Lenovo Yoga Book: il convertibile rivoluzionario alla prova

La prova del convertibile rivoluzionario Yoga Book di Lenovo nella versione Windows. L'idea è innovativa, molte idee sono interessanti e pratiche, altre un po' meno.

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a cura di Sherri L. Smith

Lenovo Yoga Book

 

Una soluzione convertibile rivoluzionaria che propone una tastiera con feedback tattile, che si può usare come bloc notes per disegnare e prendere appunti. È interessante e curioso, ma ancora migliorabile.

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CONTRO: Digitare testi sulla tastiera Halo non è per niente facile; la stilo non funziona sullo schermo.

VERDETTO: lo Yoga Book è un convertibile che combina le funzioni di notebook, album da disegno e taccuino per gli appunti.

Questo è il vero (e unico) prodotto rivoluzionario annunciato nel 2016. Produrre un 2-in-1 con lo schermo che ruota o che si stacca dalla base non è più una novità; realizzare un prodotto con una tastiera con feedback tattile che si trasforma in un bloc notes o in un foglio da disegno sì. Quello che conta in questo caso è stata l'idea.

Partiamo dal prezzo: 499 euro per la versione Android e 599 euro per quella Windows. Certo, ci sono prodotti che costano molto meno in circolazione, ma non hanno uno schermo IPS Full HD e una tastiera con feedback tattile che all'occorrenza permette di prendere appunti o fare disegni a mano libera, usando la penna in dotazione. Non è un prodotto perfetto per tutti come vedremo, ma l'idea di partenza è buona, e non stentiamo a credere che nelle future versioni si riuscirà a fare un lavoro egregio partendo da questo comunque ben riuscito inizio.

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Andando per ordine, diamo un'occhiata alla configurazione: processore Intel Atom Cherry Trail x5-Z8550, 4 GB di memoria RAM e 64 GB di spazio di archiviazione interno. Lo schermo IPS ha una diagonale utile di 10,1 pollici, e oltre alla solita dotazione (Wi-Fi ac, webcam posteriore da 8 megapixel con autofocus e anteriore da 2 megapixel) è previsto anche un vano per una nano SIM abbinata al modem LTE, per poter navigare in Internet anche quando la rete Wi-Fi non è a portata di mano. Una peculiarità tipica dei prodotti business, che sale a bordo di una creazione espressamente indirizzata al pubblico di consumatori.

Il design è uno dei punti di pregio dello Yoga Book: lo chassis misura 256,6 x 9,6 x 170,8 mm, per un peso di 0,69 kg grazie all'impiego di una lega di magnesio e alluminio. Si tratta quindi di un prodotto sottile e leggero che si presta ad essere portato in giro nella borsetta o nello zaino, per averlo sempre a portata di mano.

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Ritroviamo poi alcuni degli elementi distintivi della gamma Yoga, come la cerniera che ricorda il cinturino di un orologio di alta moda, e la cui solidità e funzionalità è stata comprovata nel tempo. Nonostante le misure risicate poi apprezziamo la presenza di un connettore micro USB, dell'uscita video micro HDMI e del vano per le schede di memoria.

Lo schermo

Uno degli aspetti che abbiamo apprezzato maggiormente di questo prodotto è lo schermo, che ha riprodotto il 101 percento della gamma sRGB, una luminosità di 343 candele al metro quadro. L'unico valore non proprio apprezzabile è il DeltaE, ossia il margine di errore, che è pari a 5.2, quando lo zero è il valore ottimo e prodotti di competitor come Dell, Microsoft e Lenovo stessa stanno ben al di sotto dei tre punti.

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Tastiera e touchpad non saranno la passione dei dattilografi. Se siete abituati a digitare su una tastiera meccanica, o al massimo su una con tasti a isola dei notebook professionali, quella dello Yoga Book probabilmente non vi piacerà da impazzire. Usarla è come scrivere sulla tastiera virtuale dei tablet: non si ha il riferimento tattile di dove finisce un tasto e inizia quello successivo, quindi se provate a scrivere con 10 dita il risultato non sarà dei migliori, nonostante il feedback tattile che si ha alla pressione dei tasti sia intenso e chiaro. Per quello che abbiamo visto non è il supporto ideale per prendere appunti durante una riunione fiume.

È a questo punto che entra in gioco (e si rende utile) il Create Pad, che si può attivare al posto della tastiera e che diventa di fatto un blocco per gli appunti a mano libera. Si tratta fondamentalmente di un digitalizzatore Wacom, che converte in formato digitale le creazioni analogiche. Supporta fino a 2.048 livelli di sensibilità alla pressione, con un angolo di rilevazione di 100 gradi.

Da notare anche che la penna in dotazione può essere usata anche per scrivere sulla carta, perché lo stilo include una cartuccia di una vera penna a sfera. Per passare dalla penna virtuale a quella reale e viceversa basta agire sulla parte superiore del cappuccio per rimuovere la punta dello stilo e far scorrere in sede una delle tre punte a sfera. Una piccola comodità che potrete apprezzare se farete attenzione a non perdere il cappuccio della penna!

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Tornando all'impiego digitale di questo accessorio, abbiamo usato per lo più OneNote Mobile, che si avvia automaticamente quando viene attivata la modalità penna: ha fatto un ottimo lavoro e la sincronizzazione con l'account Onedrive è stata puntuale e precisa. Si può scrivere anche con altre app, quali Sticky Notes, Sketchpad e Screen Sketch. Il Windows Store ha poi un gran numero di programmi che supportano la scrittura a penna, tra cui Graphiter, Notebook Pro e Sketchable. Una stranezza da riportare è che non è prevista la possibilità di scrivere direttamente sullo schermo con lo stilo.

Le prestazioni

Per quanto concerne le prestazioni, con il benchmark sintetico Geekbench 3 lo Yoga ha totalizzato 3.412 punti, in linea con Surface 3 e altri concorrenti quali il Miix 310 di Lenovo e l'Inspiron 11 3000 di Dell. L'unità di archiviazione ha impiegato 2 minuti e 57 secondi a duplicare una cartella di file multimediali misti da 4,97 GB, che corrisponde a un transfer rate di 28,8 MB per secondo, un po' meno di Surface 3.

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Non aspettatevi grandi prestazioni nei giochi, considerato il chip grafico Intel HD 400 che ha inanellato 24.615 punti con 3DMark Ice Storm Unlimited. Va bene per dei casual game occasionali, non certo per giocare.

Quanto all'autonomia, Lenovo pubblica un valore dichiarato di 13 ore, ma con il nostro test di navigazione web via Wi-Fi con luminosità dello schermo a 100 candele lo Yoga Book è rimasto acceso per 9 ore e 35 minuti, che è comunque un ottimo risultato anche se inferiore alle aspettative. Non preoccupatevi infine per il calore: durante l'uso si superano difficilmente i 28 gradi.

Conclusioni

Lo Yoga Book è un convertibile futuristico con una linea ultrasottile e leggera e un Create Pad che dà la sensazione di usare una penna vera. La tastiera con feedback tattile rende un po' problematica la digitazione spedita con 10 dita e quindi l'uso tradizionale come notebook. Alla fine è un prodotto adatto come dispositivo secondario da usare principalmente per prendere appunti o disegnare a mano libera, fruire di contenuti web o navigare sui social.

Se invece cercate un prodotto da usare per lo più come notebook meglio puntare su alternative quali Surface 3 o l'Ideapad Miix 310, sempre di Lenovo.