One Piece 98: la recensione, inizia la battaglia di Onigashima

Star Comics pubblica One Piece 98 di Eiichiro Oda. Scopriamo insieme il volume che dà il via alla battaglia di Onigashima.

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a cura di Roberto Strignano

A partire dal 30 giugno 2021, Star Comics ha finalmente pubblicato in fumetteria, edicola e negozi online l'edizione italiana di One Piece 98, il manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda pubblicato nelle pagine di Weekly Shonen Jump (Shueisha) dal 1997.

One Piece 98, inizia la battaglia di Onigashima

Mentre ci avviciniamo sempre più all'ennesimo record, 1000 capitoli e Volume 100, quest'ultimo volume ha spalancato le porte ad un punto cruciale nella narrazione della saga del Paese di Wa: l'inizio della lunga resa dei conti contro l'Imperatore Kaido in una battaglia con gli ex fedeli vassalli di Kozuki Oden, i nove Foderi Rossi.

One Piece 98 si compone di 10 capitoli, dal 985 al 994, di cui tre di essi sono introdotti da illustrazioni speciali (nell'edizione Weekly Shonen Jump erano realizzate a colori). La narrazione è inquadrata all'interno del terzo atto del Paese di Wa e vi è anche la conclusione della mini-storia "Oh my Family di Gang Bege".

In copertina troviamo in primo piano Monkey D. Rufy e il nuovo personaggio che sta ricoprendo un ruolo fondamentale nella guerra di Wa, autoproclamatosi anche reincarnazione di Kozuki Oden e figlia di Kaido, Yamato. I due guerrieri sono circondati dai nove Foderi Rossi in assetto di combattimento.

One Piece 98 riprende la narrazione con la preparazione degli ex vassalli di Kozuki Oden alla battaglia: affrontare Kaido presso l'Isola degli Orchi (Onigashima) al fine di liberare il Paese di Wa dal totalitarismo imposto dall'Imperatore e per aprire i confini dello stesso Paese al mondo esterno, da sempre chiuso senza alcuna possibilità di fioritura (nonostante a far da cornice allo scenario siano i fiori di ciliegio danzanti).

Prima della grande battaglia agognata da 20 lunghi anni, i Foderi Rossi, adesso otto e non più nove, devono leccarsi immediatamente le ferite dopo aver appreso il tradimento di Kanjuro. L'ex vassallo, difatti, ha sempre tramato alle spalle dei suoi compagni favorendo gli avversari e giocando, di conseguenza, il ruolo di un vero e proprio attore di teatro Kabuki.

Ma non si tratta soltanto di un teatro dal momento che c'è in gioco la vita del futuro Shogun di Wa, Momonosuke Kozuki, e la libertà del paese. Fatta questa premessa, i Foderi Rossi devono chiudere il loro cuore e bloccare immediatamente il loro caro ex amico. In un battibaleno, ci pensa il prode Kikonoju a far ciò con un fendente intriso di onore, lacrime, sangue e neve. Adesso la strada è spianata verso Kaido, verso il tetto di Onigashima. Tuttavia, prima della grande mossa, Kaido ha bisogno di fare un grande annuncio riguardante proprio la sua isola senza regole.

Il piano "Nuova Onigashima"

Kaido, difatti, annuncia il piano "Nuova Onigashima" e il suo obbiettivo è trasformare tutto il paese in un Impero composto da pirati al suo servizio, servi, campi militari e armi di ogni genere per contrastare tutti coloro che vi si mettono contro. Kaido ha intenzione di estirpare la figura del Paese per trasformarlo in qualcosa di clandestino, sempre chiuso al mondo, ma con l'intenzione di conquistare quello stesso mondo.

Alleatosi con Big Mom, Kaido ha di conseguenza intenzione di fare sue le armi ancestrali e di raggiungere il tesoro di One Piece, coronando il suo sogno di despota assoluto.

Questo piano tuttavia non convince il suo braccio destro di lunga data, nonché attuale Shogun di Wa, Orochi. Quest'ultimo, difatti, non trova neanche le parole per opporsi al diabolico piano dell'Imperatore. Kaido non ha intenzione di indietreggiare, ma è chiaro che dovrà faticare e superare ostacoli per raggiungere il suo ambizioso obiettivo. Discorsi e obiettivi fissati, adesso inizia la battaglia del destino.

Foderi Rossi contro Kaido: la battaglia del destino

I Foderi Rossi riescono finalmente a giungere al cospetto di Kaido, sul tetto di Onigashima, e in questa sede ha inizio la battaglia che, unendo azione e dialoghi, rievoca perfettamente le onorevoli battaglie tra samurai raccontate nel folklore tradizionale giapponese. I Foderi Rossi conoscono bene il pericolo, lo affrontano consapevoli anche di doversi sacrificare per il loro obiettivo. Si lanciano all'attacco all'unisono e, in un impeto urlato, riescono nell'intento di ferire l'Imperatore, facendo riemergere nella mente del villain la sua più grande paura mai superata: l'affronto di Kozuki Oden prima della morte.

Kaido apprezza l'onore e la forza congiunta dei suoi avversari, ma contestualmente sa bene che le loro tecniche materialmente sono soltanto l'ombra di ciò che era in grado di fare Oden. Nonostante ciò, i Foderi continuano ad avanzare uniti, attaccando e difendo con coraggio. L'Imperatore si dimostra un despota che agisce per raggiungere il suo scopo senza indietreggiare ma, a più riprese, non nasconde l'orgoglio e la soddisfazione per i suoi stessi alleati.

Durante la battaglia, infatti, una parte degli ex vassalli (i visoni evoluti in modalità Sulong) si trova anche a combattere contro Jack, una delle tre Superstar di prim'ordine di Kaido. Jack non riesce ad avere la meglio contro i suoi avversari, ma, nonostante ciò, lo stesso Imperatore ha delle parole di incoraggiamento perché crede fermamente che non si tratta di una debolezza del suo sottoposto ma di un livello di forza molto più alto dei suoi avversari.

Kaido dimostra, quindi, la sua profondità di giudizio, che quasi si scontra con il suo egocentrico totalitarismo: nelle sue azioni c'è la consapevolezza nell'accettare la presenza di entità più forti dei suoi alleati. La battaglia comunque continua e l'Imperatore, nonostante i continui attacchi ricevuti, è sempre lì in alto a sfoggiare il suo potere da dragone. Sa bene però che non può adagiarsi sugli allori, poiché qualcosa di predestinato sta arrivando.

La riunione dei pirati di Cappello di Paglia

Parallelamente, all'interno del castello di Onigashima, finalmente si riuniscono i pirati di Cappello di Paglia al completo, compreso Jinbe che si trova ad affrontare la sua prima battaglia in qualità di pirata di Rufy.

All'interno del castello il disastro è servito da un'altra Superstar di prim'ordine di Kaido, Queen, il quale ha sganciato un devastante virus che fa evolvere, tutti i presenti che lo inalano, in mostri di ghiaccio. Si tratta di una vera e propria malattia infettiva il cui potere devastante porterà il malcapitato a morire dopo un'ora e, per questo, nasce un nuovo fronte dove Chopper dovrà mobilitarsi per creare un antidoto senza distrarsi dalla battaglia.

Rufy, invece, desidera ardentemente, come sempre del resto, bruciare le tappe per offrire il suo supporto ai Foderi Rossi nella battaglia contro Kaido, ma i sottoposti di quest'ultimo vogliono, invece, fermarlo con le loro stesse forze. Come se non bastasse, sono giunti sul campo di battaglia altri rinforzi esterni al soldo di Kaido, i sei Compagni Volanti, il cui obiettivo, invece, è quello di catturare Yamato e ammazzare il discendente della casata di Kozuki Oden, Momonosuke.

Prima di puntare a Momonosuke, i Compagni Volanti devono innanzitutto eliminare il traditore fra le loro fila: X-Drake (affiliato alla Marina).

X-Drake, in teoria componente dei Compagni Volanti, in realtà sta agendo in incognito fingendosi alleato di Kaido, ma le sue reali intenzioni ancora non sono ben chiare. I suoi ex compagni vorrebbero la sua  testa, ma X-Drake, per salvarsi la pelle, chiede espressamente a Rufy e Zoro di unire temporaneamente le forze per raggiungere l'obiettivo in comune. In questo piccolo frangente è possibile scorgere la paura negli occhi di un guerriero freddo e calcolatore, ma che trova in Rufy l'ultima ancora di salvezza dopo che, come è possibile vedere nel flashback, Coby gli rivela la natura amichevole del suo vecchio amico.

Rufy e Zoro accettano la proposta dando inizio alla battaglia in cui iniziano a dispiegarsi i primi schieramenti che condurranno i pirati di Cappello di Paglia a dividersi per affrontare i Compagni Volanti. Nonostante ciò, come già assodato, tutti stanno dando il massimo per permettere a Rufy di non sprecare troppe energie.

"Il mio altro nome è Yamato"

La narrazione infine passa a Yamato, l'obbiettivo principale dei Compagni Volanti. Yamato, figlia di Kaido, si proclama reincarnazione di Oden e, in quanto tale, desidera aprire Wa al mondo esterno facendo si che Momonosuke ne diventi Shogun per un futuro prospero e libero dal cancro di Kaido e Orochi. Per tanto tempo Yamato ha desiderato navigare e ora ha deciso di farlo accanto a Rufy coltivando lo stesso scopo e la stessa brama di avventure.

Inseguita dagli sgherri nemici, Yamato porta avanti il suo obiettivo di difendere Momonosuke (scortato da Shinobu), seppur quest'ultimo non abbia mai visto prima d'ora la reincarnazione del compianto padre.

Yamato, quindi, si presenta con fierezza al futuro Shogun di Wa e gli rivela le sue coraggiose intenzioni: abbracciare l'onore di Oden e di rendergli giustizia portando a termine l'obiettivo da tempo prefissato. Yamato scende in campo dando subito manforte a Rufy e Shinobu (quest'ultima la quale riconosce dal giacché l'aveva vista all'esecuzione di Oden quando era ancora piccola) dichiarando, sprezzante del suo retaggio, che il suo altro nome è, appunto, Yamato e che farà tutto ciò che è in suo potere per cambiare il destino di Wa.

One Piece Volume 98 - leggere fra le righe e conclusioni

One Piece 98 arricchisce la narrazione della saga con una forte componente fisica e di lotta, ma non sono soltanto le spade e i pugni a far da padroni al processo narrativo. Oda-sensei, difatti, usa il linguaggio tipico dei samurai, intriso di parole e di affermazioni che trasformano il mondo pirata in una vera e propria battaglia in puro stile Giappone feudale.

La battaglia è contornata da parole di sacrificio, di condanne a morte, ma anche di apprezzamenti verso l'avversario, di rispetto, trasformando il sangue sgorgato in un vento che fluttua al suono del destino. I vassalli di Oden sono convinti di scrivere la storia a costo della morte, non a caso Oda-sensei intitola il Capitolo 991 "Lasciaci Morire", sottolineando l'attesa lunga 20 anni: battere Kaido o morire provandoci.

Non manca, chiaramente, il tocco piratesco con le tipiche battaglie della ciurma di Cappello di Paglia la quale, una volta riunita, divide le sue forze consapevolmente. Tutti i componenti hanno un ruolo specifico, nessuno resta a guardare e ognuno agisce non solo per il bene del Paese Wa, ma anche, come dice Franky, per il desiderio di far diventare Rufy il Re dei Pirati a discapito di Kaido e Big Mom (secondo il piano di Nuova Onigashima l'obiettivo finale è appunto agguantare il tesoro di One Piece).

La battaglia di Onigashima diventa un banco di prova per i personaggi, ma non mancano gli inganni, le malefatte e anche riferimenti culturali tra storia e attualità. Relativamente alla storia, il titolo del Capitolo 987 si rifà allo spettacolo teatrale Kabuki datato 1748 all'interno del quale vi erano anche marionette, pertanto è anche assimilabile al Joruri.

La battaglia fra i Foderi Rossi e Kaido procede a favore degli ex vassalli sulle ali dell'entusiasmo dello sforzo congiunto. Fra l'altro, in questo momento anche Rufy e i suoi compagni prendono coscienza che si tratta di una guerra totale. La creazione del virus di Queen, che porta alla trasformazione degli infetti in mostri di ghiaccio, invece sembra essere un chiaro riferimento alla drammatica attuale pandemia da COVID-19 (Coronavirus).

Rufy, in questo volume, in soli 10 capitoli riesce a stringere due alleanze, dimostrando ancora una volta la sua grande capacità di cogliere l'attimo e di fidarsi di coloro che richiedono aiuto: prima con Yamato e dopo con X-Drake con l'unico grande fine di scongiurare le mire espansionistiche di Kaido.

Lo stile grafico è parecchio movimentato e tratteggiato. Una forte inchiostrazione sottolinea la complessità e la criticità delle battaglie i cui momenti topici sono evidenziati grazie all'ausilio di doppie tavole dal grande impatto. Le tavole denotano il caos tipico di una battaglia. Gli sfondi sono colmi di elementi, da guerrieri in lotta e non mancano i più classici dei riferimenti al Giappone feudale. A più riprese si denota un'ormai consolidata sintesi e velocità nel tratto che viene corretta da un'impeccabile narrazione e design accattivanti.

Il contesto piratesco e la trama non sono dimenticati dall'autore, troviamo importanti novità, ma a sprazzi si denota leziosità, potrebbe infatti accelerare la narrazione. Oda ha inoltre realizzato per l'occasione tre pagine a colori.

One Piece 98 Celebration Edition

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