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Italia-programmi.net truffa ancora, ma piangeranno

Italia-programmi.net, come faceva Easydownload, truffa gli utenti facendo credere che il suo servizio di downloading software è gratuito. Malgrado l'azione dell'Antitrust continua a spedire lettere di sollecito per i pagamenti. Anche la Polizia di Biella ha avviato indagini.

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Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Pubblicato il 30/08/2011 alle 15:22 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:33

Italia-programmi.net continua a cercare di truffare gli italiani, malgrado l'intervento dell'Antitrust. Come avevamo anticipato a luglio (Italia-programmi.net sotto indagine perché truffa) l'AGCM ha avviato un'istruttoria per pratica commerciale scorretta a carico di Estesa Limited, proprietaria di italia-programmi.net. Al centro della questione il servizio omonimo che, sulla falsariga di Easydownload, promuove il dowloading gratuito di software (anche shareware) e poi a distanza di tempo richiede il pagamento di un abbonamento.  

Anche la fuga si fa dura

La questione sembrerebbe essere giunta a una svolta con la richiesta da parte dell'AGCM di sospensione di ogni attività "diretta a pubblicizzare su Google Adwords o su altri strumenti di pubblicità online, in via diretta o indirettamente tramite siti ponte, la fruizione gratuita di software scaricabili dal sito www.italia-programmi.net". Per di più il sito dovrebbe esplicitare meglio i termini di pagamento del suo servizio e sospendere ogni attività di sollecito pecuniaria nei confronti dei consumatori che si ritengono truffati. 

Il problema è che da quando anche l'Antitrust ha iniziato a interessarsi al caso nulla è cambiato. Pare che gli utenti truffati continuino a ricevere richieste di pagamento.

"Gentile Cliente, l'apertura di un'istruttoria da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei nostri confronti, non comporta la nullità del contratto di abbonamento biennale che lei ha sottoscritto. I nostri legali stanno fornendo tutta la documentazione richiesta dal Garante, e siamo certi che lo stesso accerterà che il nostro sito web adempie in modo esemplare agli obblighi legali di informazione, superando di molto i requisiti minimi di legge", si legge nella lettera recapitata.

"Le ricordiamo infine che, in caso di ulteriore ritardo nel pagamento, saremo costretti ad incaricare il nostro studio legale per il recupero del suo credito tramite azione giudiziale, e le ingenti spese derivanti da questa azione legale saranno totalmente a suo carico! Certi di aver chiarito la vicenda, ed invitandola all'adempimento contrattuale, porgiamo, distinti saluti. Il Team di Italia-Programmi".

Il pudore insomma sembrerebbe non mancare ai dritti di questa fantomatica società con sede nelle isole Seychelles. Fortunatamente la Polizia postale di Biella ha aperto un fascicolo sulla base delle segnalazioni dell'Antitrust e dei cittadini truffati.

"Secondo le denunce ricevute, digitando sul motore di ricerca il nome di un determinato programma accompagnato dalle parole gratuito, gratis o free, appariva come primo risultato il link www.italia.programmi.net. Selezionandolo, l'utente veniva indirizzato a un sito dove, sotto la dicitura scaricalo subito, era richiesto di fornire dati personali ai fini della registrazione. Una volta inseriti i propri dati il consumatore sottoscriveva, a sua insaputa, un contratto biennale con una società offshore con sede nelle Seychelles, che prevedeva la fornitura di software al costo annuale di 96 euro, da pagare anticipatamente", ha spiegato la Questura, stando a quanto riporta ADUC.

Gli inquirenti sono convinti che vi sia quindi un illecito commerciale non solo perché "in sostanza il consumatore era indotto a credere che si trattasse di un servizio gratuito" ma anche perché decorso il tempo del recesso, e a volte anche prima, "senza dare al consumatore alcuna conferma del perfezionamento del contratto, la società iniziava a sollecitare i pagamenti e minacciava di adire le vie legali in caso di mancata liquidazione, prospettando a carico del cliente ingenti costi aggiuntivi".

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