Twitch banna una cosplayer per essersi dipinta la faccia di nero

Twitch non guarda in faccia a nessuno, nel momento nel quale sembra esserci di mezzo il razzismo: ecco la storia di una cosplayer.

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a cura di Nicola Armondi

Lo scorso sabato, Karina "Karurups" Martsinkevich stava facendo uno stream sul proprio canale Twitch, mentre si preparava per fare cosplay di Lifeline, uno dei personaggi di Apex Legends. La streamer si trovava nella sezione "Just Chatting" e stava interagendo con circa 160 views, un numero estremamente esiguo. All'improvviso, però, ha subito una sospensione di trenta giorni, con l'accusa di razzismo.

La motivazione non è nel suo comportamento o nelle sue parole, ma è legata al fatto che la cosplayer si è dipinta la faccia di nero, con un effetto che in inglese è conosciuto come "blackface", ovvero quando una persona non di colore tenta di fare una caricatura di una persona dalla pelle nera. Si tratta di una realtà nata nel 1800 e aveva una forte valenza razzista. In questo caso, però, la donna stava solamente ricreando un personaggio.

Karurups ha dichiarato a Kotaku: "Durante il mio stream, volevo solo mostrare ai miei spettatori quanto sia difficile prepararsi per un cosplay, quanto tempo richiede il make up, il costume e tanti altri dettagli." Tramite un video YouTube ha inoltre aggiunto: "Volevo solo essere simile a Lifeline di Apex... non era inteso come uno scherzo di cattivo gusto. Era solo un cosplay, ragazzi, dalla mia Leggenda preferita da un videogame." Ha concluso poi scusandosi, nel caso qualcuno si fosse offeso per quanto fatto.

Twitch, dal canto suo, non ha commentato la vicenda. In generale, il "blackface" è una tematica estremamente controversa e non gradita nell'ambito del cosplaying. Accade spesso che cosplayer bianchi vengano criticati quando cercano di interpretare personaggi di colore, ma lo stesso avviene quando cosplayer neri si dedicano a personaggi bianchi. Un'arte come quella del cosplaying, che dovrebbe spingere sull'integrazione e sull'accettazione del diverso e dell'identità altrui, sembra invece piagata da critiche e accuse che, come in questo caso, alle volte sembrano a dir poco pretestuose. Voi cosa ne pensate?