Scegliere i migliori hard disk per NAS è oggi più che mai una decisione strategica per garantire una gestione dei dati sicura, stabile e duratura. Che si tratti di archiviare file personali, contenuti multimediali o dati aziendali critici, un sistema NAS (Network Attached Storage) consente di centralizzare e accedere ai file da qualsiasi dispositivo connesso alla rete locale o da remoto, trasformandosi in un hub perfetto per il backup automatico, la condivisione file e la creazione di un vero e proprio cloud domestico o professionale. Tuttavia, per ottenere prestazioni ottimali, è fondamentale dotarsi di hard disk progettati appositamente per NAS, capaci di sostenere carichi di lavoro intensi e continui, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
A differenza dei dischi rigidi tradizionali, i dischi per NAS sono ottimizzati per operare in ambienti multiutente e in configurazioni RAID, offrendo una maggiore affidabilità nel tempo, una migliorata resistenza al calore e tecnologie avanzate come la correzione degli errori, i sensori anti-vibrazione e firmware specifici che ottimizzano la gestione simultanea di più richieste di accesso. Tra i modelli più affidabili del 2025 si distinguono le serie WD Red Plus, Seagate IronWolf, Toshiba N300 e i nuovi Synology Plus Series, pensati per adattarsi sia a installazioni casalinghe che a soluzioni server più complesse, grazie anche all’introduzione di tecnologie di caching intelligente e monitoraggio predittivo della salute del disco.
In questa guida aggiornata ai migliori hard disk per NAS abbiamo selezionato le proposte più interessanti attualmente disponibili, considerando parametri chiave come capacità di archiviazione, prestazioni in lettura e scrittura, efficienza energetica, durabilità e rapporto qualità/prezzo. Che abbiate bisogno di un disco da 4TB per un NAS casalingo o di unità da 18TB per un ambiente professionale ad alta intensità, troverete in questa panoramica le soluzioni più valide per proteggere i vostri dati, ridurre i rischi di interruzione del servizio e costruire un'infrastruttura realmente scalabile e affidabile.
Con l'aggiornamento di ottobre 2025, abbiamo ricontrollato i link dei prodotti, così da indirizzarvi sempre alle migliori offerte sul mercato, oltre a migliorare la sezione FAQ.
Prodotti
Seagate BarraCuda
Il più economico
La serie BarraCuda è ideale per i PC tradizionali, rivelandosi come un'ottima scelta entry-level.
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Costo competitivo, Basso consumo energetico
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Garanzia limitata, Limiti di carichi di lavoro
Per il consumatore medio, l'inclusione della tecnologia CMR significa che si sta ottenendo un prodotto di qualità superiore rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un'unità entry-level. Questo fa sì che il disco BarraCuda da 1 TB (e 500 GB) diventi una scelta eccellente per chi desidera un dispositivo di archiviazione di qualità, ma senza spendere cifre esorbitanti. Segnaliamo che i modelli da 1 a 2TB sono a 7.200 rpm, mentre sui tagli da 4 a 8TB la velocità di rotazione scende a 5.400 rpm.
Western Digital Red Plus
Basso prezzo e alta capacità
Il modello Red Plus da 4 TB di Western Digital è un HDD ideale per chi cerca un disco NAS economico.
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Tecnologia CMR, Affidabilità, Silenziosità ed efficienza energetica
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Prestazioni limitate, Garanzia inferiore al modello Pro
In termini di prezzo, con un costo che si aggira intorno ai 120 euro, il Red Plus da 4 TB rappresenta una soluzione di archiviazione decisamente conveniente, soprattutto se si considera il rapporto qualità/capacità/prezzo.
Seagate IronWolf Pro
Ideale per le PMI
L'hard disk Seagate IronWolf Pro si distingue come il miglior HDD per NAS, offrendo prestazioni affidabili e resilienza 24/7 per sistemi multi-drive.
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Alta affidabilità e durata, Prestazioni elevate, Garanzia estesa
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Costo elevato, Rumorosità, Cosumo energetico
Il modello da 16 TB, nel formato da 3,5 pollici, supporta un carico di lavoro di 300 TB/anno e ha un consumo massimo di 7,6 W, di 5 W in idle e di 1 W in sospensione. I piatti girano a 7200 RPM (la rumorosità massima è di 32 dB), mentre la velocità di trasferimento dati arriva a 255 MB/s. Questo disco può essere sistemato in NAS fino a 24 bay (alloggiamenti).
Toshiba N300
Ideale per NAS da 1 a 8 bay
L'HDD Toshiba N300 da 8 TB è ideale per NAS da 1 a 8 bay, con buone prestazione e un'ottima durata.
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Affidabilità e durata, Prestazioni elevate, Ampia capacità di archiviazione
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Consumo energetico, Rumorosità
In termini di efficienza energetica, il Toshiba N300 è progettato per essere economico. Consuma solo 9,6 W quando è pienamente operativo, mentre in stato di inattività (o idle) il consumo scende a un modesto 5,2 W. Questo equilibrio tra prestazioni e efficienza energetica si traduce in risparmi a lungo termine.
La rumorosità è un altro aspetto cruciale quando si parla di hard disk, soprattutto in ambienti lavorativi. Con una rumorosità dichiarata di soli 30 dB, il Toshiba N300 è relativamente silenzioso, minimizzando le distrazioni nell'ambiente circostante.
Seagate IronWolf
Ideale per le piccole imprese
Seagate IronWolf da 12 TB è un disco rigido per NAS ideale per micro e piccole imprese, con tre anni di garanzia.
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Affidabilità e durata, Tecnologia CMR, Servizi aggiuntivi
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Rumore e consumo energetico, Cache inferiore ad altri modelli
Uno degli aspetti più allettanti del Seagate IronWolf è la sua elevata capacità di archiviazione. Proponendovi il modello da 12 TB, avrete a disposizione una vasta quantità di spazio, ideale per conservare una mole significativa di dati, da file documentali a materiali multimediali di grande dimensione. In termini di prestazioni, il Seagate IronWolf non delude. Con una velocità di trasferimento dati che può raggiungere i 210 MB/s, garantisce tempi di accesso rapidi e un'esperienza utente fluida, anche quando si accedono contemporaneamente a grandi volumi di dati.
Oltre alle prestazioni, anche l'efficienza energetica del Seagate IronWolf merita una menzione. Consuma al massimo 7,8 W durante le operazioni più intense, mentre in stato di idle (o inattivo) il consumo scende a 5 W. Ancora più impressionante è il suo consumo in modalità di sospensione, che è di soli 0,8 W. Questa efficienza energetica non solo consente di risparmiare sulle bollette elettriche, ma contribuisce anche a prolungare la vita dell'unità, poiché un minor consumo di energia significa generalmente minori temperature operative, e di conseguenza un'usura minore nel tempo.
Western Digital Gold
Tanto spazio e protezione
La serie Gold di Western Digital offre fino a 22TB di capacità, ideale per archiviare numerosi file.
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Alta capacità di archiviazione, Affidabilità e durabilità, Tecnologia OptiNAND e ArmorCache
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Prezzo elevato, Consumo energetico, Rumorosità
Ma la capacità di memorizzazione non è l'unico punto di forza di questi dispositivi. La serie Gold presenta una serie di caratteristiche innovative che la distinguono da altre soluzioni sul mercato. Un esempio è l'uso dell'elio all'interno dell'unità. Questo gas nobile, meno denso dell'aria, riduce l'attrito tra i componenti interni, offrendo diversi vantaggi. In primo luogo, aiuta a proteggere i delicati componenti interni dell'hard disk, come i piatti e le testine di lettura/scrittura, da eventuali danni o usura prematura. Questo significa che, anche quando l'unità opera a piena capacità, i rischi di danneggiamenti dovuti al calore o all'attrito sono minimizzati.
Inoltre, grazie all'impiego dell'elio, si registra anche una riduzione del consumo energetico e, di conseguenza, una generazione di calore inferiore rispetto ad altre unità tradizionali. Questo non solo contribuisce a prolungare la vita utile del dispositivo, ma può anche tradursi in risparmi energetici per l'azienda.
Come scegliere un hard disk per NAS?
La scelta del miglior hard disk per NAS non può essere lasciata al caso. Un'unità inadatta potrebbe compromettere la stabilità dell’intero sistema, riducendone l'affidabilità nel tempo. Per questo motivo, è essenziale considerare alcuni parametri chiave. Il primo è l’affidabilità operativa: un buon disco per NAS deve essere certificato per l’uso continuativo (24/7) e avere un elevato valore di MTBF (Mean Time Between Failures), a garanzia di una lunga durata.
Anche la capacità di archiviazione gioca un ruolo fondamentale. Scegliete un taglio adeguato non solo all’uso attuale, ma anche in ottica futura, così da evitare aggiornamenti frequenti. Non va trascurata neppure la velocità di trasferimento dati, influenzata sia dalla tecnologia del disco (HDD o SSD) che dall’interfaccia, tipicamente SATA III.
In sistemi multi-bay, è importante considerare anche la resistenza alle vibrazioni, che può incidere sulla longevità del disco e sull’integrità dei dati. Infine, accertatevi della piena compatibilità con il vostro NAS, consultando le liste di supporto ufficiali del produttore. Scegliere il disco giusto significa garantirsi un'esperienza stabile, efficiente e sicura.
Quali tecnologie utilizza un hard disk per NAS?
Nel mondo degli hard disk per NAS, la tecnologia di registrazione dei dati rappresenta un elemento spesso sottovalutato, ma determinante per le performance a lungo termine. Le due tecnologie principali sono SMR (Shingled Magnetic Recording) e CMR (Conventional Magnetic Recording).
L’SMR permette di archiviare più dati grazie alla sovrapposizione delle tracce, ma presenta limiti critici in fase di scrittura intensiva. Nei NAS, dove i dati vengono scritti e riscritti frequentemente, l’SMR può causare notevoli rallentamenti e problemi di compatibilità, riducendo le prestazioni del sistema e aumentando il rischio di errori.
La tecnologia CMR, invece, garantisce scritture più rapide e affidabili, ed è quindi la scelta ideale per configurazioni NAS. Tutti gli hard disk consigliati in questa guida utilizzano CMR o PMR, proprio per offrire il massimo delle prestazioni.
Se decidete di acquistare un disco da altre fonti, verificate con attenzione che non sia basato su SMR. Un errore in questa fase potrebbe compromettere l’efficienza dell’intero sistema NAS.
È meglio usare hard disk HDD o SSD in un NAS?
Nel valutare quali siano i migliori dischi per NAS, una delle decisioni più importanti riguarda la scelta tra HDD (Hard Disk Drive) e SSD (Solid State Drive). Gli HDD per NAS rappresentano la scelta più diffusa grazie al loro ottimo rapporto capacità/prezzo e alla maggiore disponibilità di tagli elevati, che li rende ideali per l’archiviazione di grandi quantità di dati, come backup, video e librerie multimediali.
Gli SSD per NAS, d’altra parte, offrono prestazioni di gran lunga superiori in termini di velocità di lettura e scrittura, tempi di accesso ridotti e minore rumorosità. Sono particolarmente indicati in contesti dove è necessaria una responsività immediata, come server per virtualizzazione, ambienti di lavoro collaborativi ad alta intensità di accesso o NAS dedicati alla modifica di file multimediali in tempo reale.
Tuttavia, gli SSD presentano costi più elevati a parità di capacità, e una vita utile legata ai cicli di scrittura che li rende meno adatti a scenari con scritture pesanti e continuative, a meno di optare per modelli enterprise. Una soluzione sempre più adottata è l’uso ibrido: combinare SSD come cache e HDD per lo storage di massa, così da ottenere il massimo delle prestazioni e dell’efficienza a un costo sostenibile.
In definitiva, la scelta dipende dal tipo di utilizzo previsto per il NAS. Se l'obiettivo è archiviazione su larga scala, backup o streaming, gli HDD restano la scelta più conveniente. Se invece il focus è sulla velocità operativa e sull’accesso simultaneo da più utenti o software, un SSD (o una cache SSD) può fare la differenza. In ogni caso, è fondamentale che le unità scelte siano certificate per uso NAS, indipendentemente dalla tecnologia.
Cosa significa RAID?
Il termine RAID (Redundant Array of Independent Disks) indica una tecnologia che permette di combinare più dischi rigidi in un’unica unità logica, allo scopo di migliorare l'affidabilità, la velocità e la protezione dei dati.
Esistono diversi livelli di RAID (0, 1, 5, 10 ecc.), ciascuno con specifiche funzionalità: alcuni duplicano i dati per garantire ridondanza, altri distribuiscono i file per aumentare la velocità di accesso. Nei sistemi NAS, questa tecnologia è ampiamente utilizzata per evitare la perdita dei dati in caso di guasti hardware.
Quando si sceglie un disco per NAS, è importante optare per modelli ottimizzati per RAID, dotati di funzionalità come l’Error Recovery Control, che evita blocchi e rallentamenti nelle ricostruzioni dell’array. Investire in dischi compatibili con RAID significa costruire una struttura di archiviazione più resiliente ed efficiente, ideale sia per uso domestico che aziendale.
Qual è la capienza ideale?
Determinare la capacità di storage ideale per un NAS dipende dalle vostre reali esigenze. Un disco con capacità insufficiente vi costringerà presto a investire in nuovi upgrade, mentre uno eccessivamente capiente potrebbe risultare un costo inutile, soprattutto in ambito domestico.
Gli hard disk per NAS sono disponibili in vari tagli, da 500 GB fino a oltre 18 TB. Per un utilizzo domestico o multimediale (film, foto, musica), un disco da 4 TB o 6 TB può offrire un buon equilibrio. Per usi professionali o per chi desidera ospitare un server multimediale o gestire backup aziendali, è consigliabile puntare su unità da 10 TB o superiori.
Ricordate che lo spazio disponibile può essere influenzato anche dalla configurazione RAID, quindi è importante prevedere un margine di espansione per non trovarsi con lo storage pieno nel giro di pochi mesi.
Meglio più dischi piccoli o meno dischi capienti?
Una delle domande più comuni nella configurazione di un NAS è: conviene usare più hard disk di piccola capacità o pochi dischi di grande capacità? La risposta dipende da cosa privilegiate tra ridondanza, sicurezza o semplicità di gestione.
Utilizzare più dischi permette di attivare configurazioni RAID più complesse e sicure, come il RAID 5 o RAID 10, che offrono maggiore protezione dei dati e spesso migliori prestazioni in lettura/scrittura. Al contrario, dischi singoli più capienti possono ridurre ingombro, calore ed energia consumata, rendendo il sistema più semplice da gestire.
Chi punta su affidabilità e sicurezza dei dati dovrebbe preferire più unità, mentre chi cerca efficienza e praticità può optare per dischi di grande capacità. La scelta va fatta in base all’utilizzo reale e alla frequenza con cui si eseguono backup o operazioni critiche.
Quanto è rumoroso un hard disk per NAS?
Il livello di rumorosità di un hard disk per NAS è un fattore da non sottovalutare, specialmente se il dispositivo è collocato in ambienti sensibili al rumore, come uffici o abitazioni. Alcuni dischi rigidi, in particolare i modelli ad alte prestazioni, possono generare suoni percepibili durante le fasi di lettura o scrittura.
I produttori di dischi per NAS implementano tecnologie di riduzione del rumore e delle vibrazioni, fondamentali nei sistemi multi-bay. L’attenuazione delle vibrazioni non solo riduce il rumore percepito, ma aumenta anche la stabilità e la longevità delle unità.
Se la silenziosità è una priorità per voi, optate per dischi ottimizzati per un funzionamento silenzioso, e verificate sempre le specifiche tecniche relative al rumore espresse in dB(A).
Quanto consuma un hard disk per NAS?
Il consumo energetico è un aspetto spesso trascurato, ma importante nella scelta di un hard disk per NAS. Questi dispositivi sono progettati per rimanere accesi h24, 365 giorni all’anno, e anche una differenza di pochi watt può avere un impatto nel lungo periodo.
In media, un disco per NAS consuma tra i 4 e i 9 watt durante il normale utilizzo, con picchi leggermente superiori in fase di avvio o scrittura intensiva. Sebbene il consumo singolo sembri modesto, moltiplicandolo per più dischi e giorni all’anno, i costi possono aumentare sensibilmente.
Per minimizzare l’impatto sulla bolletta, scegliete dischi a basso consumo certificati per ambienti NAS, in grado di garantire un buon compromesso tra efficienza energetica e prestazioni.
Quanto influisce la temperatura sul rendimento di un hard disk per NAS?
La temperatura di esercizio di un hard disk per NAS è un fattore cruciale per preservarne le prestazioni e la longevità. Un disco che opera costantemente a valori troppo elevati rischia di subire un degrado accelerato dei componenti interni, con un aumento della probabilità di errori di lettura e scrittura. Al contrario, temperature eccessivamente basse possono influire negativamente sulla lubrificazione meccanica e sulla stabilità operativa.
I produttori indicano sempre un range termico ottimale, generalmente compreso tra i 5°C e i 60°C, ma in un ambiente NAS multi-bay è importante mantenere valori stabili nella fascia intermedia (30-40°C) per ridurre lo stress termico sui piatti magnetici e sulla testina. Un raffreddamento adeguato del NAS, ottenuto tramite ventole efficienti e un flusso d’aria ben studiato, è essenziale per prevenire il surriscaldamento, soprattutto in estate o in ambienti poco ventilati.
Oltre alla protezione fisica, una corretta gestione della temperatura contribuisce a mantenere prestazioni costanti nel tempo, evitando cali di velocità dovuti a meccanismi di thermal throttling. Monitorare regolarmente le temperature con gli strumenti di diagnostica integrati nel NAS o tramite software specifici consente di intervenire tempestivamente in caso di anomalie, garantendo un funzionamento affidabile e prolungato dell’unità.
Come monitorare lo stato di salute di un hard disk per NAS?
Un aspetto spesso trascurato, ma cruciale nella gestione dei migliori hard disk per NAS, è il monitoraggio proattivo dello stato di salute. Poiché questi dispositivi lavorano 24/7, anche un piccolo malfunzionamento può trasformarsi in una perdita di dati significativa se non rilevato in tempo.
I sistemi NAS moderni offrono strumenti integrati di diagnostica S.M.A.R.T. (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology), che consentono di controllare parametri vitali come la temperatura operativa, i settori riallocati, le ore di funzionamento e gli errori di lettura. Attraverso questi dati è possibile individuare in anticipo segnali di degrado, pianificando una sostituzione prima del guasto effettivo.
Oltre a S.M.A.R.T., molte piattaforme NAS dispongono di avvisi automatici via e-mail o app mobile, che notificano anomalie in tempo reale, facilitando una gestione più rapida ed efficace. È buona prassi eseguire controlli periodici, anche manuali, per confermare lo stato del disco e verificare eventuali variazioni nei valori critici.
Un monitoraggio regolare non solo riduce i rischi di downtime imprevisti, ma contribuisce a prolungare la vita utile delle unità e a preservare l’affidabilità complessiva dell’infrastruttura di archiviazione. In definitiva, dedicare attenzione alla manutenzione predittiva è un investimento che tutela i dati e assicura prestazioni costanti nel tempo.
Come proteggere l’integrità dei dati nel tempo?
Nel contesto dei NAS moderni, la semplice ridondanza offerta da configurazioni RAID non basta a garantire la sicurezza dei dati nel lungo periodo. Gli hard disk per NAS sono esposti a rischi di bit rot (corruzione silenziosa dei dati), errori di scrittura e degrado magnetico, fenomeni che possono compromettere l’affidabilità delle informazioni archiviate anche in assenza di guasti hardware evidenti.
Per contrastare questi rischi, è importante scegliere unità e sistemi NAS che supportino funzioni di controllo dell’integrità come la verifica periodica dei checksum, la correzione automatica degli errori (ECC) e il file system con protezione dei dati (ad esempio, sistemi basati su Btrfs o ZFS). Queste tecnologie eseguono una costante analisi dei blocchi di dati e correggono automaticamente le incongruenze, preservando la coerenza e l’affidabilità dell’archiviazione.
Un altro elemento essenziale è l’esecuzione regolare di scrubbing programmato, ossia una scansione completa dei dischi per individuare e correggere eventuali settori danneggiati o inconsistenze logiche. Questa operazione, combinata con un backup differenziale o incrementale, riduce drasticamente il rischio di perdita o corruzione dei dati nel lungo periodo.
Infine, la qualità dell’alimentazione e la stabilità elettrica giocano un ruolo spesso sottovalutato nella protezione dei dischi. L’utilizzo di un UPS (gruppo di continuità) e di alimentatori certificati contribuisce a prevenire danni causati da sbalzi di tensione o interruzioni improvvise, preservando così l’integrità complessiva del sistema NAS.
Serve usare dischi identici per il RAID?
L’uso di dischi identici in un array RAID non è obbligatorio, ma è fortemente raccomandato. Configurazioni con dischi uguali (in capacità, interfaccia, cache e velocità) assicurano prestazioni uniformi e riducono il rischio di colli di bottiglia o incompatibilità.
Se si utilizzano dischi con capacità differenti, il sistema RAID si adatterà alla dimensione del disco più piccolo, limitando lo spazio disponibile. In caso di dischi con velocità o tecnologie diverse, è possibile che l’intero array sia penalizzato in termini di prestazioni.
Tuttavia, grazie a soluzioni flessibili come il Synology Hybrid RAID, è possibile combinare dischi diversi senza sprechi eccessivi, rendendo l’upgrade progressivo dell’archiviazione più accessibile anche in ambito domestico o PMI.
Quali garanzie vengono offerte?
La garanzia fornita dal produttore è un indicatore fondamentale della qualità e dell’affidabilità di un hard disk per NAS. Tutti i modelli selezionati nella nostra guida offrono una copertura minima di 3 anni, mentre le versioni professionali, come i Seagate IronWolf Pro, arrivano fino a 5 anni di garanzia.
Oltre alla durata, è importante valutare i servizi aggiuntivi offerti, come il Rescue Data Recovery di Seagate, che include il recupero professionale dei dati in caso di guasti. Questi servizi possono rappresentare un grande valore aggiunto, soprattutto per chi archivia dati critici.
Scegliere un disco con una garanzia estesa e supporto affidabile significa acquistare con maggiore tranquillità, sapendo di poter contare sull’assistenza anche in caso di problemi.
Gli hard disk per NAS costano di più?
Sì, in media gli hard disk per NAS sono più costosi rispetto a quelli standard per PC. Tuttavia, il prezzo più elevato è giustificato da caratteristiche tecniche superiori, come la capacità di funzionamento continuo, la resistenza alle vibrazioni, il supporto RAID e un MTBF più alto.
Si tratta di un investimento pensato per chi ha esigenze di archiviazione affidabile e a lungo termine, sia in ambito domestico che professionale. In quest’ottica, la maggiore spesa iniziale viene ripagata da una maggiore stabilità operativa, minori rischi di guasto e costi ridotti sul lungo periodo.
Quando cambiare un hard disk nel NAS?
Anche i migliori hard disk per NAS hanno una durata limitata. In genere, un disco progettato per uso 24/7 va sostituito dopo 3-5 anni di utilizzo continuo. Tuttavia, è importante monitorare regolarmente lo stato di salute dell’unità con strumenti come S.M.A.R.T., CrystalDiskInfo o smartmontools.
Segnali come errori frequenti, settori danneggiati o rumori anomali (clic, ronzii) indicano che il disco sta raggiungendo la fine del suo ciclo vitale. In questi casi, agire in anticipo con un backup e una sostituzione tempestiva è essenziale per evitare perdite di dati. Un controllo periodico dello stato dei dischi consente di prevenire i guasti e mantenere il sistema NAS in condizioni ottimali.
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Qual è il più silenzioso e affidabile per un NAS?"
Per un NAS silenzioso e affidabile, ti consiglio i seguenti hard disk:
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Seagate IronWolf: Con una rumorosità di 32 dB e un'ottima efficienza energetica, è ideale per micro e piccole imprese, garantendo una capacità di archiviazione elevata.
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Seagate IronWolf Pro: Progettato per funzionare 24/7, offre elevate prestazioni e un'ottima affidabilità in ambienti multi-drive.
Questi hard disk sono tra le scelte migliori per chi cerca silenziosità e affidabilità nel contesto di un NAS.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
Ti consigliamo di usare il bot AI per avere risposte aggiornate o di far riferimento alla guida. -
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Qual è l'hard disk più affidabile per archiviazione a lungo termine?
Per l'archiviazione a lungo termine, ti consiglio i seguenti hard disk:
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Western Digital Blue - Questo modello è conosciuto per la sua affidabilità e versatilità, perfetto per utilizzi desktop e soluzioni di archiviazione esterne, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
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Seagate IronWolf Pro - Progettato per funzionare continuamente in ambienti multi-drive, è ideale per piccole e medie imprese, garantendo alta capacità e un buon supporto per il recupero dati.
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Seagate Exos X20 - Ottimo per le aziende e i data center, offre alta capacità di archiviazione e prestazioni costanti, con un valore MTBF impressionante di 2,5 milioni di ore.
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Toshiba N300 - Adatto per soluzioni NAS, combina prestazioni elevate e affabilità, ottimale per chi ha bisogno di gestire grandi volumi di dati.
Questi hard disk sono progettati per garantire una lunga durata e una buona protezione dei dati nel tempo.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
Ti consigliamo di usare il bot AI per avere risposte aggiornate o di far riferimento alla guida. -
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Quali hard disk sono raccomandati per il backup dei dati?
Ecco alcuni hard disk raccomandati per il backup dei dati:
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WD My Passport - Un'ottima soluzione portatile, arriva fino a 5 TB di capacità e offre crittografia hardware AES a 256 bit per garantire la sicurezza dei tuoi dati.
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WD My Book Duo - Questo modello da desktop è dotato di configurazione RAID per massimizzare la sicurezza dei dati e offre un'elevata capacità di archiviazione perfetta per backup e collezioni multimediali.
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Seagate IronWolf Pro - Ideale per le piccole e medie imprese, progettato per funzionare in ambienti multi-drive, garantisce alta capacità di carico di lavoro e prestazioni costanti.
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Toshiba N300 - Ottimo per NAS, offre una buona capacità di storage e prestazioni elevate, rendendolo ideale per il backup di grandi quantità di dati.
Questi dispositivi offrono una combinazione di capacità, sicurezza e affidabilità, rendendoli scelte eccellenti per i tuoi backup.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
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