L'industria videoludica ha subito un colpo devastante questa settimana, quando Microsoft ha annunciato una serie di tagli che potrebbero coinvolgere oltre 9000 dipendenti in tutto il mondo. Tra le vittime più illustri di questa ondata di licenziamenti figura Romero Games, lo studio irlandese fondato dai celebri designer John e Brenda Romero, che ha chiuso completamente i battenti dopo aver perso il finanziamento per il suo progetto non ancora annunciato. La notizia rappresenta un durissimo colpo per l'industria, considerando il prestigio e la reputazione dei fondatori dello studio.
La chiusura di Romero Games è avvenuta in modo particolarmente traumatico per i dipendenti, che mercoledì hanno ricevuto la comunicazione dell'interruzione dell'accordo di pubblicazione con Microsoft. Secondo quanto riferito da un dipendente anonimo al The Journal, la decisione è stata "uno shock enorme" per tutto il team di oltre 100 persone che si è ritrovato improvvisamente senza lavoro. Il tempismo della decisione ha reso la situazione ancora più drammatica, dato che appena il giorno precedente erano stati tenuti incontri con l'editore senza alcun accenno ai problemi imminenti.
Il progetto su cui stava lavorando Romero Games era uno sparatutto in prima persona sviluppato utilizzando Unreal Engine 5, che secondo le fonti interne era in uno stadio avanzato di sviluppo. "Il titolo era piuttosto ben sviluppato al momento della cancellazione", ha dichiarato il dipendente anonimo, sottolineando come la decisione di Microsoft sia arrivata inaspettatamente nonostante i progressi compiuti dal team di sviluppo. La perdita di questo progetto rappresenta non solo un danno economico per lo studio, ma anche la dispersione di mesi di lavoro creativo e tecnico.
Nonostante la chiusura ufficiale dello studio, rimane una flebile speranza che un altro editore possa intervenire per salvare sia il progetto che Romero Games stesso. Il dipendente interpellato ha infatti rivelato che il team sta esplorando alternative di finanziamento per il titolo in sviluppo, anche se al momento le operazioni dello studio sono completamente ferme. "Stiamo cercando altri modi per finanziare il progetto", ha spiegato la fonte, "ma per ora è completamente chiuso, e lo studio è chiuso".
La situazione di Romero Games si inserisce in un contesto più ampio di cancellazioni e chiusure che ha colpito l'ecosistema Microsoft questa settimana. Tra i progetti sacrificati figura il travagliato reboot di Perfect Dark, che ha portato alla chiusura di The Initiative, lo studio responsabile del suo sviluppo. Anche Rare ha subito perdite significative con la cancellazione di Everwild e l'abbandono di diversi sviluppatori senior, mentre ZeniMax Online Studios ha visto la partenza del suo capo Matt Firor in seguito alla cancellazione del Project Blackbird.
La chiusura di Romero Games rappresenta simbolicamente la fine di un'era per molti appassionati, considerando l'importanza storica dei suoi fondatori nel panorama videoludico. John Romero è universalmente riconosciuto come uno dei pionieri del genere degli sparatutto in prima persona, avendo co-creato titoli leggendari come Doom e Quake durante la sua permanenza in id Software. La moglie Brenda, dal canto suo, ha costruito una carriera di successo come game designer e imprenditrice, rendendo lo studio irlandese un punto di riferimento per l'innovazione nel settore.
Le conseguenze di questa ondata di licenziamenti si estendono ben oltre i singoli studi colpiti, influenzando l'intero mercato del lavoro nell'industria videoludica. Con oltre 100 professionisti altamente qualificati improvvisamente alla ricerca di nuove opportunità, il settore dovrà affrontare una fase di riorganizzazione che potrebbe durare mesi. La perdita di competenze e esperienza accumulata in questi team rappresenta un danno incalcolabile per l'industria, che negli ultimi anni aveva mostrato segni di crescita e stabilità.
L'improvvisa chiusura di Romero Games solleva inoltre interrogativi sulla strategia a lungo termine di Microsoft nel settore videoludico, dopo anni di acquisizioni miliardarie e promesse di espansione. La decisione di cancellare progetti in fase avanzata di sviluppo e chiudere studi affermati sembra contraddire la narrazione di crescita e investimento che l'azienda di Redmond aveva costruito negli ultimi anni.