Nel corso degli ultimi giorni del 2021, Game Informer ha pubblicato un lunghissimo report su Bully 2. Il titolo, mai annunciato ufficialmente, era in realtà in sviluppo, come ha avuto modo di approfondire la testata giornalistica statunitense, tramite un’intervista con diversi ex sviluppatori che hanno lavorato attivamente al gioco, con diversi elementi di gameplay inediti che sono stati svelati nel corso di queste interviste.

In primis, occorre analizzare il periodo di sviluppo di Bully 2. Come riportato dagli sviluppatori, il gioco è rimasto in progettazione per circa due anni, ovvero dal 2008 al 2010 presso Rockstar New England. La percezione della casa madre era quella di considerare il titolo un vero e proprio gioco tripla A, che potesse inserirsi perfettamente tra le IP più importanti come GTA e Red Dead Redemption. Al lavoro sul sequel erano presenti dalle 50 alle 70 persone, decisamente di più rispetto al titolo originale.

Nonostante la forza lavoro impiegata, la mappa di Bully 2 era decisamente più piccola di quella di GTA 4, considerata anche l’assenza di veicoli, ma era tre volte più grande del primo capitolo. Ogni edificio era interamente esplorabile e la filosofia dentro lo studio era “Se puoi vederlo, puoi entrarci”. Il sistema di gameplay, invece, era leggermente diverso, più profondo, con i vari NPC che si sarebbero ricordati di ciò che Jimmy aveva fatto. Era presente anche un sistema che avrebbe reso la rottura dei vetri, che sarebbe stata diversa ogni volta e Jimmy aveva la possibilità di arrampicarsi sugli alberi, salire le scale e scavalcare le recinzioni.

Purtroppo, come riportato dagli sviluppatori, il progetto non andò in porto. Nemmeno gli sviluppatori sanno il motivo ma nessuno degli impiegati venne spostato su altri progetti. Tutto ciò che rimaneva di Bully 2 erano circa 8 ore giocabili, che però ora saranno custodite sotto chiave nei vari uffici di Rockstar Games e non sappiamo se questa build verrà mai ripristinata per lavorare nuovamente ad un sequel delle avventure di Jimmy. La speranza, però, è l’ultima a morire.

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