Huawei, vietato l'utilizzo dei lettori micro-SD sui futuri smartphone

La SD-Association ha rimosso Huawei dalla lista dei produttori autorizzati all'utilizzo dello standard SD. L'azienda non potrà integrare i lettori micro-SD sui prossimi smartphone.

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a cura di Saverio Alloggio

Il caso Huawei sembra essere lontano dalla risoluzione. L'azienda cinese è stata infatti rimossa dalla SD Association dalla lista dei produttori autorizzati all'utilizzo dello standard SD. La prima conseguenza diretta sarà quella dell'impossibilità, per il gigante di Shenzen, di integrare lettori micro-SD sui prossimi smartphone. L'ennesima limitazione dunque scaturita dall'ordine esecutivo firmato da Donald Trump circa due settimane fa.

Nessun problema comunque per gli smartphone Huawei già in commercio che integrano un lettore micro-SD: quest'ultimo infatti continuerà regolarmente a funzionare e a leggere le schedine di espansione. Per quanto riguarda invece i dispositivi futuri, non è escluso che l'azienda cinese, alla luce della decisione della SD Association, possa integrare in tutte le fasce di prezzo lo standard proprietario NM (Nano Memory), visto sui recenti P30 e P30 Pro.

In ogni caso, Huawei dovrà fronteggiare anche questa limitazione, che si aggiunge alla sospensione della collaborazione con aziende come Google (che ha coinvolto la licenza di Android), ARM e Toshiba, solo per citarne alcune. Tra l'altro, l'azienda cinese è stata anche temporaneamente sospesa dalla Wi-Fi Alliance, ovvero l'organizzazione che riunisce le aziende che collaborano allo sviluppo congiunto della tecnologia wireless.

Da questo punto di vista però, occorre sottolineare come la sospensione temporanea imposta dalla Wi-Fi Alliance non impedirà a Huawei di implementare il Wi-Fi sui prossimi smartphone. Situazione differente invece per la JEDEC, associazione per la standardizzazione dei semiconduttori che, tra gli oltre 300 membri, annovera aziende del calibro di Qualcomm, Samsung e TSMC.

In questo caso è stata la stessa Huawei a chiedere l'interruzione temporanea della collaborazione con JEDEC, in attesa di sviluppi nella situazione con il Governo degli Stati Uniti. Una situazione complessa insomma che, come abbiamo già avuto modo di analizzare, tocca inevitabilmente dei temi che esulano dal discorso strettamente legato alla tecnologia. Staremo a vedere quello che accadrà nei prossimi giorni.

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