NieR: Automanta, secondo i fan Yoko Taro cura la depressione

Yoko Taro, autore di NieR: Automata, ha rivelato che molti fan continuano a ringraziarlo per aver curato la loro depressione.

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a cura di Antonio Rodofile

NieR: Automata è senza dubbio uno dei migliori giochi di ruolo usciti negli ultimi anni. Già nel 2017, infatti, il suo successo è stato immediato e l’accoglienza del pubblico è stata calorosa. Tuttavia, sorprende che a distanza di circa cinque anni, Yoko Taro, autore del titolo, continui a ricevere messaggi privati di utenti che lo ringraziano per l’impatto positivo che il gioco ha avuto sulle loro vite.

I fan di NieR: Automata, infatti, continuano a scrivere a Yoko Taro per ringraziarlo di averli aiutati a superare la depressione. L’evoluzione narrativa del titolo, infatti, ha uno stile di scrittura che raggiunge picchi di profondità emotiva e coinvolgimento piuttosto alti e non stupisce che in molti si siano sentiti parte di questa avventura. I temi trattati sia da questo titolo che dal suo prequel Replicant, infatti, finiscono per esplorare l’animo umano, le paure e le speranze dei personaggi come pochi altri giochi hanno saputo fare.

Proprio durante un’intervista rilasciata a GameSpot, Yoko Taro e Yosuke Saito, produttore di NieR: Automata (che potete trovare su Amazon), hanno risposto ad alcune domande in merito. Dopo il recente lancio del gioco su Switch, infatti, è stato chiesto se tutte queste emozioni provate dai giocatori fossero o meno programmate. L’autore ha risposto che nulla era intenzionale ma che il titolo è una sorta di specchio che riflette il giocatore.

NieR: Automata, infatti, non riflette le idee o l’opinione del suo autore ma è strutturato in modo tale che il giocatore finisca per porsi delle domande su quello che sta provando. È proprio questo il motivo per cui Yoko Taro sta ricevendo così tanti messaggi che lo ringraziano per aver aiutato i suoi fan a guarire dalla depressione. Il dualismo tra luce e tenebra, vita e morte, infatti, aiuta i giocatori a porsi domande esistenziali di cui, durante il loro viaggio, cercano risposte. Infine, in perfetto stile, Yoko Taro ha sminuito il suo ruolo dicendo soltanto che voleva scrivere qualcosa che lo facesse sembrare intelligente. Viene da chiedersi se anche l'anime in arrivo saprà offrire tanti spunti di riflessione.