I MacBook con Apple Silicon saranno più costosi?

Secondo l'analista Kuo, il passaggio da Intel ad Apple Silicon avrà un costo per il colosso di Cupertino a causa dei cambiamenti di progettazione. Un costo che potrebbe ricadere sul consumatore finale.

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a cura di Lucia Massaro

Il passaggio per i MacBook dai processori Intel a quelli proprietari Apple Silicon avrà un costo. A sostenerlo è Ming-Chi Kuo, analista sempre molto attento a ciò che succede in quel di Cupertino. In una nuova nota rilasciata agli investitori (e vista da AppleInsider), l’analista ha reso note le proprie previsioni circa questo nuovo cambiamento epocale.

Per Kuo, la transizione comporterà un aumento del prezzo per unità per Apple che dovrà sostenere costi aggiuntivi derivati sia dalle nuove attività di progettazione che dalle spese sostenute dai fornitori. Non è chiaro se l’aumento del costo verrà in qualche modo assorbito dal colosso californiano o se verrà spostato verso i consumatori con il conseguente aumento dei prezzi di vendita dei futuri MacBook. Difficile dirlo. Sarà necessario attendere i primi modelli per capire l’impatto economico sull’utente finale della scelta fatta da Apple.

Nella stessa nota, l’analista ha rivisto al rialzo le proprie stime per le spedizioni di MacBook. Per il 2020, sono state fissate ora a 16-16.5 milioni unità con una crescita su base annua del 15%. A contribuire a questo risultato ci sarebbe l’aumento della domanda per i MacBook Air. Anche la nuova Magic Keyboard per iPad Pro (la prima con trackpad) avrebbe battuto le stime portando la domanda ad aumentare del 10-20%. Insomma, a quanto pare, le cose in casa Apple sembrano andare bene.

I primi MacBook basati su Apple Silicon potrebbero arrivare già entro la fine dell’anno con l’abbandono definitivo delle soluzioni Intel che non avverrà prima di due anni.

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