Activision Blizzard: licenziato l'8% dello staff, ma l'impatto sugli sviluppatori è minimo

Activision Blizzard non è in un momento positivo: vediamo i dettagli.

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a cura di Nicola Armondi

Activision Blizzard ha iniziato il processo di licenziamento del proprio staff. Alcuni rumor avevano fatto supporre questo evento, ma ora è ufficiale. L'informazione arriva dalla riunione finanziaria avvenuta recentemente: il licenziamento coinvolgerà l'8% dello staff. Activision Blizzard ha circa 9600 dipendenti: questo significa che ne saranno lasciati a casa circa 770.

I licenziamenti ricadono su Activision, Blizzard e King. Durante la riunione, il CEO Bobby Kotick ha affermato che "la compagnia ha raggiunto risultati record nel 2018" ma anche che è intenzionata a consolidare la propria posizione, ristrutturandosi, in seguito al mancato raggiungimento delle aspettative finanziarie nel 2018. Inoltre, anche le aspettative per il 2019 non sono alte.

La compagnia ha affermato che i tagli si applicheranno principalmente sui dipartimenti non legati allo sviluppo di giochi: le più colpite sembrano le divisioni eSport e publishing. L'obbiettivo, infatti, è di rafforzare lo staff di sviluppatori di franchise come Call of Duty e Diablo.

Activision supporterà le persone licenziate da Blizzard, offrendo a tutti gli impiegati coinvolti da questa decisione una buonuscita che prevede un bonus, l'estensione di diversi benefit e supporto nella ricerca di nuove posizioni lavorative. Ovviamente non si tratta di una situazione positiva: speriamo che tutti i dipendenti coinvolti riescano a trovare rapidamente nuovi lavori.