Immagine di Engo 2, gli occhiali smart per corsa e bicicletta | Test e recensione
Smartphone

Engo 2, gli occhiali smart per corsa e bicicletta | Test e recensione

Gli Engo 2 integrano un piccolo proiettore micro LED in grado di visualizzare nel vostro campo visivo varie informazioni.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Engo 2 sono un paio di occhiali sportivi, dedicati principalmente a chi corre, a piedi o in bicicletta, che integrano un piccolo proiettore micro LED in grado di visualizzare nel vostro campo visivo varie informazioni, come la velocità o la distanza.

L’obiettivo di questi occhiali è permettervi di avere tutte le informazioni sempre a portata di mano, senza quindi distrazioni come nel caso di smartwatch/fitness watch.

Come sono fatti

Esteticamente sono identici a un paio di occhiali sportivi, con una montatura leggera e una lente allungata, a specchio, in grado di proteggervi da sole e vento. Basta tuttavia indossarli per capire che hanno qualcosa in più, infatti tutta l’elettronica e lo schermo a proiezione sono posizionati sul supporto del naso.

Un piccolo tasto, nella parte superiore e centrale della montatura permette l’accensione, mentre un sensore laterale consente di individuare dei gesti che serviranno essenzialmente per cambiare schermata e quindi le informazioni visualizzate.

Come si usano

Da soli questi occhiali smart non fanno molto, infatti hanno bisogno di un’applicazione presente sullo smartphone (compatibile iPhone e Android, si chiama ActiveLook) che invia le informazioni al piccolo proiettore.

L’abbinamento è tramite il Bluetooth, quindi non è differente rispetto a qualsiasi altro accessorio. Dopo aver avviato l’applicazione potrete indossare gli occhiali e vedere, nel vostro campo visivo, le informazioni mostrate a schermo.

Prima dell’uso dovrete selezionare il tipo di sport in maniera tale che le informazioni mostrate possano essere visualizzate con una differente priorità. Potrete scegliere tra corsa a piedi o corsa in bicicletta.

Quali informazioni mostrano

Mostrano varie informazioni come il tempo di allenamento, la velocità, la distanza o l’elevazione, e anche il battito cardiaco, a patto che il vostro smartphone conosca questa informazione, tramite uno smartwatch, ad esempio.

Autonomia

L’autonomia è di almeno una decina di ore, quindi sono sicuramente più che sufficienti per tutte le tipologie di allenamento o anche gare sulla lunga distanza.

La nostra esperienza

Le dimensioni degli Engo 2 sono quelle standard di molti occhiali per sport, quindi si adatteranno alla maggior parte delle persone. Sconsigliati unicamente a coloro che hanno una testa molto piccola e si trovano male con la maggior parte degli occhiali sportivi.

Appena indossati abbiamo subito avuto una cattiva impressione, il motivo è che tutta l’elettronica è posizionata vicino al supporto del naso, di conseguenza percepirete una pressione superiore in questa zona e, soprattutto, avrete costantemente la sensazione di qualcosa di ingombrante davanti agli occhi.

Appena accesi l’immagine proiettata davanti a noi, cioè le informazioni numeriche sulle statistiche di movimento, ci sono apparse sfocate. È possibile regolare la posizione della zona di proiezione, ma questo non la rende più o meno nitida. Dovrete posizionare bene gli occhiali per vedere i caratteri in maniera nitida e cioè non è semplice, soprattutto considerando che il supporto del naso è più ingombrante e non deformabile.

In poche parole, molto dipende dalla forma della vostra faccia e del vostro naso. Noi ci siamo adattati dopo un po’ di minuti d’uso ritenendo “accettabile” il comfort d’uso e la nitidezza del testo. Non è stato ottimale, ma nemmeno tale da renderli inutilizzabili. Non escludiamo, tuttavia, che alcuni possano trovarsi molto male. Inoltre non sono mai stati molto fermi sul viso e durante le sessioni di allenamento eravamo costretti a sistemarli meglio.

Comfort a parte, l’esperienza iniziale del correre con un piccolo schermo davanti agli occhi è stata un po’ disorientante. L’ingombro nella zona del naso (che occlude leggermente il campo visivo) assieme alle immagini proiettate non ci ha entusiasmato, ma è tutta una questione di abitudine. Dopo mezz’ora di corsa abbiamo adattato la nostra vista e “accettato” questa presenza estranea, senza che potesse inficiare sui nostri movimenti.

Il sensore in grado di rilevare le gesture permette di cambiare il modo in cui vengono proposti i dati e permette anche di spegnere lo schermo. Potreste quindi volere richiamare le informazioni di tanto in tanto con un gesto, anziché muovervi costantemente con i numeri davanti agli occhi.

Verdetto

Engo 2 non sono un prodotto per tutti. Se siete corridori o ciclisti amatoriali, non ve li consigliamo, probabilmente percepirete maggiormente i difetti anziché i benefici. Se invece prendete seriamente questi sport, allora vi torneranno utili, soprattutto in situazione di massimo agonismo dove vorrete avere alcune informazioni ma non vorrete distrarvi nell’interagire con uno smartwatch al polso.

In ogni caso l’ergonomia potrebbe essere un problema, quindi dipende molto anche dalla conformazione del vostro viso, dalla dimensione, forma e anche dal tipo di naso che avete. Non possiamo dirvi se vedrete bene lo schermo e se li riterrete comodi. Nel nostro caso non siamo rimasti totalmente soddisfatti.

Insomma, è un gadget interessante, ma che ha ancora moltissimo spazio di miglioramento.

Voto Recensione di Engo 2



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Molto affascinante

  • Autonomia

  • Rilevamento di gesture

Contro

  • Ergonomia (dipende molto dalla forma del viso e del naso)

  • Poca personalizzazione per le informazioni mostrate

  • Utili solo ai più appassionati

Commento

Informazioni sul prodotto

Immagine di Engo 2