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Pro
- Autonomia incredibile.
- Costruzione premium.
- Comparto fotografico di prim'ordine.
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Contro
- Audio un po' deboluccio.
- Design poco ispirato.
- Lente ultra-grandangolare leggermente meno nitida ai bordi.
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
OPPO Find X9
OPPO Find X9 si presenta come un autentico flagship per il 2025: dotato delle più recenti tecnologie (dal processore top di gamma alla batteria extra-large) si colloca immediatamente nella fascia alta del mercato smartphone. Con un prezzo di listino di 999€, il Find X9 mira a un pubblico esigente, utenti che cercano elevate prestazioni, un comparto fotografico di ottimo livello e una durata della batteria superiore alla media.
Allo stesso tempo il Find X9 non è l’unica proposta “top” dell’azienda, perché affianca il Find X9 Pro (qui la nostra recensione), pensato per chi vuole spingersi ancora oltre (ad esempio in termini di capacità fotografiche, display più ampio).
Mentre l’X9 offre già un’esperienza flagship completa (materiali premium, grande batteria, hardware al vertice) la “Pro” va a coprire l’estremo superiore della fascia, rivolta a utenti che cercano anche l’ultimo “step” in ogni specifica.
Recensione in 1 minuto
L’OPPO Find X9 è un flagship che punta sull’equilibrio: costruzione in alluminio e vetro, spessore di 7,9 mm e peso di 203 g lo rendono solido e maneggevole. Il display AMOLED da 6,59″ FHD+ a 120 Hz offre ottima fluidità, colori accurati e visibilità elevata fino a 1800 nits. Sotto la scocca c’è il potente MediaTek Dimensity 9500 con 12 GB di RAM e 512 GB di memoria UFS 4.1, supportato da un software maturo, il rinnovato ColorOS 16, che si presenta fluido, curato e personalizzabile.
La batteria da 7025 mAh è un punto di forza: supera facilmente la giornata e mezza di utilizzo e si ricarica in tempi record grazie agli 80 W cablati e 50 W wireless. Anche la gestione termica è ben ottimizzata. Il comparto fotografico, sviluppato con Hasselblad, monta tre sensori da 50 MP che garantiscono scatti dettagliati, colori naturali e ottima gamma dinamica, con video fino a 4K 120 fps e selfie cam 4K 60 fps.
Costa 999 euro, un prezzo alto ma coerente con la dotazione. L’audio è solo discreto e il design resta piuttosto conservativo, ma nel complesso il Find X9 è uno dei flagship più completi e bilanciati dell’anno: potente, efficiente e affidabile, senza bisogno di effetti speciali per dimostrare il proprio valore.
Com’è fatto
Il Find X9 misura 156,98 mm in altezza, 73,93 mm in larghezza e ha uno spessore di 7,99 mm, con un peso di 203 g. La struttura è realizzata con un frame in alluminio e un retro in vetro, con finitura premium. Le dimensioni relativamente compatte e lo spessore contenuto rendono il terminale piuttosto maneggevole. La costruzione dà una sensazione di solidità e qualità
Lo schermo è costituito da un pannello AMOLED da 6,59″, con risoluzione FHD+ di 2760 × 1256 pixel, pari a circa 460 ppi. Il rapporto schermo-corpo dichiarato è del 95,4%. La frequenza di aggiornamento arriva a 120 Hz, con frequenza di campionamento touch fino a 240 Hz.
La luminosità tipica nelle condizioni standard è di 800 nits, mentre in modalità HBM (High Brightness Mode) arriva a circa 1800 nits. Il vetro di protezione è un Gorilla Glass 7i. Queste caratteristiche descrivono un display che punta a offrire fluidità (grazie ai 120 Hz e al touch a 240 Hz), buona qualità visiva in condizioni di luce intensa (grazie alla luminosità elevata) e una buona resa colore grazie all’ampia gamma cromatica e profondità di colore.
Per quanto riguarda la memoria, è dotato di 12 GB di RAM (LPDDR5X) e 512 GB di storage interno (UFS 4.1). È una dotazione ad oggi sufficiente per il multitasking intensivo, la gestione di app pesanti, grandi quantità di contenuti e archiviazione senza ricorrere subito al cloud o schede esterne. Non è prevista l’espandibilità tramite schede di memoria.
Il cuore dello smartphone è un chipset MediaTek Dimensity 9500. È un processore moderno in grado di gestire carichi elevati (app intensive, gaming, multitasking) con efficienza energetica migliorata rispetto alle generazioni precedenti.
La batteria ha una capacità dichiarata di 7025 mAh (26,35 Wh, tipica) e un valore nominale di 6840 mAh (25,65 Wh). La ricarica cablata supporta fino a 80 W SUPERVOOC/UFCS, la ricarica wireless fino a 50 W AIRVOOC. Una batteria di questa capacità, abbinata a un SoC efficiente, indica che il dispositivo è progettato per offrire un’autonomia estesa e la ricarica rapida interverrà nelle situazioni limite.
La dotazione fotografica prevede quattro sensori fotografici (tre posteriori e uno frontale):
- Grandangolare: 50 MP, apertura f/1.5, campo visivo (FOV) 85°, lente 7P, AF, OIS.
- Ultra-grandangolare: 50 MP, apertura f/2.0, FOV 120°, lente 6P, AF.
- Teleobiettivo: 50 MP, apertura f/2.1, FOV 33°, lente 1G3P, AF, OIS.
La fotocamera frontale è da 32 MP, apertura f/2.4, FOV 90°, lente 5P. In termini di video, la fotocamera posteriore supporta registrazione fino a 4K a 120 fps, zoom ottico fino a 3× e zoom digitale fino a 18×. Questo schema fotografico offre una gamma completa: risoluzione elevata, ottica stabilizzata sia per la lente principale che per il teleobiettivo, e versatilità per ultra‐grandangolo e zoom.
Per quanto concerne la connettività, il Find X9 supporta SIM dual nano + eSIM, 5G, Wi-Fi 7 (802.11 be) con doppia banda simultanea 2×2 MIMO, Bluetooth 6.0, NFC, USB-C.
La certificazione di protezione è indicata come IP68. La biometria comprende il sensore di impronta digitale a ultrasuoni integrato sotto lo schermo e il riconoscimento facciale (che però non garantisce gli standard di sicurezza di Google e quindi non può esser usato con Wallet).
Esperienza d’uso
Nell’uso quotidiano l’OPPO Find X9 dà l’impressione di essere uno smartphone progettato con un equilibrio mirato tra potenza e praticità. Non cerca di rivoluzionare l’interazione, ma di renderla fluida e prevedibile, grazie a un hardware di alto livello e a un’interfaccia che, pur complessa nelle opzioni, risulta ben ottimizzata.
Il Find X9 mantiene dimensioni compatte per gli standard odierni: poco meno di 8 mm di spessore e poco più di 200 grammi di peso. Il frame in alluminio e il retro in vetro opaco offrono una sensazione di solidità, con un grip abbastanza sicuro anche senza custodia.
L’ergonomia è migliorata dal posizionamento razionale dei tasti: quelli per il volume e l’alimentazione si trovano sul lato destro, mentre a sinistra è presente lo Snap Key, un pulsante programmabile per funzioni rapide (fotocamera, torcia, modalità silenziosa o qualsiasi altra scorciatoia utile). L’insieme restituisce una sensazione bilanciata, anche se la superficie in vetro tende a essere un po’ scivolosa, caratteristica comune a molti modelli premium.
Il display da 6,59 pollici è uno dei punti forti di questo smartphone. Il pannello AMOLED FHD+ mostra immagini molto nitide e colori vividi, con un refresh rate fino a 120 Hz che assicura fluidità nello scorrimento e nelle animazioni del sistema. L’elevata frequenza di campionamento touch (240 Hz) rende la risposta ai comandi immediata, un aspetto apprezzabile soprattutto durante la navigazione o nei giochi.
La luminosità massima di 1800 nits in modalità HBM consente una buona leggibilità anche sotto la luce diretta del sole, mentre i 10 bit di profondità colore garantiscono una resa cromatica ampia e uniforme. Il vetro Gorilla Glass 7i contribuisce alla resistenza e alla protezione, mantenendo una superficie limpida e ben rifinita. In sintesi, lo schermo non punta a stupire con numeri estremi, ma a fornire una qualità visiva stabile e coerente in tutte le condizioni.
Il Find X9 arriva con ColorOS 16, basato su Android 16. L’interfaccia, più matura rispetto alle versioni precedenti, si distingue per la rapidità di navigazione e per una maggiore coerenza grafica. L’esperienza è fluida, e la presenza del chipset MediaTek Dimensity 9500 garantisce prestazioni di alto livello, anche durante l’uso intensivo o multitasking. L’ottimizzazione software è uno dei punti di forza: le transizioni scorrono senza intoppi e la gestione termica risulta ben calibrata, segno di una sinergia efficace tra hardware e sistema.
Tra le novità più pratiche, spicca Mind Space, una funzione che sfrutta l’intelligenza artificiale per organizzare automaticamente contenuti come note, screenshot e promemoria, semplificando la gestione delle informazioni. Peccato per la presenza di un po’ di bloatware che richiederà una pulizia alla prima accensione.
Uno degli aspetti più convincenti dell’esperienza quotidiana è l’autonomia. La batteria da 7025 mAh, affiancata dalla piattaforma Trinity Engine di OPPO per la gestione intelligente dei consumi, consente un uso prolungato anche con attività impegnative come streaming, hotspot o navigazione GPS. Nei test reali, il dispositivo può superare agevolmente la giornata e mezza di utilizzo con un profilo misto, mentre chi fa un uso più moderato può arrivare a due giorni pieni. La ricarica rapida da 80 W SUPERVOOC consente di recuperare una buona percentuale di carica in pochi minuti, e la ricarica wireless da 50 W aggiunge comodità per chi preferisce eliminare il cavo dalla routine.
La gestione termica durante la ricarica e l’uso intenso è ben controllata: il telefono tende a scaldarsi leggermente nelle sessioni più lunghe di gioco o di streaming, ma senza raggiungere livelli fastidiosi. Nel complesso, l’autonomia rappresenta uno dei tratti più riusciti del dispositivo, sia per capacità pura sia per efficienza.
Fotocamera
Il comparto fotografico è da sempre uno dei tratti distintivi della serie Find di OPPO, e il Find X9 non fa eccezione. Considerando la dotazione di sensori e obiettivi, nonché la qualità di scatto, il Find X9 è un cameraphone di tutto rispetto.
Le fotocamere posteriori, tutte sviluppate in collaborazione con Hasselblad, offrono molta flessibilità. Grandangolare principale, ultra-grandangolare e teleobiettivo permettono di catturare l’immagine perfetta nelle varie situazioni, e l’elaborazione software fa la sua magia per ottimizzare ogni scatto. Tutto ciò grazie al Lumo Imaging Engine, che coordina l’elaborazione di CPU, GPU, ISP e NPU in parallelo per ottenere un risultato più armonioso e naturale. In altre parole avrete fotografie ricche di dettaglio, con una gamma dinamica ampia e colori ben bilanciati. Vi lasciamo vari scatti con i differenti obiettivi e in differenti condizioni di luminosità.
Per quanto riguarda la registrazione video, tutti i moduli posteriori sono in grado di registrare video fino a 4K a 120 fps, con supporto al Dolby Vision HDR e alla modalità Log per la post-produzione.
La fotocamera frontale è da 32 MP con apertura f/2.4 e campo visivo di 90°, anch’essa in grado di girare video in 4K a 60 fps, una caratteristica non comune nella fascia di prezzo.
Le immagini catturate con la fotocamera principale si distinguono per la nitidezza e per una resa dei toni equilibrata. Le ombre sono ricche e definite, senza tendenza a schiacciare i contrasti, e le aree luminose vengano gestite con precisione, evitando bruciature. Anche in condizioni di scarsa illuminazione, il Find X9 riesce a mantenere una buona quantità di dettaglio senza ricorrere a un’eccessiva nitidezza artificiale.
Il teleobiettivo da 3× offre risultati convincenti fino a circa 6× digitali, con immagini che restano ben dettagliate e prive di rumorosità evidente. Pur mostrando in parte l’intervento dell’elaborazione computazionale di OPPO, questa non altera il carattere dell’immagine e conserva un aspetto realistico. Con zoom più spinti le foto mantengono una coerenza cromatica notevole rispetto alla lente principale.
L’ultra-grandangolare si comporta bene nella maggior parte delle situazioni, con una resa dei colori buona e distorsione minima. Tuttavia, guardando gli scatti da vicino, la nitidezza non è perfettamente uniforme ai bordi, e i dettagli possono risultare leggermente più morbidi rispetto alla lente principale. Si tratta di una limitazione presente anche nel modello precedente, ma difficilmente percepibile senza analisi ravvicinata.
La modalità RAW consente di scattare immagini non compresse, utili per chi desidera una maggiore libertà di post-produzione. È presente anche la modalità Hasselblad XPan, che permette di realizzare foto panoramiche in formato 65:24 con un look cinematografico. La nuova modalità 4K Motion Photo è una delle caratteristiche più citate: a differenza di molti concorrenti che si fermano a risoluzioni inferiori, il Find X9 cattura immagini in movimento in 4K, una scelta utile per soggetti dinamici come spettacoli o sport.
Le prestazioni video sono altrettanto di alto livello. Tutte le fotocamere, inclusa la frontale, possono registrare a 4K 60fps con HDR attivo. Sia la stabilizzazione ottica che quella elettronica lavorano insieme in modo efficace, restituendo filmati fluidi e ben bilanciati, anche in movimento. In condizioni di luce notturna o ambienti con illuminazione ridotta, la qualità resta buona, pur con una leggera perdita di definizione e l’aumento del rumore, un comportamento normale per la categoria.
Insomma, la fotocamera del Find X9 è una delle migliori mai implementate da OPPO. Le immagini appaiono coerenti, dettagliate e con colori realistici, il tutto sostenuto da un’elaborazione intelligente che non appiattisce i contrasti né satura i toni. La resa in condizioni di luce difficile è superiore alla media, e la versatilità generale lo rende adatto sia all’uso quotidiano sia a contesti più creativi. L’unico limite riguarda la lente ultra-grandangolare, che potrebbe essere più incisiva nei dettagli ai bordi, e la gestione del rumore in notturna, comunque contenuta.
Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo
Il Find X9 è uno smartphone che esprime con chiarezza la maturità raggiunta da OPPO nella fascia alta del mercato. Non si propone come un prodotto rivoluzionario, ma come un dispositivo estremamente coerente, progettato per offrire un’esperienza d’uso equilibrata e solida in ogni aspetto. Fin dal primo contatto trasmette la sensazione di trovarsi davanti a un oggetto curato, costruito con materiali di qualità e con attenzione ai dettagli.
Lo smartphone eccelle soprattutto per la sua autonomia: la batteria da oltre 7000 mAh rappresenta un traguardo tecnico notevole considerando lo spessore contenuto, e permette di coprire senza difficoltà un giorno e mezzo di utilizzo intenso, arrivando in molti casi a due giornate piene. A questa caratteristica si sommano tempi di ricarica molto ridotti, grazie alla tecnologia SuperVOOC da 80 watt e alla ricarica wireless da 50 watt, che ne fanno uno dei dispositivi più versatili in termini di gestione energetica.
Altro elemento distintivo è il display AMOLED da 6,59 pollici, capace di combinare alta risoluzione, frequenza di aggiornamento a 120 Hz e luminosità fino a 1800 nits. Nell’uso quotidiano si traduce in un’esperienza visiva pulita, reattiva e leggibile in ogni condizione di luce. L’immagine risulta naturale, con colori ben calibrati e una fluidità che accompagna ogni interazione con il sistema.
Il processore MediaTek Dimensity 9500 completa un quadro tecnico di alto livello. Si tratta di un chip moderno in grado di gestire con disinvoltura applicazioni complesse, giochi e multitasking, senza cali di prestazioni né eccessivo surriscaldamento. A contribuire a questa impressione di stabilità è anche la buona ottimizzazione del sistema operativo: ColorOS 16, basato su Android 16, appare fluido, ordinato e privo di sovrastrutture inutili. L’interfaccia mantiene una logica chiara e offre funzioni intelligenti come Mind Space e lo Snap Key, elementi che si integrano in modo naturale nell’uso quotidiano senza appesantirlo.
Sul fronte fotografico, il Find X9 conferma quanto di buono OPPO aveva già mostrato in passato. Il sistema a tripla fotocamera principale da 50 megapixel offre immagini dettagliate, ben bilanciate nei colori e con un’eccellente gamma dinamica, mentre l’elaborazione software, affidata al Lumo Imaging Engine, riesce a valorizzare ogni scatto senza renderlo artificiale. L’unico limite riscontrato riguarda la lente ultra-grandangolare, meno incisiva ai bordi, ma nel complesso la resa fotografica si mantiene su livelli molto alti.
Non mancano alcuni compromessi: il prezzo di 999 euro lo colloca in una fascia premium in cui la concorrenza è agguerrita, e la resa audio, pur pulita, non raggiunge la stessa eccellenza del resto del dispositivo. Anche il design, elegante ma piuttosto conservativo, non introduce elementi di forte contrasto rispetto alla concorrenza. Tuttavia, questi aspetti non ne intaccano la sostanza.
Nel complesso, l’OPPO Find X9 è uno smartphone che convince per coerenza e completezza. È pensato per chi vuole prestazioni elevate, una batteria eccezionale e un’esperienza utente fluida, senza dover ricorrere alla versione Pro o ai modelli più costosi della concorrenza. Più che cercare di sorprendere, questo dispositivo punta a consolidare ciò che funziona, perfezionando i dettagli con intelligenza e misura. È uno smartphone che non ha bisogno di effetti speciali per dimostrare il proprio valore: basta usarlo per capire che è uno dei flagship più equilibrati e ben riusciti dell’anno.
Per tutti questi motivi, conferiamo all’OPPO Find X9 il nostro Editor's Choice.