Recensione Yo-kai Watch 2: Polpanime e Spiritossi

Recensione della versione Spiritossi di Yo-kai Watch 2, secondo capitolo del JRPG in esclusiva 3DS firmato Level-5.

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a cura di Jacopo Retrosi

Yo-kai Watch 2

 

Due nuove versioni per un roster di creature ancora più imponente e nuove meccaniche, No, non è Pokémon, bensì Yo-kai Watch 2, in arrivo sui lidi occidentali dopo quasi tre anni dal debutto in Giappone. Davvero un peccato non averlo potuto conoscere prima.

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CONTRO: Troppe chiacchiere e poca azione per buona parte della storia; le prime ore sono un po' soporifere; livello di difficoltà bassino con picchi anomali in occasione dei boss; i mezzi di trasporto.

VERDETTO: Yo-kai Watch 2 è un'altra gemma da aggiungere al catalogo del 3DS. Longevo e con un sacco di pregi che consentono di guardare oltre le (poche) lacune, dettate da scelte di design forse obbligate dall'utenza designata. Superati i pregiudizi iniziali, il titolo convince, diverte e offre materiale a sufficienza per intrattenere molto a lungo.

Dopo il discreto successo del primo capitolo in Occidente, tocca a Yo-kai Watch 2 approdare sugli scaffali nostrani. Il JRPG di Level-5 per 3DS a base di spiritelli dispettosi, discutibili giochi di parole e inventari formato dispensa migliora ed espande la formula dell'originale, travolgendo l'ignaro giocatore con una valanga di contenuti.

Il titolo si propone in due versioni distinte, Polpanime e Spiritossi, un po' come i mostriciattoli tascabili di Game Freak. Sulla stessa scia, le differenze tra le due incarnazioni si limitano a una piccola selezione di Yokai esclusivi e a qualche cavillo narrativo. Una vale l'altra insomma e potete sempre recuperare i potenziali compagni persi barattandoli con altri giocatori.

Il debutto di Yo-kai Watch 2 in Giappone risale al luglio del 2014: a distanza di quasi tre anni il titolo vanta ancora lo stesso fascino, ora che è stato tradotto e localizzato? Ma, soprattutto, le buffe creazioni di Level-5 hanno qualche chance di contrastare l'egemonia dei Pokémon sulla console portatile Nintendo?

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Dev'essere opera di uno yokai nemico!

Nel folclore nipponico gli yokai sono spiriti di persone, animali e persino oggetti che per un motivo o per un altro continuano a vagare per il mondo terreno in cerca di ignare vittime da tormentare. Incontrarne uno nelle storie tradizionali a loro dedicate equivale a morire (o morire male), ma le creature indigene di Yo-kai Watch 2, pur condividendo origini analoghe, non arrivano a certi livelli - o a quelli di Nioh per intenderci - limitandosi a infastidire i malcapitati di turno con furti di telecomandi, rotture di ombrelli, sensi di colpa, attacchi di fame e altre bizzarrie.

Il target di Yo-kai Watch 2 è palesemente un pubblico molto giovane, ragion per cui il tono dell'avventura è spensierato e i dialoghi assai semplicistici, tra comicità slapstick e i soliti discorsi sull'amicizia. La trama principale poi non è che una collezione di episodi distaccati tenuti insieme da un sottile filo narrativo a fare da contesto. Sulla carta si viaggia nel tempo, si fermano uragani sul nascere e in soldoni si impedisce la fine del mondo, tuttavia in-game ogni sfida che si para innanzi al fin troppo indulgente protagonista non è che un pretesto per farlo correre a destra e a manca in cerca del responsabile o dello strumento misterioso di turno per salvare la situazione.

Per essere un JRPG in Yo-kai Watch 2 si combatte poco e si corre tanto; la formula funziona? Stranamente sì, ed è probabilmente dovuto alla leggerezza e all'estrema "portatilità" dell'esperienza di gioco, che rendono il titolo Level-5 piacevole in qualunque dose e in qualunque circostanza.

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Dagli un dito e si prende tutta l'anima

Nonostante uno spessore ristretto il gioco compensa con una mole impressionante di contenuti: missioni secondarie, spesso parecchio lunghe, incarichi di varia natura, taglie da riscuotere, nascondigli da scovare, quasi 200 tra insetti e pesci da acchiappare e non dimentichiamo gli oltre 300 yokai da reclutare, combinare e allenare. E poi abbiamo l'online, il supporto allo Street Pass e alla fotocamera della console - qualcuno ricordava che il 3DS scattasse foto? - modalità alternative e minigiochi, multiplayer locale, sfide e location postume alla conclusione della storia. Insomma, davvero un mucchio di roba.

Se si punta a completare con calma l'avventura possono bastare una ventina di ore, ma basta dare spago a un paio di NPC o alla propria vena di collezionista e quella cifra è destinata a raddoppiare o triplicare. Aggiungete un po' di sano grinding per far fuori i boss più coriacei, una manciata di segreti qua e là e ne avrete per intere settimane.

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