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South Park: Snow Day | Recensione - Risate e caos

South Park: Snow Day è il roguelite co-op divertente e caotico per chi cerca un titolo spensierato da giocare con gli amici.

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a cura di Martina Fargnoli

Editor

Dopo due sorprendenti RPG, South Park si trasforma in un irriverente e caotico roguelite3D perfetto per essere giocato con gli amici. Anche se non esattamente un sequel diretto di Scontri di-retti, South Park: Snow Day riprende gli elementi iconici della serie televisiva e videoludica, calandoci nei panni del " novellino" alle prese, insieme a Cartman, Stan, Kyle e Kenny, con una misteriosa bufera di neve che ha bloccato interamente la città di South Park.

Un evento atmosferico di tale portata significa una cosa sola per i bambini: scuola chiusa e tanto tempo libero per dar sfogo a tutta la loro fantasia scontrandosi in battaglie che fanno il verso a Dungeon and Dragons. Da semplice occasione per saltare scuola, però, la bufera nasconde un segreto che il gruppo dovrà indagare battaglia dopo battaglia.

Scegli la tua carta, novellino!

Scevro di livelli, statistiche avanzate e di un impianto più vicino a un rpg, Snow Day introduce un sistema di carte che altro non è che un modo per potenziare progressivamente le nostre abilità per la durata di una run, e sfruttare un modificatore speciale, chiamato "bullshit", che ci conferirà per un breve periodo di tempo un potere fuori di testa a uso limitato. Invisibilità per recuperare salute, raggi laser dagli occhi o una pioggia di meteore infuocate sono solo degli esempi di quelle regole strampalate e dalla potenza fuori scala che da bambini ci si inventa pur di vincere. 



Ogni potenziamento di cui ci si dota non è permanente, ma durerà il tempo necessario a completare una missione. Una volta terminata la missione, infatti, tutti i potenziamenti ottenuti svaniscono. Le missioni sono basate su una serie di obiettivi, come eliminare ondate di nemici, riparare dei macchinari o raccogliere oggetti, e ad ogni checkpoint, prima di procedere con l'obiettivo successivo o la prossima zona, ci sarà data la possibilità di scegliere una delle 3 carte messe a disposizione. Potremo anche spendere rotoli di carta igienica per far salire di rarità una carta e accedere a un potere ancora più forte. 

Le carte e i loro effetti dipenderanno dall'equipaggiamento scelto in partenza. Avremo infatti con noi una piccola dotazione di armi per attaccare a distanza o nel corpo a corpo. Tra lame, ascia, spada con scudo, bacchetta, scettro e arco si possono ottenere diverse combinazioni alle quali poi si aggiungono due abilità folli per generare ancora più confusione sul campo di battaglia. Puzzette che vi lanciano in aria e disgustano i nemici, altre puzzette che vi permettono di caricare i nemici, o ancora droni che li inseguono ed esplodono, totem che ricaricano la salute e molte altre soluzioni creative.

Nel corso dell’avventura abbiamo avuto modo di sperimentare diverse combinazioni e le carte aggiungono dei modificatori interessanti per non farci combattere sempre allo stesso modo. Abbiamo adorato dare alle fiamme qualsiasi cosa o lanciare scariche elettriche. Incontrando Henrietta Biggle abbiamo inoltre potuto accedere a dei rituali oscuri che ci hanno ricompensato con dei premi immediati, come aumentare di 1 il livello di tutte le carte potenziamento, ripristinare gli usi delle carte Bullshit, ottenere 100 rotoli di carta igienica o sacrifica carte per ottenere materia oscura. Insomma, ogni partita può essere personalizzata a mano a mano che si avanza a seconda delle preferenze del proprio stile di gioco o delle necessità dettate dalle difficoltà che si potrebbero incontrare.

Una folle mattanza

Sicuramente la follia e le risate non mancano, ma confusione non è una parola che abbiamo scelto a caso. Per quanto il caos faccia anche parte della pazzia e del divertimento offerto dal gioco, è il sistema di controllo con annessa telecamera a rendere veramente fin troppo caotico in senso negativo ciò che si vede a schermo. Tra luci, esplosioni, animazioni e numerosi nemici con cui destreggiarsi diventa a volte molto difficile capire cosa sta succedendo, o colpire con precisione i nemici in assenza di un sistema di lock on sui personaggi. Un aspetto che si amplifica durante gli scontri con i boss, dotati di una mobilità superiore rispetto ai comuni minion e in grado di scatenare un putiferio visivo incredibile.

Spesso per proseguire ci saranno intere ondate di nemici da sconfiggere e potrebbe non essere sempre così piacevole affrontarle, anche perché diciamo che l’approccio non richiede poi chissà quali grandi strategie ma si basa più sullo sparare indistintamente a tutto ciò che si vede. Ci sono anche tipi di nemici diversi, con le loro peculiarità, ma l’approccio sfrontato e caciarone rimane comunque quello vincente. Se cercate qualcosa di più sofisticato rispetto al combattere senza grandi pensieri, non è in South Park: Snow Day che lo troverete.

Per come poi è strutturata la progressione del personaggio, nelle fasi iniziali vi sentirete volutamente goffi ad attraversare la neve o a scalare delle piccole pareti ghiacciate. Sarà solo spendendo la "materia oscura" che otterrete un aumento delle statistiche permanente, tra cui anche maggiore velocità di movimento sul ghiaccio o una miglior capacità di aggrapparvi alle pareti. Tutto ciò renderà  più facile avanzare nei livelli. Dato che in 5-6 ore avrete completato la storia  principale, potreste ormai vederne i benefici in modo tardivo.

Cosa fare dopo la campagna?

In quanto a rigiocabilità, oltre ai vari livelli di difficoltà e ai vari obiettivi di missione che si possono presentare, al termine della campagna sbloccherete le sfide infernali offerte da Nichole. Si tratta di patti col diavolo che andremo a stringere per ottenere delle ricompense al completamento della missione. Uno dei primi patti ci ha garantito una maglietta speciale con la quale personalizzare il nostro personaggio. Per ottenerla abbiamo dovuto scontrarci con nemici potenziati, il cui attacco corpo a corpo era in grado di oscurare la nostra vista per qualche secondo.

Dato che la struttura delle missioni tende inevitabilmente a ripetersi, ogni minimo effetto in grado di modificare il comportamento degli avversari contribuisce a dare un pizzico di freschezza a ogni partita. Una volta svanito l’effetto novità dato dai modificatori, a meno che non volete completare tutto e sbloccare ogni oggetto cosmetico, non ci sono grandi stimoli a ripetere le missioni, soprattutto se giocate da soli accompagnati dalla CPU.

Gli alleati non controllati da altri giocatori si comportano comunque bene e sono in grado di occuparsi delle minacce senza il nostro controllo costante, ma è chiaro che giocare con gli amici è tutta un’altra cosa ed è in fin dei conti l’obiettivo principale del gioco che vuole prima di tutto farvi passare in totale allegria e senza grandi pretese, tra uno scherzo e una sonora puzzetta, il tempo che gli dedicherete. 

South Park: Snow Day offre anche un DLC gratuito dove Henrietta vi metterà alla prova con ondate di nemici da affrontare in quattro scenari diversi. A ogni ondata completata saranno disponibili i classici potenziamenti carte per portare ancora più distruzione, ma a parte questo non ci sono grandi sorprese e incredibili evoluzioni dello stile di gioco come in altri ben più noti roguelike dove la progressione stessa è una costante scoperta.

La nostra esperienza su PC

Dal punto di vista tecnico abbiamo giocato con una configurazione dotata di RTX 3070Ti, AMD Ryzen 9 3900X e 64GB RAM, riuscendo senza problemi a far girare il gioco al massimo dei dettagli e con un frame rate nel complesso stabile. A volte abbiamo percepito un brusco calo di performance, come se l’azione si fosse quasi interrotta, ma non ha rovinato l’esperienza o avuto un impatto tale da impedirci di goderci il gioco. Su Steam Deck (primo modello) gira a dettagli bassi, con qualche rallentamento e attivando ripetutamente la ventola della console. 

South Park: Snow Day non è un titolo dotato di una particolare ricchezza visiva, o che ha chissà quale pretesa di offrire un dettaglio fotorealistico trattandosi di un gioco che deve anche essere fedele all’estetica di South Park. Gli ambienti 3D hanno al loro interno il necessario per creare delle arene dove scontrarsi con barricate, ponti sospesi, macchine ed edifici ricoperti di neve. Molto curati gli effetti visivi tra fiamme che si propagano sul terreno, esplosioni, scintille elettriche e colorati arcobaleni.

Voto Recensione di South Park: Snow Day


6.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Spassoso e spensierato

  • Sistema di carte interessante

  • Modalità cooperativa

Contro

  • Sistema di controllo poco preciso

  • Struttura delle missioni alla lunga ripetitive

  • Contenuti al momento limitati

Commento

South Park: Snow Day è come vivere in prima persona un episodio della serie creata da Matt Stone e Trey Parker: al suo interno si ritrovano tutti gli elementi che i fan si aspettano, più un buon numero di armi e potenziamenti per portare il caos in modo indiscriminato. Come roguelite da giocare anche per brevi sessioni è perfetto per passare del tempo insieme agli amici. Offre una buona dose di personalizzazione del personaggio e dello stile di gioco, ma la ripetitività delle missioni, la mancanza di una strategia profonda e un sistema di controllo non proprio preciso potrebbero limitare la sua rigiocabilità. 

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South Park: Snow Day