La frustrazione dei veterani di Diablo 2 ha raggiunto un punto di non ritorno con l'annuncio dell'undicesima stagione ladder di Diablo 2: Resurrected, prevista per il 20 giugno 2025. Mentre Blizzard continua a proporre reset stagionali privi di qualsiasi novità sostanziale, una parte della community ha trovato rifugio in una soluzione alternativa che sta ridefinendo l'esperienza di gioco. Il fenomeno Project Diablo 2, una modifica gratuita per la versione originale Lord of Destruction, sta dimostrando cosa significa davvero evoluzione continua in un titolo che ha segnato la storia degli action RPG.
La decisione di Blizzard di rimuovere il supporto TCP/IP da Diablo 2: Resurrected nel 2021 continua a generare controversie tra i giocatori di lunga data. Questa scelta, giustificata dall'azienda per ragioni di sicurezza, ha di fatto tagliato fuori il titolo dalla possibilità di ospitare mod online elaborate come quelle che hanno mantenuto viva la community dell'originale per oltre due decenni. Il protocollo TCP/IP permetteva infatti la creazione di server privati gestiti da terze parti, sistemi ladder indipendenti e modifiche profonde al gameplay di base.
Sebbene esistano numerose mod per Diablo 2: Resurrected, come la promettente D2R: ReMoDDeD, queste funzionano esclusivamente in modalità offline e in partite private. La mancanza di una dimensione multiplayer competitiva e collaborativa priva queste modifiche dell'elemento sociale che ha sempre caratterizzato l'esperienza Diablo, dal trading alle sfide condivise fino alla costruzione di una vera community di appassionati.
Project Diablo 2, sviluppato dal team guidato dallo streamer SenpaiSomething, rappresenta tutto ciò che i fan speravano di vedere nell'evoluzione ufficiale del titolo. La mod ha lanciato la sua undicesima stagione il 16 maggio 2025, mantenendo un ritmo di aggiornamenti costante che contrasta drasticamente con la stagnazione di Resurrected. Con oltre 2.200 giocatori attivi quotidianamente, il progetto dimostra che esiste una forte domanda per contenuti freschi.
Le innovazioni introdotte dalla mod sono sostanziali e toccano ogni aspetto del gameplay. Gli oggetti unici sono stati completamente ribilanciati per diventare equipaggiamenti di primo livello, mentre nuovi unique si integrano perfettamente con abilità e sinergie riprogettate. Il sistema di "corruzione" aggiunge un elemento di rischio-ricompensa che permette ai giocatori di potenziare ulteriormente i propri oggetti trovati, introducendo una dimensione strategica completamente nuova.
Il sistema di mappe, ispirato a Path of Exile, rivoluziona l'endgame offrendo aree modificate proceduralmente che mantengono l'esperienza sempre stimolante. Nuovi boss e dungeon testano le build ottimizzate, mentre l'espansione del crafting e il potenziamento degli oggetti rari offrono alternative valide alle build tradizionali.
L'unico compromesso significativo di Project Diablo 2 riguarda il comparto visivo. Basandosi sulla versione originale del 2001, la mod non può competere con la rimasterizzazione grafica di Resurrected, nonostante gli sviluppatori abbiano fatto un lavoro eccellente nel modernizzare l'aspetto del gioco. Il supporto per risoluzioni ultrawide, frame rate sbloccati e shader migliorati rendono l'esperienza visiva decisamente superiore al titolo originale, ma il gap con Resurrected rimane evidente.
Questa limitazione solleva una domanda fondamentale: perché non trasferire queste innovazioni sulla versione rimasterizzata? La risposta risiede nelle restrizioni tecniche imposte dalla rimozione del TCP/IP, una decisione che continua a dividere la community e a limitare il potenziale creativo dei modder più talentuosi.
Alcuni rumor credibili suggeriscono che Blizzard stia conducendo focus group su Diablo 2: Resurrected, alimentando speranze per futuri aggiornamenti più importanti. Le richieste della community sono chiare: valute impilabili, tab dedicate nel deposito, potenziamento degli unique, ribilanciamento delle runeword. Tuttavia, la soluzione più efficace sarebbe aprire il gioco al modding online, permettendo agli sviluppatori indipendenti di realizzare le loro visioni sulla versione più moderna del leggendario titolo.