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The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III e IV | Recensione

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel III e IV arrivano su next gen con un pacchetto unico che comprende novità tecniche e tutti i DLC di entrambi.

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a cura di Alessandro Palladino

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La serie di The Legend of Heroes o Kiseki è da sempre una delle saghe di JRPG più longeve e altrettanto poco conosciute del pianeta, almeno qui in occidente. Solo negli ultimi 5/6 anni siamo riusciti ad incrementare la sua presenza grazie al lavoro di appassionati, localizzazioni e supporto economico arrivato da una maggiore accessibilità ai prodotti nel marchio. Infatti è da poco, ad esempio, che abbiamo avuto modo di giocare ufficialmente a Trails to Azure dopo tanta attesa e progetti amatoriali, così come quest'estate ci regalerà l'arrivo di Kuro no Kiseki ufficialmente localizzato in inglese.

In una strana decisione però, a breve Trails of Cold Steel III e Trails of Cold Stell IV, i capitoli conclusivi dell'arco di Erebonia prima di Trails into Reverie, stanno per sbarcare nella loro versione PlayStation 5, similmente a quanto è successo da poco con altri JRPG appartenenti alla nicchia orientale e in coda ad altri porting di precedenti capitoli della serie meno moderni. Tuttavia, Cold Steel III e Cold Steel IV non sono così vecchi, anzi sulle nostre pagine potrete trovare le rispettive recensioni curate dal sottoscritto, perciò cosa portano di “nuovo”? L'idea migliore, a questo punto, è spiegarla dalle due prospettive principali e che bene o male servono a descrivere il pacchetto nelle sue utilità.

Sono un nuovo giocatore, vanno bene per iniziare?

La risposta assoluta alla domanda di cui sopra è il sempre valido No, sebbene qualche volta la promozione di Cold Steel III abbia suggerito di poter iniziare anche da questo capitolo.  La bellezza di tutto The Legend of Heroes è l'essere ambientato in un unico continente con storie che si intrecciano tra loro e hanno risvolti decisamente importanti su ognuna delle regioni in cui si focalizzano. Questo ha creato personaggi fantastici dalla caratterizzazione complessa e una narrazione così ramificata e connessa da essere, ad oggi, un unicum quasi impossibile da replicare. Trails of Cold Steel III e Trails of Cold Steel IV rappresentano il culmine (o quasi) di ben 7 giochi precedenti e, proprio per questo motivo, rappresentano i migliori picchi narrativi che il marchio di Falcom abbia mai raggiunto. In tal senso la storia non ha mai avuto basi fragili o particolari note di demerito, anzi seguendo il percorso di Rean e la Classe VII ci si è avvicinati molto di più al giocatore e alle corde emotive che lo trainano, passando da uno scenario “piccolo” come la scuola fino a un conflitto bellico dalle implicazioni supernaturali.

Perdersi il treno di sentimenti e legami che vi porteranno in prima persona a vivere determinate situazioni con più trasporto è il peccato più grande che possa essere fatto a questa serie. Volendo iniziare ed evitarvi i capitoli meno “moderni”, dovreste optare per Trails of Cold Steel I e Trails of Cold Steel II invece, i quali però non hanno (per ora) ricevuto lo stesso aggiornamento next gen dei fratelli più recenti. Il che mi lascia perplesso, proprio per le ragioni di cui sopra e per il fatto che i primi due capitoli avrebbero bisogno di una ritoccata alla loro presentazione visiva.

Trails of Cold Steel III  e Trails of Cold Steel IV non sono quindi un prodotto adatto a un totale neofita della serie, almeno come punto di partenza. Tuttavia, se avete voglia di recuperarvi almeno dei riassunti delle saghe di Liberl e Crossbell (necessari per capire tante cose di Trails of Cold Steel, anzi direi obbligatori) e giocarvi gli esordi di Rean e compagni, allora una volta finito Trails of Cold Steel II questo pacchetto è l'ideale per partire con una risoluzione migliore e un pizzico di migliorie in più a un prezzo  giusto per l'offerta assolutamente eccezionale di entrambi i titoli.

Ho già giocato tutti e due i capitoli, c'è qualcosa per me?

La versione per PlayStation 5 di Trails of Cold Steel III e Trails of Cold Steel IV non arriva con un upgrade gratuito per i precedenti possessori, perciò chi è interessato dovrà necessariamente comprare il pacchetto oggetto di questa disamina. Le migliore apportate a questa versione, oltre a quelle già presenti come la Turbo Mode e che vengono ereditate, a livello tecnico sono una risoluzione migliore e delle prestazioni ancora più solide per il frame rate, che di certo non era un grosso problema anche per PlayStation 4. Però, se avevate problemi con queste cose o avete un setup che migliora con risoluzioni più elevate, sicuramente potrete trovare giovamento nella nuova resa tecnica. Tuttavia parliamo di titoli che usano un motore grafico lontano dalle vette raggiunte da altri JRPG recenti, specie se questo pacchetto di Trails of Cold Steel esce tra Granblue Fantasy Relink e Final Fantasy VIII Remake Rebirth. Se, quindi, non avete mai avuto particolari esigenze nei confronti della resa grafica della serie The Legend of Heroes, l'appetibilità di queste nuove accortezze è minima.

Vengono però aggiunti anche numerosi DLC estetici e qualche pacchetto di utili oggetti che quantomeno rendono una seconda run più snella e rapida. Costumi e accessori a profusione appariranno nelle vostre nuove versioni PlayStation 5 per ogni titolo della coppia, sebbene queste aggiunte non siano un valido motivo per arrivare a spendere nuovamente tempo e denaro se già avete spolpato a dovere la conclusione dell'arco di Erebonia. L'edizione fisica per collezionisti però potrebbe essere un valido incentivo però a mettere mano al portafoglio, visto che arriva con una serie interessante di gadget e memento che faranno felici tutti i fan della saga.

Caso a parte lo fa invece chi ha giocato solo Trails of Cold Steel III nella sue precedente versione e non ha poi continuato il suo viaggio, o lo ha appena concluso. In questo scenario il pacchetto alla mano potrebbe essere un ottimo modo per continuare la propria avventura, Trails of Cold Steel IV del resto è un gioco che porta all'ennesima potenza tutte le qualità della serie di The Legend of Heroes, a partire da un cast veramente variegato di personaggi, località iconiche e ben ricostruite, un climax eccezionale per la storia della Classe VII e un sistema di battaglia a turni esteso, perfezionato e ricco di mosse da sbloccare per ogni apparizione giocabile. Certo, Reverie è l'Avengers: Endgame della serie se si considera la mole di personaggi da utilizzare, ma prima di esso c'è direttamente Cold Steel IV.

Sicuramente però, per questa edizione e a prescindere dalle prospettiva individuale, si sarebbe potuto fare un po' di più per rendere valevole l'acquisto del pacchetto o facilitarlo in qualche modo. Anche il soggetto stesso, tuttavia, è forse quello che è davvero “sbagliato” nell'operazione, soprattutto se vogliamo incentivare nuove persone a seguire la scia di Trails of Cold Steel. Infatti, se i capitoli da portare nella next gen fossero stati il primo e il secondo, sarebbero stati il “perfetto” entry point per tutti i nuovi possessori della console Sony, posto che ad oggi non sono di certo bloccati e funzionano benissimo nella loro versione PlayStation 4 esattamente come Trails of Cold Steel III e IV.

Voto Recensione di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III e IV | Recensione della versione PlayStation 5


7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Alcune migliorie tecniche nella risoluzione e frame rate

  • Presenza di tutti i DLC estetici

  • Un pacchetto che comprende due grandi JRPG

Contro

  • Le modifiche apportate sono poche per il prezzo richiesto

  • Poco appetibili per chi ha già spolpato i titoli

  • Non è un entry point per chi non conosce la saga

Commento

 Il pacchetto che comprende The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III e IV è un'iniziativa che sicuramente ha dei vantaggi per chi non ha mai giocato entrambi i titoli o lo ha fatto solo parzialmente, essendo comunque due dei migliori RPG del marchio di Falcom, tuttavia sarebbe stato opportuno lavorare più sui loro predecessori e fornire un nuovo punto d'entrata per chiunque non conosca il marchio, i quali sono il target ideale per queste versioni nuove di zecca ma che poco differiscono dall'esperienza originale.