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Pro
- Audio potente con bassi profondi
- Certificazione IP67
- Personalizzazione via app Sound Connect
- Autonomia fino a 25 ore
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Contro
- Medi e alti meno dettagliati
- Peso di 3,3 kg che limita la portabilità
- Codec avanzati limitati ai dispositivi Sony
- Illuminazione che riduce l'autonomia
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto

Sony ULT Field 5
Il Sony ULT Field 5 si posiziona come uno speaker Bluetooth portatile di fascia alta, progettato per chi cerca un suono potente e un'esperienza audio immersiva. Appartenente alla serie ULT POWER SOUND, questo modello sostituisce il precedente SRS-XG300, introducendo innovazioni tecnologiche e un design più robusto. Tra le caratteristiche salienti spiccano il boost dei bassi (modalità ULT1 e ULT2), una batteria da 25 ore di autonomia, la certificazione IP67 (resistente a polvere, acqua e urti), e un sistema di illuminazione sincronizzato con la musica.
Completa il pacchetto l'app Sound Connect per la personalizzazione audio tramite un equalizzatore a 10 bande e il controllo delle luci. Con un prezzo di listino di 329,99€ (ma si trova a poco meno di 300 euro), il Field 5 si rivolge a un pubblico giovane e dinamico, orientato verso feste all'aperto o ascolti domestici con un'enfasi particolare sulle frequenze basse.
Sony ha inoltre prestato attenzione alla sostenibilità ambientale, eliminando completamente la plastica dall'imballaggio e utilizzando il 12% di plastica riciclata nei componenti interni, un aspetto sempre più rilevante per i consumatori consapevoli.
Recensione in un minuto
Il Sony ULT Field 5 è uno speaker portatile che colpisce per i bassi profondi e la costruzione robusta, ideale per chi privilegia l'impatto sonoro nelle situazioni sociali. La modalità ULT2 amplifica i bassi in modo significativo, mentre l'equalizzatore a 10 bande consente di affinare il suono secondo le preferenze personali.
Nonostante le dimensioni contenute (32x14,4x12,5 cm), il peso di 3,3 kg lo rende poco pratico per il trasporto quotidiano, sebbene la tracolla rimovibile ne faciliti lo spostamento. L'autonomia massima di 25 ore (ridotta a 10 con le luci accese) e la ricarica rapida USB-C sono punti di forza, così come la resistenza a sabbia e acqua IP67.
Il suono risulta sbilanciato verso i bassi, sacrificando dettaglio nelle medie e alte frequenze (che è comunque qualcosa di voluto), ma l'assenza di codec avanzati come aptX potrebbe deludere gli audiofili. Il Field 5 offre comunque un buon compromesso tra potenza e funzionalità, sebbene non sia la scelta migliore per chi cerca un audio equilibrato.
Come è fatto
Il Sony ULT Field 5 ha un design a parallelepipedo con angoli squadrati, avvolto in un tessuto resistente e fianchi rinforzati in gomma che ospitano i radiatori passivi per il miglioramento dei bassi. Le dimensioni (320x144x125 mm) e il peso di 3,3 kg lo rendono compatto ma non ultra-portatile, con una tracolla removibile inclusa per un trasporto più agevole. È certificato IP67, garantendo protezione contro polvere, immersioni temporanee (fino a 1 metro per 30 minuti) e urti accidentali. Insomma, perfetto per la spiaggia e il bordo piscina.
Sulla faccia superiore troviamo i controlli fisici: il pulsante ULT per attivare i profili per il potenziamento dei bassi, i tasti per la regolazione del volume, play/pausa, accensione e il Party Connect per collegare fino a 100 speaker compatibili. Sul retro, uno sportello protegge le porte USB-C (ricarica e alimentazione di dispositivi esterni) e AUX da 3,5 mm, oltre a due pulsanti supplementari per la gestione delle luci e lo stato della batteria.
Il sistema audio è a 2 vie con un woofer X-Balanced da 79x107 mm, due tweeter da 46 mm e due radiatori passivi laterali. Il passaggio da una configurazione duale a singolo woofer, combinato con radiatori passivi riprogettati, consente al Field 5 di superare il predecessore XG300 in purezza dei bassi (+3 dB SPL) e riduzione delle distorsioni del 18%. La tecnologia X-Balanced massimizza la pressione sonora riducendo le distorsioni, mentre i radiatori passivi enfatizzano i bassi senza consumare energia aggiuntiva. L'illuminazione presente su entrambe le estremità, sincronizza colori e pattern con il ritmo musicale, personalizzabile via app.
Sul fronte connettività, il Field 5 supporta Bluetooth 5.3 con codec SBC, AAC e LDAC (quest'ultimo solo su dispositivi Sony compatibili), garantendo una trasmissione stabile e a bassa latenza. L'app Sound Connect (disponibile per iOS e Android) permette di regolare l'equalizzatore, gestire le luci, aggiornare il firmware e abilitare funzioni come il Multipoint Connection per collegare due dispositivi contemporaneamente.
Esperienza d'uso
Il Sony ULT Field 5 ha pregi e difetti intrinsechi al suo design orientato al mercato "party". Attivando la modalità ULT1, i bassi acquisiscono una profondità palpabile, ideale per generi come hip-hop o elettronica, mentre l'ULT2 introduce un'ulteriore enfasi sulle frequenze basse, creando un effetto "punch" che trasforma l'ascolto in un'esperienza fisica. Tuttavia questo focus sui bassi si traduce in un sacrificio delle medie frequenze: voci e strumenti acustici possono risultare smorzati, richiedendo interventi manuali sull'equalizzatore per ripristinare l'equilibrio.
L'analisi con vari brandi di riferimento rivela limitazioni nelle medie frequenze: per ottimizzare l'ascolto di podcast o audiolibri, è consigliabile attivare l'EQ preimpostato 'Voice' nell'app Sound Connect. Nei test condotti su diversi generi musicali, la musica Elettronica e l'Hip-Hop risultano privilegiati grazie alla modalità ULT2 che esalta i bassi con un boost di +6 dB sotto i 100 Hz. Jazz e musica acustica risentono della mancanza di precisione negli alti (oltre 10 kHz).
L'app Sound Connect si rivela essenziale per sfruttare appieno le potenzialità di questo altoparlante. L'equalizzatore a 10 bande consente di modellare il suono con precisione, sebbene la curva predefinita privilegi comunque i bassi. Per le tracce Pop e vocali, l'equalizzatore permette di compensare parzialmente il recesso nelle medie, ma richiede un boost di almeno 3 dB attorno ai 2-4 kHz per chiarire le voci.
Le luci "Party", seppur scenografiche, consumano rapidamente la batteria: con illuminazione attiva, l'autonomia crolla a 10 ore, mentre a volume massimo si riduce a 2,5 ore. La ricarica tramite USB-C riporta l'autonomia al 50% in circa 40 minuti.
Il microfono è adeguato per chiamate brevi in ambienti non troppo rumorosi.
Il peso di 3,3 kg e l'ingombro non trascurabile limitano l'uso "on-the-go", rendendolo più adatto a spostamenti brevi (es. dal salotto al giardino). La tracolla, sebbene robusta, non è ergonomica per trasporti prolungati.
D'altro canto la resistenza IP67 rende questo altoparlante un compagno fidato per vari contesti: testato sotto la pioggia e in ambienti polverosi, il Field 5 ha mantenuto prestazioni immutate, con i radiatori passivi che non risentono di umidità o sporco. La qualità costruttiva è eccellente, con materiali che resistono a graffi e urti minori.
Per quanto riguarda la connessione, il Bluetooth 5.3 assicura un pairing rapido e stabile entro i 10 metri, mentre l'ingresso AUX offre una valida alternativa per dispositivi non compatibili. La funzione Party Connect funziona egregiamente con altri speaker Sony, creando un sistema audio sincronizzato, ma non è cross-brand.
Verdetto
Il Sony ULT Field 5 è pensato per chi cerca bassi potenti e un'estetica party-oriented senza compromessi sulla resistenza. Tra i pro spiccano una buona pressione sonora soprattutto con modalità ULT1/ULT2 per bassi profondi e dinamici. Costruzione robusta e certificazione IP67 per uso indoor/outdoor. Personalizzazione avanzata via app, con equalizzatore a 10 bande e controllo luci. L'autonomia è rispettabile.
I difetti principali includono un suono sbilanciato verso i bassi, con medi e alti meno dettagliati. Peso e ingombro che limitano la portabilità. Assenza di codec avanzati come aptX HD o LDAC su dispositivi non Sony. L'illuminazione consuma più energia del desiderabile.
Acquistate Field 5 se siete appassionati di generi con bassi potenti (EDM, hip-hop) e a chi organizza frequenti raduni all'aperto, dove resistenza e potenza sonora sono prioritarie. Al contrario, è sconsigliato a chi cerca un audio bilanciato, una portabilità estrema o funzionalità smart integrate (es. assistenti vocali).
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