Più contenuti, più tecnica
Come abbiamo detto le modalità di gioco sono davvero deludenti. Il gameplay è stato invece leggermente corretto. In Raging Blast, non c'era bisogno di molta furbizia per vincere. L'abbondanza di tecniche speciali (ottenute con lo stick destro) permettevano di cavarsela con molta semplicità anche nelle situazioni più delicate. Raging Blast 2 conserva tutte le basi del suo predecessore. Si potrebbe addirittura dire che le copia, ma aggiunge anche alcune qualche novità .
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In particolare si tratta dell'Animo Furioso e del sistema di combo. La prima si attiva premendo RB (o R1 su PS3) quando la barra dell'aura è piena; così aumentano la velocità e la forza, ma s'impedisce l'uso dell'attacco supremo. La seconda novità , molto più importante, riguarda il miglioramento del sistema di combo del primo episodio di Raging Blast. Ora è possibile variare molto più facilmente le combo facendole durare più tempo (25-30 colpi per i più bravi). È necessario imparare a controllarle sul piano tecnico, evitando di premere a caso i pulsanti sperando di ottenerne qualcuna per sbaglio. Niente panico, un tutorial chiaro e semplice vi aiuterà a imparare tutte le tecniche di cui avrete bisogno!
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Infatti possiamo notare che in questo episodio gli sviluppatori si sono concentrati molto sul gameplay.
Le modalità multiplayer sono la ciliegina sulla torta: possono essere online e offline con campionati pieni di regole da rispettare (solo i Sayan, solo i cattivi, solo i terrestri, etc) o con scontri uno contro uno. Per quanto riguarda l'interfaccia, possiamo affermare che è davvero pesante, con richieste di salvataggio che intervengono ogni volta che si accede al menù principale e un'estetica che non rispecchia molto lo spirito della serie. I mini-giochi disponibili durante i tempi di caricamento (che sono molto brevi dopo aver installato il gioco sull'hard disk) consistono nel premere rapidamente una serie di pulsanti.
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