Apple accusata da Google di "bullizzare" gli utenti Android attraverso iMessage

Apple si sarebbe resa complice dei fenomeni di bullismo tra gli adolescenti americani che discriminerebbero gli utenti Android.

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a cura di Rossella Pastore

Google ha accusato Apple di "bullizzare" gli utenti Android attraverso l'app iMessage ("Messaggi" in italiano). I messaggi inviati dai dispositivi Android vengono contrassegnati in maniera diversa rispetto ai messaggi inviati da iPhone: i primi, infatti, sono di colore verde, mentre i secondi sono di colore blu. Inoltre, in cima alla chat compare chiaramente la scritta "SMS"/"iMessage" a seconda del servizio utilizzato, e per iMessage sono disponibili ulteriori dettagli sullo "status" del messaggio come "Letto" o "Consegnato".

Queste differenze avrebbero alimentato fenomeni di bullismo tra gli adolescenti americani, portati a discriminare chi compare nelle chat con una "bolla verde" piuttosto che con una "bolla blu". Il fenomeno è stato denunciato in primis dal Senior Vice President di Android Hiroshi Lockheimer, che su Twitter ha scritto: "Il blocco iMessage di Apple è una strategia documentata. Usare la pressione dei pari e il bullismo come un modo per vendere prodotti è ingiusto per un'azienda che ha umanità ed equità come parti fondamentali del suo marketing. Oggi esistono standard esistono per risolvere questo problema".

Il commento di Lockheimer arriva in reazione a un articolo del Wall Street Journal in cui si rileva il predominio dell'iPhone tra gli adolescenti; in generale, gli utenti Android più giovani avvertirebbero una certa pressione sociale nell'essere in qualche modo "bollati" nel momento in cui inviano un SMS. Effettivamente, la piattaforma di messaggistica di Apple offre agli utenti Android un'esperienza scadente, ricorrendo agli SMS arcaici anziché allo standard RCS.

Lo standard RCS renderebbe possibile la condivisione di contenuti multimediali di qualità superiore, oltre all'integrazione delle conferme di lettura, dell'indicatore di digitazione, delle funzionalità di localizzazione, delle funzionalità VoIP, delle videochiamate e di tanto altro ancora.

Aspettiamo di vedere come (e se) Apple interverrà per risolvere questo problema.

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