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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Ci sono saghe che, nonostante gli anni passino, continuano sempre e comunque a far breccia nel cuore degli appassionati. Assassin's Creed è certamente una di queste: dal primo capitolo - uscito ormai nel 2007 - sono infatti passati già undici anni, ma gli ultimi lavori di Ubisoft hanno dato nuova linfa vitale a una saga forse troppo spesso bistrattata dagli utenti.

Certo, in tanti anni di onorato servizio è impossibile che dar vita soltanto a capolavori come la saga di Ezio Auditore, ma tra alti e bassi qualcosa di "meno importante" potrebbe essere sfuggito ad alcuni amanti della serie. Nell'ambito delle nostre riscoperte, abbiamo dunque deciso di parlarvi di uno dei titoli dell'universo di Assassin's Creed che più è passato sotto traccia: Liberation. In attesa di Odyssey facciamo dunque un passo indietro di qualche anno, tornando alla fine del 2012...

Good morning, Lady Liberty!

Dopo aver raccontato in maniera magistrale la storia di Ezio, la saga di Assassin's Creed aveva bisogno di qualcosa di nuovo ma capace, allo stesso tempo, di reggere il confronto con i suoi predecessori: un compito arduo che ha portato gli sviluppatori, in primis, a cambiare il setting dell'avventura portandolo dalla nostra penisola agli Stati Uniti d'America, ancora inesplorati all'interno della serie.

Il 31 ottobre esce finalmente in tutta Europa l'attesissimo Assassin's Creed 3, ma non solo! Lo stesso giorno infatti è anche il turno del primo capitolo della serie in esclusiva PlayStation Vita, uno spin-off intitolato Liberation che condivide con il "fratello maggiore" il medesimo arco narrativo.

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Conosciuto in Giappone con il titolo di Assassin's Creed III: Lady Liberty, il gioco ci mette per la prima volta nei panni di un Assassino donna: Aveline De Grandpré, impegnata in un viaggio per sradicare il potere dei templari e per riscoprire sé stessa.

Ci troviamo in Louisiana proprio alla fine della guerra franco-indiana che ha messo in ginocchio l'intero stato, dove i templari hanno preso il controllo e puntano ad espandere sempre di più la loro egemonia. Una trama interessante che, pur non essendo legata a quella di Assassin's Creed 3 ci permetterà di incontrare il protagonista Connor ma, di contro, non ci parlerà mai di Desmond Miles e del suo destino.

Non manca qualche novità davvero interessante: Liberation é infatti il primo capitolo della serie a introdurre l'esplorazione subacquea, utile in alcune missioni dove ci troveremo ad attraversare fiumi impetuosi e grotte sotterranee. Il sistema di potenziamento del nostro personaggio principale sarà, per quanto lineare e non particolarmente innovativo, molto interessante così come sarà soddisfacente seguire la crescita della nostra Aveline avventura dopo avventura.

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Non mancheranno città da esplorare, foreste da scoprire e in generale tutti gli ingredienti che rendono da sempre l'ambientazione uno dei punti di forza dell'intera serie. Le location saranno infatti variegate e con un buon livello di dettaglio, specialmente se consideriamo la natura inizialmente portable del gioco.

Persino i personaggi, a partire da Aveline, risultano ben caratterizzati e ognuno con la sua storia tutta da scoprire. All'occorrenza la nostra protagonista dovrà anche cambiarsi d'abito passando da schiava a nobildonna, fino al costume della Confraternita degli Assassini: la classica componente stealth propria della serie targata Ubisoft appare anche qui nella consueta veste che siamo abituati a vedere, e ci porterà a doverci adattare alle diverse situazioni sempre con l'obiettivo di agire nell'ombra.

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Troviamo anche qualche arma inedita: a far da contorno al classico armamentario tra cui spicca l'iconica lama celata, è presente qualche novità come la frusta, il machete e la cerbottana, che si rivelerà peraltro molto utile con il proseguo della nostra avventura.

Chi ha giocato il titolo su PS Vita - lo spin-off arriverà, circa un anno e mezzo dopo, anche su PC e sulle altre console - si ricorderà probabilmente anche l'interessante modalità multiplayer. Essa rappresenta, a conti fatti, una delle esperienze del genere meglio riuscite sulla seconda console portatile di casa Sony: sfruttando il touchscreen per effettuare operazioni come i borseggi, l'esperienza di gioco si rivelerà infatti davvero molto ben realizzata anche da questo punto di vista. Notevole in generale il gameplay che, pur non discostandosi dai canoni classici della serie, appare più che godibile anche su un display ridotto come quello di PS Vita.

Flop annunciato o perla incompresa?

Ma allora, alla luce di tutto questo, come mai Assassin's Creed: Liberation è considerato un successo a metà, se non addirittura un buco nell'acqua? I fattori che concorrono a favore di questa ipotesi sono diversi, a partire proprio dal device: PlayStation Vita infatti, come tutti sappiamo, non ha avuto il successo che Sony sperava e che forse meritava di raggiungere. Di conseguenza molti titoli anche validi sono finiti rapidamente nel dimenticatoio, con l'arrivo di PlayStation 4 ad accelerare questo inesorabile processo.

A questo va aggiunto che l'attesa era tutta per Assassin's Creed 3 e, nel momento in cui l'avventura di Connor non si è rivelata in grado di soddisfare tutti i fan della saga a causa delle aspettative troppo elevate, anche Liberation ne ha sofferto e, in quanto capitolo "minore", non ha avuto l'occasione che certamente meritava per mettersi in mostra. Senza dimenticare che, purtroppo, il comparto tecnico non è eccellente in tutte le sue parti anche a causa di qualche limite a livello hardware che, comunque, influisce in maniera relativa sul prodotto finale.

Inoltre il gioco, per quanto presenti un buon numero di cose da fare, è inevitabilmente molto meno longevo rispetto agli altri capitoli della serie: in poco più di cinque ore, infatti, potrete completare la storia principale...

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Ciò nonostante noi, a qualche anno dall'uscita del gioco, vi vogliamo invitare a dargli una nuova possibilità. Come detto infatti il titolo è in seguito approdato anche su PlayStation 3, Xbox 360 e Windows: considerando il prezzo ridotto a cui viene attualmente offerto, sarebbe un vero peccato lasciarselo scappare. Va detto infine che, a onor del vero, il gioco potrebbe venire maggiormente apprezzato da coloro che sono da sempre grandi appassionati della serie, mentre altri potrebbero non goderselo appieno in quanto, rispetto a altri titoli simili, appare grezzo in alcuni suoi aspetti.

Voi fateci un pensierino, noi vi lasciamo con un estratto dalla fantastica colonna sonora ideata dalla compositrice americana Winifred Phillips: un altro pezzo di quel divertente mosaico di azione, avventura e emozioni che è Assassin's Creed: Liberation.


Tom's Consiglia

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