da Broadcom, per un costo di 18,9 miliardi di dollari. L'operazione è stata realizzata appena a quattro mesi di distanza dal tentativo di acquisire Qualcomm per 117 miliardi di dollari, operazione bloccata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per evitare che un'azienda nazionale venisse acquisita da una società straniera.

Secondo Trump infatti l'acquisizione avrebbe messo in pericolo la sicurezza nazionale e fornito alla concorrenza cinese un vantaggio nella realizzazione di reti wireless di nuova generazione.

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Da allora, Broadcom ha spostato la propria sede da Singapore agli Stati Uniti, sottraendosi così all'attenzione del CFIUS (Committee on Foreign Investment in the United States), l'ente governativo che monitora tutte le operazioni finanziarie al fine di rilevare eventuali rischi per la sicurezza nazionale. Al di là delle dinamiche di mercato comunque, l'acquisizione non sembra aver convinto mercati e investitori, tanto che poche ore dopo aver annunciato l'operazione, a Wall Street il titolo perdeva già il 7%.

I dubbi fondamentalmente sono legati al fatto che Broadcom si occupa essenzialmente dispositivi per il networking e chip per computer e smartphone, settore quest'ultimo in cui l'azienda è passata dal 4% del mercato nel 2013 al 30% attuale, mentre CA sviluppa soluzioni software aziendali per il cloud computing. Insomma si tratterebbe di un investimento e non di una qualche forma di sinergia tra le due realtà. Un investimento consistente in un settore nuovo, che ha lasciato perplessi gli investitori.

Broadcom is Looking to Acquire Qualcomm for 105 Billion

Tom Krause, direttore finanziario di Broadcom, ha difeso l'operazione, spiegandone il senso in un'intervista in cui ha sottolineato come l'azienda sia già abituata a operare in settori lontani dalla produzione di chip, vendendo ai grandi data center soluzioni di networking. Non a caso, lo scorso anno Broadcom aveva già acquisito un'altra società di networking, Brocade Communications Systems, per 5,5 miliardi di dollari. ‎"Ciò che facciamo è acquistare aziende chiave in settori tecnologici promettenti", ha concluso Krause. Prima o poi lo capiranno anche gli investitori?