OpenAI si prepara a stravolgere l'esperienza utente di ChatGPT con l'introduzione della pubblicità, una mossa che potrebbe ridefinire il modello di business dell'intelligenza artificiale conversazionale. Secondo quanto emerso dall'analisi di una versione beta dell'app Android del chatbot, il colosso guidato da Sam Altman starebbe testando internamente l'integrazione di annunci pubblicitari nella piattaforma, segnando una svolta significativa per uno strumento finora caratterizzato dall'assenza di contenuti sponsorizzati.
La scoperta è avvenuta analizzando il codice sorgente della versione 1.2025.329 beta dell'applicazione Android di ChatGPT, dove sono emerse inequivocabili referenze a funzionalità pubblicitarie. Stringhe di codice come "ads feature", "search ad", "search ads carousel" e "bazaar content" indicano che l'implementazione è in fase avanzata di sviluppo. Sebbene l'aggiornamento non sia ancora stato distribuito pubblicamente, rappresenta un chiaro segnale delle intenzioni di OpenAI di esplorare nuove vie di monetizzazione oltre ai piani di abbonamento esistenti.
Il sistema pubblicitario potrebbe basarsi sulla memoria conversazionale e sui dati delle chat degli utenti, come suggerito da un recente report di The Information. Questa strategia consentirebbe a OpenAI di sfruttare la sua enorme base utenti e la comprensione contestuale avanzata del linguaggio naturale per offrire agli inserzionisti una piattaforma pubblicitaria estremamente mirata. La posizione dominante di ChatGPT nel mercato dei chatbot AI rappresenterebbe un vantaggio competitivo significativo rispetto ai modelli pubblicitari tradizionali di Google Search o Bing, già saturi di annunci.
Attualmente, OpenAI offre ChatGPT gratuitamente per tutti gli utenti, ma propone anche piani di abbonamento a pagamento che variano dai 5 dollari al mese per ChatGPT Go fino ai 200 dollari mensili per ChatGPT Pro. Questi abbonamenti premium includono accesso esteso ai modelli di punta come GPT-5, messaggi illimitati, caricamenti senza restrizioni e funzionalità avanzate come la generazione video tramite Sora 1. L'introduzione della pubblicità potrebbe rappresentare una terza via di monetizzazione, potenzialmente offrendo agli utenti gratuiti un'esperienza supportata da annunci mentre i sottoscrittori a pagamento potrebbero mantenere un'interfaccia priva di pubblicità.
La necessità di diversificare i ricavi diventa urgente considerando le enormi spese operative di OpenAI. L'azienda sta investendo miliardi di dollari in data center, potenza computazionale e acquisizione di talenti per mantenere il proprio vantaggio tecnologico nel settore dell'AI. Secondo recenti analisi finanziarie, persino raggiungendo la redditività, OpenAI dovrebbe sostenere investimenti aggiuntivi superiori ai 200 miliardi di dollari per continuare a sviluppare e avanzare le proprie tecnologie all'avanguardia. In questo contesto, l'integrazione pubblicitaria non appare più come una possibilità remota, ma come una strategia necessaria.
Sam Altman, CEO di OpenAI, aveva precedentemente definito la pubblicità come una soluzione di "ultimo ricorso" quando erano emerse le prime indiscrezioni lo scorso anno, senza tuttavia escludere categoricamente questa possibilità. La scoperta del codice nella versione beta conferma che l'azienda ha superato la fase di valutazione teorica e sta attivamente sperimentando implementazioni concrete.