Crash Team Rumble | Abbiamo provato il nuovo multiplayer dedicato a Crash

Crash Team Rumble è il party game di stampo competitivo che non ti aspetti e che riesce a rapirti dopo poche partite.

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a cura di Andrea Maiellano

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Ci fu un periodo in cui la storica guerra delle mascotte videoludiche presentò un inaspettato, quanto importante, cambio dei contendenti. Sul finire degli anni 90, infatti, la sempiterna rivalità fra Sonic e Mario iniziò a sopirsi, in virtù di un drastico calo di vendite da parte di SEGA, e a contendersi il trono con l’idraulico più famoso di sempre arrivò un  bandicoot di nome Crash, eletto dal pubblico come mascotte per quella PlayStation che stravolse, per sempre, il mercato videoludico.

Fino ai primi anni 2000, Crash compì lo stesso percorso di Mario, passando dai platform in tre dimensioni, con chiari elementi da collectathon, alle frenetiche gare a bordo di kart modificati, proponendo agli adolescenti che avevano acquistato la console di Sony, un’alternativa concreta a quanto proposto da Nintendo con il suo personaggio di punta.

Il perché vi abbia raccontato tutto questo é molto semplice, negli ultimi anni Crash ha goduto di un ritorno in pompa magna, grazie a un paio di generazioni videoludiche fortemente votate alla nostalgia, e dopo che Activision ne ha riproposto la prima, indimenticabile, trilogia e il celebre spin-off dedicato alle gare sui kart, riscuotendo un ottimo successo, i ragazzi di Toys For Bob hanno deciso di riprendere quel viaggio che Naughty Dog interruppe troppo presto, regalando ai fan del celebre Bandicoot uno splendido quarto capitolo canonico atto a scollarsi di dosso anni e anni di fallimentari tentativi di svecchiamento.

Un successo che è stato capace di riconquistare i fan di vecchia data e far conoscere, alle nuove generazioni di videogiocatori, una delle icone cardine di uno dei momenti più importanti della storia del videogioco. Queste rinnovate attenzioni, però, hanno altresì portato gli estimatori del peramelidae (si... scientificamente si scrive così) a richiedere a gran voce un ulteriore, quanto atipico, remake... quello di Crash Bash, un convincente party game che prendeva ispirazione dal trend lanciato anni prima dalla serie di Mario Party.

Toys For Bob, però, ha voluto ascoltare solo in parte le richieste dei fan e, consci che un remake di Crash Bash avrebbe risposto solo alle richieste dei più nostalgici, ha voluto realizzare un qualcosa di diverso e, per certi versi, inedito. Crash Team Rumble, difatti, è un titolo 4V4 altamente votato a quello spirito "rovina amicizie" tipico dei party game ma propone una formula peculiare, e indubbiamente convincente per lo meno nelle prime ore di gioco, il cui unico, reale, difetto potrebbe essere un'uscita fuori tempo massimo.

Crash Team Rumble vede otto giocatori sfidarsi a un gioco che riprende i fondamenti di "Cattura La Bandiera" e li ripropone con una formula molto simile alla modalità "Azzardo" vista in Destiny 2. Due squadre da quattro giocatori si dovranno contendere la vittoria raccogliendo il maggior numero di frutti Wumpa e depositandoli nelle rispettive banche.

Venire eliminati da un altro giocatore costerà al giocatore la perdita di tutti i frutti raccolti fino a quel momento, così come saranno presenti numerosi Power-Up, sia proprietari dei vari personaggi che disponibili nelle varie arene, che permetteranno ai vari giocatori di facilitarsi l'obiettivo o renderlo dannatamente difficile per la sqaudra avversaria.

In Crash Team Rumble sono presenti, inoltre, le canoniche classi, qui suddivise in: Marcatori (personaggi pensati per raccogliere efficientemente i frutti e depositarli), Difensori (personaggi che dovranno prodigarsi nel rallentare l'operato degli avversari) e Potenziatori (personaggi strutturati per fornire buff di ogni sorta pensati per supportare attivamente i Marcatori). Durante le partite svolte nei giorni seguenti ho potuto notare che una squadra ben bilanciata dovrebbe presentare due Difensori, un Potenziatore e un Marcatore ma, essendo solo una beta con un numero contenuto di personaggi disponibili, il reale bilanciamento del titolo sarà da testare una volta che la versione completa del gioco verrà rilasciata il prossimo giugno.

Quello che posso dirvi al momento è che la struttura delle partite, così come le dinamiche interne di ogni scontro, sono dannatamente divertenti e ben studiate. Le varie arene visionate fin'ora, oltre a rappresentare luoghi iconici della serie, offrono un level design a metà strada fra il platform e il campo di battaglia, con numerose piattaforme rialzate su cui saltare per ottenere frutti Wumpa e artefatti, banche posizionate in punti strategici e spazi aperti dove i personaggi potranno scontrarsi senza freni.

Lo scopo di Crash Team Rumble è, come accennavo poc'anzi, quello di depositare un numero specifico di frutti Wumpa (il quale cambia di partita in partita) all'interno delle propria banca ma sono presenti alcune dinamiche pensate per rendere ogni partita più bilanciata. Ogni giocatore, difatti, potrà portare con se un numero definito di frutti prima di essere costretto a depositarli. Non è necessario raggiungere il tetto massimo di Wumpa per potersi recare alla banca ma sarà indispensabile comprendere il momento migliore per depositare senza rischiare di venire eliminati durante quei secondi in cui si dovrà stazionare proprio nel diametro della banca.

Per aumentare il numero di Wumpa che ogni giocatore potrà portare con se, saranno presenti nelle varie arene delle gemme che, una volta attivate tutte dai vari membri di una squadra, garantiranno un moltiplicatore a ognuno di essi capace di aumentare esponenzialmente il numero di frutti Wumpa ch si andranno a depositare in banca.

A rendere ulteriormente speziate le partite, ci saranno le abilità intrinseche di goni personaggio, ovvero una serie di differenti Power-Up che potranno essere attivati rispettando il più canonico dei cooldown e che si prodigheranno nel generare una serie indubbiamente variopinta di bonus e malus. Nelle partite in cui ho giocato, ho potuto provare sia una pianta piranha intenta a presidiare un'area, attaccando senza sosta chiunque si avvicini, sia un frigorifero rigenerante, il quale una volta piazzato al suolo definisce un diametro entro il quale i membri della squadra possono godere di una rigenerazione costante della salute.

Al netto dei Power-Up assegnabili ai personaggi, nelle varie arene di Crash Team Rumble sarà possibile raccogliere degli artefatti, i quali se depositati in delle specifiche piattaforme nel numero richiesto, garantiranno degli ulteriori Power-Up. In tutto questo potpourri di potenziamenti, bonus e malus l'azione di gioco offerta da Crash Team Rumble non si è mai rivelata confusionaria, mostrandosi solidamente ancorata a una miscela fra platform, action e party game competitivo.

Se, però, lato gameplay tutto funziona bene, quello che non mi ha convinto del tutto è il modello proposto dagli sviluppatori, il quale come vi accennavo poc'anzi, rischia di essere fuori tempo massimo. Crash Team Rumble, difatti, al netto di un prezzo di listino indubbiamente conveniente, propone un titolo di stampo esclusivamente multiplayer che si erge sull'oramai abusato sistema delle stagioni.

Già in questa beta chiusa ho potuto constatare come tutto ruoti attorno ai collezionabili ottenibili progredendo con il season pass e ultimando delle sfide specifiche durante le partite, proponendo una formula che oltre a necessitare di un costante supporto da parte degli sviluppatori, avrà bisogno di una buona base di giocatori attivi per risultare sempre interessante e, considerando la brutta piega che il genere dei GAAS sta vivendo in questo periodo, la mia paura è che Crash Team Rumble si ritrovi nella stessa situazione di Multiversus, venendo abbandonato dai giocatori non appena "l'effetto novità" esaurirà il suo corso.

Ovviamente le mie sono solo supposizioni che spero vivamente verranno contestate dai fatti perché Crash Team Rumble è indubbiamente una produzione fresca, divertente e che merita attenzione specialmente dai fan di Crash e dei Party Game. Tutto quello che concerne il bilanciamento, la varietà delle arene e le reali differenze fra ruoli e personaggi saranno da valutare in fase di recensione ma, allo stato attuale, Toys For Bob è stata capace di proporre un qualcosa che allo stesso tempo è sia diverso, che perfettamente in linea con la natura del brand di riferimento.