Cyberpunk 2077: CD Projekt rischia una class action per false dichiarazioni

La situazione per CD Projekt RED è già piuttosto tesa, ma ora la compagnia polacca rischia un’azione legale class action per “false dichiarazioni”.

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a cura di Federica Pantaleo

Il lancio di Cyberpunk 2077 è molto lontano da ciò che ci saremmo aspettati, generando un clima gelido tra le mura di CD Projekt RED e nelle piazze virtuali. Problemi tecnici e malcontento generale stanno minando quello che poteva essere il gioco della generazione e i continui aggiornamenti, introdotti con l’intento di migliorare l’esperienza offerta, sembrano essere ancora lontani dal risolvere la situazione. Attualmente, infatti, CD Projekt Red ha rilasciato l'aggiornamento 1.05, che questa volta è destinato anche ai giocatori PC, oltre che ai possessori PlayStation e Xbox. Tuttavia, sembra che i file di salvataggio di Cyberpunk 2077 rischiano di corrompersi e di diventare irrecuperabili se raggiungono le dimensioni di 8 MB, costringendo il giocatore a ricaricare un salvataggio precedente o ricominciare il gioco.

La situazione per CD Projekt RED è piuttosto tesa, considerando tutti i giocatori che hanno chiesto un rimborso su entrambe le linee di console Playstation e Xbox, la decisione di Sony di rimuovere il gioco dal PlayStation Store e l’apparente rivolta degli sviluppatori contro la dirigenza. Oltre a ciò, però, la compagnia polacca sembra dover affrontare un altro grosso problema riguardante Cyberpunk 2077: la possibilità di un’azione legale class action contro CD Projekt Red. A tal proposito, avvocati e azionisti di Varsavia stanno tenendo d’occhio la situazione.

Ne parla addirittura il New York Times in un suo articolo, occupandosi di approfondire la questione legata al pre e al post-lancio di Cyberpunk 2077, aggiungendo quest'ultimo e schiacciante risvolto, in cui CD Projekt Red potrebbe trovarsi di fronte a un'importante azione legale class action. Il motivo? Con tutti gli errori e le problematiche che sta presentando il gioco è palese che Cyberpunk 2077 non era ancora pronto. Secondo quanto riportato da New York Times, pare che CD Projekt RED sia accusata di “false dichiarazioni al fine di ottenere benefici finanziari“ (art. 286 del Codice Penale). Al momento, è l’azionista della compagnia polacca, Mikolaj Orzechowski, ad occuparsi della questione.

Problemi tecnici, l'esperienza insoddisfacente su console, il mancato avviso iniziale nel gioco: “Cyberpunk 2077 può causare epilessia a chi ne soffre”, la poca trasparenza sull’accessibilità del titolo, la situazione incerta che affligge ora lo staff, sono solo alcuni dei ‘peccati’ commessi da CD Projekt RED in questo lancio da dimenticare. Sebbene CD Projekt RED abbia dichiarato di aver recuperato abbondantemente i costi di produzione, la perdita di denaro degli ultimi giorni è molto preoccupante. Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, CD Projekt Red ha avuto un danno economico che supera 1 miliardo, con le azioni della società crollate, anche se non a minimi storici. Che ne sarà di CD Projekt RED? Continuate a seguirci, in attesa di ulteriori novità da condividere con voi.

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