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Namco Museum Archives Volume 1 & 2 | Recensione

Namco Museum Archives raccoglie, in due volumi, ventidue produzioni storiche del celebre sviluppatore nipponico, con un risultato finale poco eclatante.

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a cura di Andrea Maiellano

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In sintesi

Namco Museum Archives raccoglie, in due volumi, ventidue produzioni storiche del celebre sviluppatore nipponico, con un risultato finale poco eclatante.

Namco Museum Archives è la classica produzione anacronistica e dedicata a un’utenza ben precisa. É inutile girarci attorno con analisi prolisse o con futili panegirici. L’ultima produzione antologica di Namco prosegue una lunghissima tradizione, nata nel 1995 sui lidi della prima PlayStation, atta a preservare i titoli arcade più celebri dello storico sviluppatore nipponico. Se quindi in merito al tipo di produzione ci sono pochissimi punti da prendere in analisi, il nostro giudizio verterà sulla scelta di questi ultimi,  sul confezionamento delle due raccolte e sulle funzioni aggiuntive inserite da Namco… e in merito a questi punti vi anticipiamo già che Namco Museum Archives non è certamente la migliore delle raccolte a cui abbiamo avuto modo di giocare negli ultimi anni.

22 classici senza tempo

Namco Museum Archives propone 11 giochi in ambo i volumi che ne compongono la produzione. Si tratta di un insieme di titoli scelti fra: produzioni già uscite nelle precedenti edizioni, titoli inediti e giochi che non hanno mai avuto una localizzazione in occidente, quali Dragon Spirit e Mappyland. Il primo volume della raccolta comprende: Galaxian, Pac-Man, Xevious, Mappy, Dig Dug, The Tower of Druaga, Sky Kid, Dragon Buster, Dragon Spirit: The New Legend, Splatterhouse: Wanpaku Graffiti, e Pac-Man Championship Edition; mentre il secondo volume offre: Galaga, Battle City, Pac-Land, Dig Dug II, Super Xevious, Mappy-Land, Legacy of the Wizard, Rolling Thunder, Dragon Buster II, Mendel Palace, e Gaplus. Un agglomerato di produzioni che, seppur storiche per certi versi, non troviamo rappresenti il meglio della, oltre, cinquantennale carriera di Namco. Se poi si considerano i, circa, quaranta euro richiesti per acquistare entrambi i volumi di Namco Archive Museum, ci chiediamo come mai lo sviluppatore non abbia optato per una proposta differente e che andasse a raccogliere tutte le produzioni a nome “Museum” uscite dal 1995 a oggi. 

Non vogliamo essere eccessivamente spinosi ma nel 2020, con le tecnologie attuali,  continuare a vedere raccolte antologiche incomplete ci sembra poco rispettoso verso i giocatori. Capiamo le leggi di mercato ma al termine di una generazione di console offrire per le piattaforme attualmente in commercio un prodotto completo, specialmente a fronte della cifra richiesta in questo specifico caso, avrebbe indubbiamente elevato il valore dell’intera produzione, permettendo ai fan di Namco di possedere realmente i titoli più rappresentativi del celebre sviluppatore giapponese. Poter mettere mano per la prima volta a titoli quali Mappyland è, indubbiamente, piacevole ma non si tratta di una produzione in grado di bilanciare l’assenza di altre opere più importanti rilasciate in collezioni passate. Anche la divisione in due volumi non offre giustificazioni plausibili. Si tratta di titoli che occupano una manciata di megabyte e che potevano essere tranquillamente raccolti in un unica produzione da vendere attorno ai 20/25 €. Capiamo, nuovamente, le leggi di mercato ma resta incomprensibile la scelta compiuta da Namco con Musuem Archives.

Le novità di Namco Museum Archives 

Se il rapporto qualità prezzo di Namco Archive Museum non è, oggettivamente, il suo punto di forza, discorso diverso va fatto per il confezionamento di queste raccolte antologiche che, pur non offrendo alcuna proposta particolarmente innovativa, riescono a offrire un’esperienza di gioco più che accettabile. I menù sono molto semplici e chiari, ci si sposta orizzontalmente attraverso i vari titoli presenti, si può visionare una breve anteprima prima di iniziare a giocare e si possono scegliere alcune opzioni grafiche atte a simulate i monitor a tubo catodico, celebri un paio di decadi fa. Ogni produzione presente in Namco Museum Archives presenta la possibilità di salvare liberamente, creando dei punti di interruzione con cui il giocatore potrà riprendere la partita esattamente nel punto in cui l’aveva interrotta precedentemente. La oramai nota, nel campo delle emulazioni ufficiali, funzione “rewind” è presente anche in queste due raccolte, permettendo al giocatore di ritornare indietro nel tempo in caso di game over accidentali, ricominciando a giocare pochi secondi prima dell’errore appena compiuto.

In definitiva l’esperienza di gioco è gradevole, l’interfaccia di gioco e pulita, minimale e tutto e studiato per mettere i giochi al primo posto eliminando ogni tipo di orpello aggiuntivo, presente in altre raccolte antologiche. In termini di longevità e qualità dei titoli è davvero complesso esprimersi in merito a produzioni uscite negli anni ottanta. Namco Museum Archives è un titolo pensato per gli amanti del retrogaming, per quei giocatori interessati nel preservare sulle macchine da gioco attuali, i classici del passato nella loro versione migliore. Se siete quindi parte di questa categoria di giocatori, e il prezzo elevato non è un deterrente, indubbiamente sarete felici dalla nuova produzione di Namco ma siamo sicuri che in questo specifico caso non avrete nemmeno dovuto leggere questa breve analisi per convincervi, o meno, dell’acquisto.

Voto Recensione di Namco Museum Archives - PlayStation 4


6

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Una selezione di giochi indubbiamente di qualità

  • - Alcuni titoli mai arrivati in occidente.

  • - Interfaccia pulita e funzionale.

Contro

  • - Alcune mancanze davvero incomprensibili.

  • - Rapporto qualità/prezzo totalmente sbilanciato.

  • - La suddivisione in due volumi non risulta necessaria se non per motivi puramente commerciali.

Commento

Namco Museum Archives è una produzione molto difficile da analizzare: da un lato abbiamo 22 titoli, quasi tutti di indubbia qualità, che hanno segnato la storia del videogioco. Dall’altro ci troviamo di fronte a una strategia commerciale completamente insufficiente e che non riesce a offrire un rapporto qualità/prezzo accettabile. Se siete parte di quegli amanti del retrogaming sicuramente avrete già pensato a reperire la vostra copia di Namco Museum Archives, per tutti gli altri, il nostro consiglio e di aspettare qualche forte sconto prima di mettere mano all’ultimo capitolo della longeva serie Museum.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Namco Museum Archives - PlayStation 4

Namco Museum Archives - PlayStation 4