Sony Xperia 1 II recensione: bello e impossibile
Non è facile esprimere un giudizio equilibrato su Xperia 1 II, nuovo top di gamma di casa Sony. Il display 4K OLED, probabilmente il migliore in assoluto del mercato smartphone, ha una resa tale da far tollerare anche alcune piccole mancanze rispetto ai diretti concorrenti. In più, il rapporto di forma in 21:9 si ama o si odia, e personalmente è una caratteristica a cui faccio fatica a rinunciare. Insomma, la componente soggettiva è davvero molto forte in questo dispositivo.
Tutto ciò non deve però far dimenticare il fatto che si tratti di uno smartphone posizionato a 1199 euro. Una cifra importante, per la quale è assolutamente corretto pretendere che non ci siano compromessi. Ci sono ambiti in cui i competitor riescono a fare meglio, senza dimenticare come Xperia 1 II paghi il fatto di non essere supportato da una politica commerciale aggressiva: ad oggi non è disponibile su Amazon e può di fatto essere acquistato esclusivamente dallo store ufficiale di Sony. Una scelta poco comprensibile.

Display ed ergonomia, amore e odio
La parte frontale di questo smartphone è occupata quasi interamente dal pannello OLED da 6,5 pollici, caratterizzato da risoluzione 4K (1.644 x 3.840 pixel, 643 ppi) e protetto da un vetro Gorilla Glass 6, che dovrebbe garantire maggiore robustezza in caso di cadute o urti accidentali. Inoltre, come da tradizione per Sony, l’azienda giapponese ha integrato lo standard Triluminus Display e il processore dedicato X-Reality Engine, derivati direttamente dalla propria gamma di televisori. Il refresh rate si ferma a 60 Hz rispetto ai 90 o addirittura 120 Hz di altri modelli. Una delle piccole mancanze di cui parlavo in apertura.
In ogni caso tutte queste sigle si traducono in una qualità visiva semplicemente meravigliosa. I contrasti sono assoluti così come gli angoli di visuale, la visibilità è praticamente perfetta in qualsiasi condizione e, nonostante la tecnologia utilizzata, la gamma cromatica è fedele. In più, nel caso in cui si riproducano contenuti multimediali, il processore dedicato lavora in abbinata col software al fine di rendere lo schermo fedele ai pari dei monitor di produzione cinematografica Sony.
Insomma, davvero tanta cura al dettaglio riposta in questo display che, secondo me, si impone come il migliore in assoluto nel panorama smartphone. Un “premio” che, personalmente, fino a oggi avrei assegnato al Galaxy Note20 Ultra 5G di Samsung con il suo pannello Dynamic AMOLED, che rimane comunque uno dei punti di riferimento nel settore. Quello di Xperia 1 II però, complessivamente, è superiore.
In ogni caso, l’aspetto più controverso di questo display è senza dubbio il rapporto di forma in 21:9 che, unitamente alla diagonale da 6,5 pollici, rende lo smartphone lungo ben 165,1 mm. È dunque praticamente impossibile utilizzarlo con una sola mano, e può diventare difficoltoso anche infilarlo nelle tasche. Di contro però si impugna facilmente, visto che è largo 71,1 mm e non risulta scivoloso, nonostante l’utilizzo del vetro sia sulla parte anteriore che posteriore. In generale Sony è comunque riuscita a ridurre le dimensioni rispetto al modello dello scorso anno.
Avere uno schermo così “allungato” è comunque molto comodo, ad esempio, quando si utilizzano due applicazioni in contemporanea, oltre a offrire un’esperienza davvero immersiva con i filmati nativi in 21:9 (che comunque sono pochi, anche nelle principali piattaforme di streaming come Netflix o Prime Video). Non tutti sono disposti a sacrificare un po’ l’ergonomia, e qui si scende inevitabilmente sul piano soggettivo.
Su una cosa però non c’è dubbio: Xperia 1 II è costruito divinamente. L’assemblaggio rasenta la perfezione, la sensazione al tatto è quella di un dispositivo premium e la colorazione nera, ritratta nelle immagini, è davvero ben riuscita (è disponibile anche in viola). C’è la certificazione di impermeabilità IP68, mentre la sporgenza della tripla fotocamera posteriore è minima e non crea particolari problemi.
Prestazioni al top, autonomia migliorata
Snapdragon 865, 8 Gigabyte di RAM, 256 Gigabyte di memoria interna UFS 3.0 (espandibile sino a 1 Terabyte tramite micro-SD). La piattaforma hardware di Xperia 1 II prometteva bene già sulla carta e, utilizzando lo smartphone tutti i giorni, non ha fatto altro che confermare le ottime premesse: prestazioni e fluidità ai massimi livelli, dissipazione del calore convincente e performance grafiche efficaci anche con i titoli videoludici più impegnativi.
Nonostante queste specifiche tecniche, non era poi così scontato avere prestazioni di alto livello. Stiamo infatti parlando di una piattaforma hardware chiamata a muovere uno schermo in 4K, che inevitabilmente ha dei riflessi sulla componentistica. Sony è però riuscita a ottimizzare adeguatamente il tutto, grazie anche alla sua solita interfaccia che, oltre a non appesantire Android 9, offre una coerenza grafica decisamente apprezzabile.
Le applicazioni di sistema sono realizzate con la solita cura, ma sono comunque inserite in un contesto molto simile a quello dei Google Pixel. C’è la modalità a una mano e quella che consente di avviare due applicazioni in contemporanea. Le patch di sicurezza sono aggiornate ad agosto 2020 e, da questo punto di vista, Sony ha sempre lavorato molto bene: Xperia 1 II verrà certamente aggiornamento ad Android 11 e alla versione ancora successiva, un aspetto da non sottovalutare in fase d’acquisto.
Comparto fotografico: un enorme potenziale, ma non per tutti
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Xperia 1 II
Xperia 1 II è il nuovo smartphone top di gamma Sony. Caratterizzato da un display OLED con risoluzione 4K, è basato sul processore Snapdragon 865 di Qualcomm abbinato a 8 Gigabyte di RAM. Arriva in Italia a 1.199 euro, venduto attraverso lo store ufficiale dell’azienda giapponese.
Servono 1.199 euro per portarsi a casa Xperia 1 II.Una cifra importante, giustificata da alcune punte d’eccellenza toccate in questo smartphone, come avviene ad esempio in relazione allo schermo. C’è qualche compromesso a cui scendere (autonomia solo sufficiente, refresh rate del display a 60 Hz, niente supporto allo standard dual SIM), che ovviamente si tollera difficilmente visto il prezzo richiesto per l’acquisto. Tutto questo senza dimenticare l’agguerritissima concorrenza nel segmento premium.
Pro
– Disolay
– Prestazioni
– Qualità fotografica
– Qualità costruttiva
Contro
– Prezzo di listino
– Qualche bug software