Xbox, l'acquisizione di Activision Blizzard è legale? Rispondono gli esperti

Tanti i dubbi che aleggiano sull'ultima acquisizione di casa Microsoft e Xbox: i legali provano a rispondere in merito.

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a cura di Alessandro Adinolfi

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Xbox avvenuta nella giornata di ieri ha sollevato alcuni dubbi in merito ad una possibile situazione monopolistica. In molti pensano che a questo punto la casa di Redmond abbia in mano quasi il totale di un'intera industria e questo potrebbe generare un infrangimento delle leggi Antitrust americane. Con l'acquisizione che verrà finalizzata entro il 2023, un team legale degli USA ha provato a rispondere a questa domanda. E la risposta, ovviamente, è quella che tutti noi ci aspettavamo.

IGN US ha contattato lo studio legale Gamma Law per chiedere delucidazioni in merito all'ultima spesa di Microsoft e Xbox. A rispondere ai colleghi statunitensi ci ha pensato David Hoppe, che in Gamma Law ricopre il ruolo di Managing Partner. Stando alle sue parole, non c'è assolutamente nessun motivo per cui un tribunale dovrebbe fermare l'eventuale acquisizione del publisher e sviluppatore di Irvine.

"Questa acquisizione è un altro esempio di interazione verticale nell'industria dei videogiochi, ovvero un produttore console (distributore) che acquista uno sviluppatore (producer). Si tratta sicuramente del più grande deal nella storia dell'industria, ma le corti statunitensi hanno storicamente rifiutato di applicare i principi dell'Antitrust a questo genere di operazioni", le parole di Hoppe dichiarate ai colleghi di IGN. In sintesi: non ci sono precedenti nella storia e difficilmente il tutto verrà fermato.

Hoppe ha continuato, spiegando che sarebbe alquanto ridicolo fermare questa acquisizione. "Se fermiamo l'operazione, il risultato sarebbe una scelta minore per il consumatore nella categoria degli shooter, per esempio", ha aggiunto il Managing Partner. Insomma, pare tutto vero: Xbox e Microsoft saranno a breve proprietari del gruppo Activision Blizzard e non poteva essere altrimenti, considerate le dimensioni e le capacità dei team legali e di chi ha curato l'intero processo, ovvero Goldman Sachs, una delle banche più prestigiose al mondo. Davvero ci eravamo fatti dei dubbi in merito?

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