Recensione Silence

Il seguito di The Whispered World ci ha catapultato in un'autentica fiaba, e come ogni favola che si rispetti c'è un mondo da salvare e un nemico da affrontare. Ecco com'è andata la nostra avventura nel regno di Silence.

Avatar di Massimo Costante

a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Silence

 

Silence è il seguito di The Whispered World dagli autori della saga di Deponia. Noah e Renie sono in balia della guerra, ma dopo un bombardamento rimarranno intrappolati nel fiabesco mondo di Silence dove incombe un'altra guerra. Ma voi siete Sadwick. Lo avete dimenticato?

silence cover

CONTRO: Durata limitata; Enigmi un po' troppo semplici.

VERDETTO: Silence non delude le aspettative rivelandosi un'avventura grafica che risente dei cambiamenti dovuti al tempo e alle nuove meccaniche di gioco dei titoli più recenti. Eppure riesce benissimo a catturare il giocatore grazie alla magnifica caratterizzazione dei personaggi e alle scene del mondo di Silence, che racchiudono in ogni schermata degli autentici capolavori artistici.

Le avventure di Sadwick iniziate con The Whispered World non sono terminate e, in un varco dimensionale aperto nel dramma di una vera guerra, Noah insieme alla sorellina Renie sarà ancora una volta il clown che porterà la pace nel regno che forse esiste solo nella loro mente. Scopriamo insieme qual è il sottile filo che divide la realtà dalla fantasia.

Silence Teaser Thumbnail

Daedalic Entertainment ha sviluppato il seguito che gli utenti attendevano da ben sette anni. Silence non solo è il sequel di The Whispered World, ma si prende l'onere di migliorare e rivoluzionare l'ottimo lavoro svolto dal team tedesco, consegnando ai giocatori una nuova avventura punta-e-clicca degna di questo nome.

La storia narra di due piccoli orfani, Noah e Renie, rifugiati in un bunker mentre fuori infuria una guerra che li mette in pericolo. Dopo un fortissimo attacco Noah non trova più Renie e si rende conto di essere finito in un altro mondo: il meraviglioso mondo di Silence.

Silence appare come un autentico mondo da fiaba con colori pastello, vedute incantevoli e foreste rigogliose, ma come in ogni mondo fiabesco che si rispetti, una grande minaccia incombe. Una falsa regina ha il controllo del regno e una legione di mostri oscuri e oblunghi sono ai suoi ordini, distruggendo e dando la caccia agli ultimi ribelli rimasti. Ovviamente i nostri piccoli protagonisti non perderanno l'occasione di schierarsi dalla parte del bene con i ribelli capitanati dalla bella Kyra.

Silence Rebels Renie

I nostri eroi insieme ai Ribelli di Silence

La storia è toccante e ricca di colpi di scena, con una fortissima caratterizzazione dei nostri protagonisti. Come abbiamo già accennato nel nostro precedente articolo, Noah è l'antieroe per eccellenza; fifone, non ama correre rischi e dubita di chiunque, ma ricorda benissimo di essere Sadwick (l'eroe dei racconti vividi nella memoria della sorellina Renie) e questo riesce a donargli la forza che lo spinge ad andare avanti.

Renie è una ragazzina deliziosa, complice l'azzeccatissimo doppiaggio che, seppur in lingua inglese, dona delle espressioni tenere ed esilaranti al tempo stesso. La sorellina di Noah, contrariamente al fratello, è coraggiosa, intraprendente e riesce a vedere tutto con un punto di vista assai originale, tipico dell'innocenza dei bambini, ma con un'arguzia che vi lascerà di stucco.

Una fiaba da vedere e giocare

Quello che ci ha stupito maggiormente è l'intero mondo di Silence. L'ambientazione ricreata dal team di Daedalic ha una fantastica rappresentazione visiva. I colori e i dettagli dei disegni creano un luogo magico e incantevole in tutti gli scenari. Ogni elemento si sposa in armonia in ogni occasione e in ogni aspetto. Perfino la colonna sonora riesce ad accompagnare in maniera impeccabile l'esperienza che Silence vuole far vivere ai suoi spettatori. Spettatori. È di questo che in definitiva si parla.

Si è detto sin dal principio che Silence è un'avventura punta-e-clicca, ma se dovessimo paragonarla ai fasti del passato, come i grandi titoli di Sierra, Lucasarts, oppure le opere passate dello stesso team tedesco, non si può dire che Silence sia un'avventura vecchio stampo. I giocatori sono impropriamente spettatori di un'esperienza videoludica che si configurerebbe al meglio come "racconto interattivo", un format che abbiamo conosciuto con i titoli di Telltale Games.

Silence City

La vista di Silence City. Meravigliosa, non trovate?

Infatti, Silence è un'avventura molto lineare: non avrete molte scelte da compiere e spesso i dialoghi sono già indirizzati con appena qualche scelta multipla che farà la differenza soltanto nel conseguire alcuni trofei di gioco. I dialoghi sono in lingua inglese, ma con sottotitoli in italiano che non risultano mai banali. Il gameplay è reso interessante dall'interazione combinata di Spotty, un simpatico mostriciattolo in grado di assumere diverse forme o di sfruttare elementi come acqua, fuoco e aria; inutile dirvi che si rivelerà spesso la chiave per risolvere i vari enigmi. Questi ultimi non sono mai frustranti e seguono sempre una logica evidente che si lega alla perfezione con il contesto di gioco. Nella versione per PS4, cliccando su L3 potrete visualizzare un suggerimento per andare avanti nel vostro enigma o evidenziare i punti d'interesse presenti nella scena, ma ricorrerete raramente a tale espediente.

Silence Renie Janus Spot

L'eccessiva facilità degli enigmi proposti potrebbe far storcere il naso ai giocatori più navigati, ma questa piccola pecca aiuta a non spezzare il ritmo narrativo di Silence. 

Un cambiamento apprezzato

Il cambiamento attuato da Deadalic è forte ma non invasivo. L'introduzione dei poligoni è il primo cambiamento evidente introdotto in questo seguito; i modelli 3D hanno preso il posto dei disegni per quanto riguarda i personaggi, mentre gli ambienti sono meno "cartooneschi" ma comunque bidimensionali e disegnati a mano. Le numerosissime scene d'intermezzo sono usate per dipanare la storia e sono fuse alla perfezione con le sequenze di gioco interattive.

Abbiamo portato a termine l'avventura di Noah e Renie in circa sei ore di gioco. Forse sono un po' pochine considerando gli standard della saga di Deponia. Il tempo necessario a completare l'avventura si abbassa ulteriormente se non ci si sofferma nell'ammirare ogni dettaglio delle scene o semplicemente se si è particolarmente acuti nella risoluzione degli enigmi. Il titolo ha inoltre una scarsa rigiocabilità, se non fosse che alla fine del gioco c'è un dettaglio che forse vale la pena di rivedere - o rigiocare - almeno una seconda volta... Ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa.

Silence Renie Spot

La piccola Renie insieme a Spot.

Silence è un'avventura piacevole e ben fatta che non lascerà delusi i fan di Sadwick, ma vogliamo azzardare anche gli amanti del genere, nonostante il titolo non sia tanto longevo. L'originalità dei personaggi e del mondo di Silence non può lasciare indifferenti e siamo certi che vale ogni euro speso dei 29,99 euro richiesti per la versione PC e per gli store di PS4 e Xbox One.