Recensione Sony Xperia XZ3: display meraviglioso, ergonomia da rivedere

Recensione Sony Xperia XZ3, smartphone Android top di gamma basato sul SoC Snapdragon 845 di Qualcomm accoppiato a 4 Gigabyte di RAM. In Italia viene venduto a 799 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

Xperia XZ3 è il nuovo smartphone Android di fascia alta targato Sony. Si posiziona a 799 euro, una cifra elevata ma comunque contenuta rispetto ai diretti concorrenti, in buona parta venduti a oltre 1.000 euro. Incarna perfettamente la filosofia dell'azienda giapponese, che ha scelto di proseguire sulla propria strada in termini di design e funzionalità, introducendo però alcune novità per andare incontro alle tendenze del momento.

Ecco dunque un'importante riduzione delle cornici rispetto a Xperia XZ2, senza però abbracciare il notch, la "tacca" che ormai caratterizza buona parte degli smartphone. Accantonata anche la tecnologia LCD per il display - con la quale comunque Sony aveva ottenuto una resa eccellente - a favore di quella OLED, per la prima volta utilizzata dall'azienda giapponese, nel settore dei dispositivi mobili, in questo XZ3.

Scelte che, di fatto, rappresentano i veri tratti distintivi - in positivo e in negativo - del nuovo top di gamma: da una parte il display, come vedremo, ha una resa eccezionale; dall'altra il design con cornici ridotte e bordi arrotondati, unitamente all'utilizzo del vetro per la scocca, rendono XZ3 davvero poco ergonomico, nonostante esteticamente sia di assoluto impatto.

Display e maneggevolezza, due facce della stessa medaglia

C'è davvero poco da dire sullo schermo di questo Xperia XZ3. È semplicemente meraviglioso, un pannello da 6 pollici con risoluzione 1.440 x 2.880 realizzato direttamente da Sony. La tecnologia scelta è quella P-OLED, già vista in dispositivi come LG V30 e il più recente Google Pixel 3 XL. Si vede perfettamente da qualsiasi angolazione, nessun problema nella visibilità all'aperto, ottima luminosità e contrasti di primissimo livello.

Come già accaduto in Xperia XZ2, l'azienda giapponese ha integrato nel display delle tecnologie mutuate direttamente dalla propria gamma di televisori. Tra queste, spiccano certamente quelle denominate Triluminus e X-Reality, che intervengono soprattutto su gamma cromatica e dettagli. Non manca il support all'HDR, con XZ3 che è stato inserito nelle ristrette liste di YouTube e Netflix come uno dei migliori smartphone per usufruire dei contenuti di questi servizi.

Molto comoda la funzionalità always-on che, anche quando XZ3 è in stand-by, consente di visualizzare informazioni come orario, stato della batterie ed eventuali notifiche. Ho trovato, in alcuni casi, poco preciso il sensore di luminosità automatica, tanto da dover intervenire manualmente. Tra l'altro, il display presenta una doppia curvatura sui lati, il che contribuisce a immergere l'utente nella visione dei filmati. Inoltre, proprio i bordi sono sensibili alla pressione, per cui basta stringere letteralmente lo smartphone per avviare alcune azioni rapide.

Questa funzionalità ci consente di introdurre il discorso legato all'ergonomia. Si perché le cornici risicate, unitamente alla doppia curvatura del display, comportano davvero molto spesso l'avvio di queste azioni rapide inavvertitamente. Stesso discorso per quanto riguarda i tocchi involontari sullo schermo, che sono all'ordine del giorni con Xperia XZ3, soprattutto quando lo si impugna con una mano. Un fenomeno che si presenta anche quando lo mettiamo in orizzontale per scattare una fotografia: capita spesso di chiudere, senza volerlo, l'app della fotocamera.

Intendiamoci, XZ3 è costruito a regola d'arte, come del resto Sony ci ha ampiamente abituati con i propri smartphone top di gamma. La scocca in vetro, bombata sulla parte posteriore, restituisce una sensazione al tatto davvero di altissimo livello. Di contro però rende il dispositivo molto scivoloso, e la riduzione delle cornici fa il resto. Insomma, è il classico prodotto in cui la maneggevolezza è stata sacrificata sull'altare del design, per cui una cover è necessaria.

Esempio lampante di questo è il posizionamento del sensore per le impronte digitali (sempre preciso e veloce). Si trova al centro - leggermente spostato verso l'alto - della back cover. Una scelta che dona certamente un senso di simmetria alla parte posteriore, ma poco comoda nell'utilizzo quotidiano. Dopo un pò ci si abitua, ma soprattutto inizialmente ci si ritroverà a posizionare il dito, erroneamente, sulla fotocamera.

Non manca comunque la certificazione IP68 per la resistenza ai liquidi, il vetro posteriore ha un ottimo trattamento oleofobico, per cui trattiene pochissimo le impronte. La colorazione nera, oggetto della nostra recensione, è davvero molto elegante dal vivo, ma comunque XZ3 viene venduto anche nelle colorazioni denominate "Bianco Argentato" e "Verde Foresta", che abbiamo avuto modo di vedere dal vivo durante l'IFA di Berlino, anch'esse ben realizzate.

Prestazioni al top, fotocamera convincente

Sotto la scocca c'è lo Snapdragon 845 di Qualcomm. Un processore ormai ampiamente collaudato, integrato in buona parte degli smartphone top di gamma di quest'anno (l'ultimo, in ordine temporale, lo Xiaomi Mi Mix 3). Nell'XZ3 è affiancato da 4 Gigabyte di RAM che, grazie al solito lavoro di ottimizzazione da parte di Sony, consentono allo smartphone di essere davvero sempre fluido e reattivo, in qualsiasi situazione di utilizzo.

Schermo 6 pollici QHD+, 1.440 x 2.880, 537 ppi, 18:9, Gorilla Glass 5, X-Reality for Mobile, Triluminus
SoC Qualcomm Snapdragon 845
GPU Adreno 630
RAM 4 GB
Storage 64 GB espandibili tramite micro-SD
Fotocamera posteriore 19 MP f/2.0, EIS, flash LED, registrazione video in 4K 30 fps HDR, slow-motion Full-HD 960 fps
Fotocamera anteriore 13 MP f/1.9, registrazione video in Full-HD 30fps
Connettività Dual-SIM, Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac Dual-Band, NFC, GPS A-GLONASS Galileo
Reti LTE cat.18, Bande 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 12, 13, 17, 19, 20, 26, 28, 29, 32, 66
Sicurezza Sensore biometrico sulla back cover
Batteria 3.300 mAh
Ricarica USB Type-C, ricarica rapida Quick Charge 3.0, caricabatterie compatibile incluso in confezione
Sistema operativo Android 9 Pie
Dimensioni 158 x 73 x 9.9 mm
Peso 193 grammi
Colori Nero, Argento, Verde
Prezzo 799 euro

Molto buona la dissipazione del calore, davvero difficile percepirlo dalla scocca. La memoria è da 64 Gigabyte UFS 2.1 (espandibile), ovvero lo standard più veloce presente sul mercato. Completissima la connettività: wi-fi ac dual-band, NFC, bluetooth 5.0, USB-C, GPS A-GLONASS con tanto di supporto a Galileo, c'è anche una versione dual-SIM. Manca il jack audio, anche se in confezione viene inserito un adattatore per sopperire a questa assenza.

L'esperienza utente viene inoltre esaltata dal comparto audio. Ci sono due speaker stereo sulla parte frontale, che garantiscono volume elevato e un'ottima qualità. C'è il supporto al Qualcomm aptX, tecnologia che migliora la resa sonora con le connessioni bluetooth. E poi, anche in questo smartphone, Sony ha integrato la tecnologia denominata "vibrazione dinamica": XZ3 vibra in maniera sincronizzata al contenuto che si sta riproducendo, contribuendo dunque a far immergere ulteriormente l'utente.

Per quanto riguarda il comparto fotografico, Sony continua a scegliere un approccio in stile Google. Sul retro infatti c'è un solo sensore da 19 Megapixel con obiettivo f/2.0, senza stabilizzazione ottica. La resa è di alto livello, senza dubbio, anche se personalmente trovo che gli algoritmi di elaborazione dell'immagine dell'azienda giapponese siano ancora un passo indietro rispetto ai diretti concorrenti. Un aspetto che viene fuori soprattutto in notturna dove, ad esempio, la modalità Notte dei top gamma Huawei fa ancora la differenza.

In ogni caso, la velocità di scatto è ottima così come la messa a fuoco. Discorso analogo per la fotocamera anteriore da 13 Megapixel con obiettivo f/1.9. Peraltro, come da tradizione, il software fotografico di Sony è ben realizzato, con un'interfaccia estremamente intuitiva. L'effetto bokeh (sfondo sfocato) è buono ma non tra i migliori sul mercato, belli gli effetti basati sulla realtà aumentata, che consentono di aggiungere all'immagine elementi simpatici come dinosauri, emoticon e personaggi animati.

Di alto livello i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K, a 30 fps. C'è la possibilità di registrarli in HDR, senza dimenticare il super slow-motion a 960 fps, che in questo XZ3 raggiunge la risoluzione Full-HD. Questa particolare modalità è stata introdotta per la prima volta proprio da Sony, salvo poi avere grande diffusione negli altri smartphone top di gamma. Personalmente però ritengo che sia ancora l'azienda giapponese a implementarla al meglio.

Software ottimizzato, autonomia sufficiente

XZ3 è stato il primo smartphone ad arrivare sul mercato con già a bordo Android 9 Pie. Non mancano dunque tutte le novità della nuova incarnazione del robottino verde, che vi abbiamo ampiamente illustrato in un articolo dedicato. Come sempre Sony personalizza il software in maniera convincente, senza stravolgere l'esperienza stock del sistema operativo di Google ma aggiungendo degli elementi che poi fanno la differenza nell'utilizzo quotidiano.

Tra questi, impossibile non citare le app di sistema dell'azienda giapponese, come il lettore musicale, il gestore dei file o la galleria, solo per citarne alcune. Tutto appare graficamente coerente, e in più il software non appesantisce la piattaforma hardware, consentendo di tirare fuori il meglio, in termini di prestazioni, da ogni singolo componente.

Un qualcosa che si riflette, in senso positivo, anche sull'autonomia. Xperia XZ3 ha a disposizione una batteria un pò sottodimensionata, ovvero da 3.300 mAh. Con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, circa 1 ora di telefonate) ho raggiunto le 3 ore di schermo accesso a fronte di 15/16 ore con il dispositivo lontano dalla presa elettrica.

Numeri alla mano dunque, si riesce agevolmente a coprire la giornata lavorativa, ancora di più con un utilizzo "normale" e meno intenso del nostro. Detto questo, ci sono top di gamma concorrenti che fanno decisamente meglio (vedi Mate 20 Pro, che stiamo provando), anche perché avrete bisogno di una carica aggiuntiva nel caso in cui XZ3 venga messo particolarmente sotto stress. Da segnalare comunque la presenza della ricarica rapida (caricabatterie incluso in confezione) e di quella wireless.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Servono 799 euro per portarsi a casa Xperia XZ3. Un prezzo inferiore rispetto a un prodotto come Google Pixel 3 XL che parte da 999 euro con una scheda tecnica praticamente speculare. Gli stessi Galaxy Note 9 o Mate 20 Pro costano di più - rispettivamente 1.029 e 1.099 euro - offrendo però, ad esempio, 6 Gigabyte di RAM anziché 4, oltre a più sensori fotografici.

Non ci sono dubbi comunque sul fatto che, in base alle cifre ormai raggiunte dai top di gamma, Sony abbia proposto XZ3 a un prezzo competitivo, anche perché è destinato a scendere nel corso del tempo. Per quanto riguarda un eventuale acquisto, credo che valga quanto scritto qualche mese fa nella recensione del predecessore XZ2: è lo smartphone ideale per chi è alla ricerca soprattutto di un display di primissimo livello e, allo stesso tempo, vuole differenziarsi dalla massa con un design differente. A patto però di essere pronti a rinunciare alla maneggevolezza, un aspetto che può essere comunque mitigato con una cover.