Facebook: condivisi i dati degli utenti con gli sviluppatori, di nuovo

Facebook ha dichiarato che circa 5.000 sviluppatori sono stati in grado di accedere ai dati degli utenti considerati inattivi.

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a cura di Lucia Massaro

Ci risiamo. Facebook ha dichiarato che circa 5.000 sviluppatori sono stati in grado di accedere ai dati degli utenti considerati inattivi. Secondo le linee guida del popolare social network, le app non dovrebbero più avere accesso alle informazioni degli utenti dopo che questi non hanno utilizzato il servizio per più di 90 giorni. Una misura introdotta nel 2018, in seguito allo scandalo Cambridge Analytica che ha fortemente minato la fiducia nei confronti della compagnia di Mark Zuckerberg.

Di recente, però, migliaia di app hanno continuato a ricevere i dati delle persone che avevano in precedenza prestato il proprio consenso, ma che risultavano inattive. Facebook non ha rivelato per quanto tempo il fenomeno si è verificato né tanto meno quanti utenti sono stati interessati e quali dati precisamente sono stati condivisi.

Tuttavia, la società ha dichiarato che le informazioni condivise sarebbero solamente quelle autorizzate dall’utente nel momento in cui è stato effettuato l’accesso a un’app tramite Facebook. Il problema – dichiara il colosso di Menlo Park – è stato immediatamente risolto. Attualmente, dunque, non dovrebbero più esserci fughe di informazioni.

Insomma, una nuova falla nel sistema Facebook. Un sistema che – come già detto - ha perso la fiducia degli utenti dopo Cambridge Analytica e altri problemi relativi alla privacy e la sicurezza.

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